Gameplay e Tecnica
Il sistema di gioco è stato modificato in modo netto dal precedente capitolo. Mentre nel primo The Witcher il giocatore poteva gestire ogni mossa con più calma avendo tempi di attesa tra i vari scontri, ora il combattimento è stato reso più frenitico abbracciando quasi un “hack-and-slash”, a cui si aggiungo le mosse speciali delle magie attivabili e selezionabili in un comodo HUD a cerchio. E’ chiaro che questa modifica è stata apportata per abbracciare meglio l’utenza su console, ma non è certo questo che fa pendere in modo netto il secondo capitolo.
Quello che più si nota nella scelta dei programmatori, è la bravura nell’aver messo a disposizione ben cinque livelli di difficoltà che permettono di soddisfare ogni tipo di giocarore, dal neofita (o impedito dei giochi di ruolo) a quelli più devoti del genere RPG. Pur non possedendo alcune caratteristiche peculiari di un RPG, non è possibile infatti scegliere il personaggio principale ma solo potenziarlo, il titolo contiene tute le carte in regola per affascinare nei vari cambi di direzione durante la storia, scoprendo non solo nuovi personaggi ma anche nuove ambientazioni, e terminare con finali differenti!
Ogni colloquio con vari personaggi permette di optare per determinati atteggiamenti che, se portati a termine, sbloccano le abilità del protagonista, come Intimidatore, Alchimista, e così via.
Unico neo probabilmente è la curva di difficoltà che tende ad abbassarsi superata una buona parte del secondo Atto, potendo contare su un Geralt potenziato e quindi quasi invincibile. Per bilanciare questo fatto, si possono bere le pozioni solo durante le fasi di meditazione, che possono avvenire in posti più vari rispetto al primo capitolo. Per il resto, i tre Atti, suddivisi in 10 capitoli ciascuno, a cui si aggiungono sette capitoli del Prologo, riescono a tenere impegnati per molto tempo.
A parte la fase di tutorial, abbastanza grezza soprattutto sul piano tecnico, The Witcher 2: Assassins Of Kings mette in mostra in questa Enhanced Edition il suo motore grafico, già valido quando si mostrò nel Maggio 2011 su PC, ancora più rinvigorito e assortito di effetti utili ad incantare il giocatore.
Lo si intuisce subito, appena si ha a che fare con inquadrature che sbattono su schermo personaggi, dettagliati e animati in modo convincente, assieme ad oggetti vari che compongono l’ambientazione, fino all’orizzonte visivo sempre capace di regalare scorci meravigliosi. Quello che sorprende è la scelta della palette cromatica perfetta, senza sbavatura, mai fuori posto, a cui si aggiunge una spettacolare gestione degli effetti tra cui luci, ombre, particellari tra polvere, foschia, pioggia. Il ciclo giorno/notte è efficace quanto ben inserito nelle meccaniche di gioco in quanto determinati incontri e missioni andranno svolte a orari particolari. Su PC è un concerto per gli occhi che viene solo smorzato su Xbox 360 da una risoluzione a 720p e da un mancato filtro anti-aliasing per le scene all’aperto, dove i contorni risaltano maggiormente delle tipiche “seghettature”, e sporadici caricamenti in ritardo di texture o poligoni.Ma c’è da dire che i sopracitati difetti sono talmente rari da non inficiare mai l’esperienza di gioco, supportata da un framerate solido a 30fps. Il tutto viene mostrato in tempo reale, senza sfruttare scene in computer grafica, a parte l’introduzione.
Il comparto audio è stato migliorato con le musiche che sono state riproposte con un coro bellissimo che esaltano le scene, mentre il parlato è solo in inglese, tedesco e francese, supportato dai sottotitoli anche in lingua italiana. Peccato non aver potuto godere di un doppiaggio in italiano, sarebbe stata la ciliegina sulla torta.