Recensione Close Quarters, DLC di Battlefield 3

battlefield-3-dlc-close-quarters_thumbIl teatro di guerra cambia pelle con scontri serrati e frenetici!

Versione testata Personal Computer, Playstation 3, Xbox 360.

Battlefield 3 è approdato nel Ottobre 2011 portando nel panorama degli sparatutto in soggettiva una tipologia di scontro ancora più intensa e spettacolare rispetto allo spin-off Bad Company 2, e nel corso del tempo, in un susseguirsi di patch correttive, cominciando a minare il trono di Call of Duty. Per segnare una svolta e portare il titolo ad un livello più alto, DICE ha introdotto il 4 giugno 2012 Premium, il servizio simile ad un Season Pass, e Close Quarters, il primo di una nuova serie di contenuti aggiuntivi, dopo il Ritorno a Karkand già approdato su concole e PC.

L’annuncio, anticipato da varie voci di corridoio e informazioni rivelati anticipatamente, è avvenuto durante la conferenza di Electronic Arts dal palco del E3 2012 dove il team svedese ha reso noti i dettagli del servizio Premium.

Perché passare a Premium?

Prima di procedere alla recensione di Close Quarters, è bene fornire alcune informazioni e valutazioni su Premium, il servizio inedito per la serie che permette di accedere a determinate funzionalità e caratteristiche di Battlefield 3, in modo da rispondere alla domanda più comune: “perché passare a Premium ?”.

Il Season Pass è divenuta la scoperta più utilizzata del momento. Introdotto a fine anno 2011, questo sistema è una trovata azzeccata per le aziende che vogliono realizzare subito un certo numero di entrate finanziare e allo stesso tempo soddisfare la fame di contenuti aggiuntivi per gli appassionati giocatori. In pratica si tratta di un acquisto preventivo a prezzo concorrenziale di tutti i contenuti che saranno poi resi disponibili nel corso dell’anno, o comunque entro un certo periodo di tempo, permettendo quindi agli utenti di non dover pagare più per scaricare mappe, armi, mimetiche nuove, ecc. e per gli sviluppatori di incassare in anticipo un bel numero di adesioni.

Premium nasce con lo scopo di offrire una impressionante quantità di contenuti, oggetti scaricabili e offerte esclusive ad un prezzo competitivo di 49,99 euro. Se infatti pensiamo che permette l’accesso ai pacchetti Ritorno a Karkand, Close Quarters, Armored Kill, Aftermath, End Game in anticipo rispetto agli utenti normali e che nella prima settimana di gioco si hanno doppi punti giocando sulle nuove mappe e modalità rese disponibili, è già di per sé molto gratificante. A ciò si aggiungono nuove Assegnazioni che sbloccano nuove armi, nuove mimetiche sia per il personaggio che per alcune armi, nuove dog tags, nuove armi esclusive come il coltello ACB-90, tornei dedicati agli utenti Premium, possibilità di ripristinare le statistiche di gioco, priorità nelle code di accesso ai server, accesso ai nuovi DLC una settimana prima rispetto all’uscita per i non Premium (due settimane per PC e PS3), il tutto all’interno dell’acquisto di un solo servizio. Ora non resta che capire che tipo di giocatore siete. Se sapete già in anticipo che acquistere tutte le espansioni in uscita, allora non dovete battere ciglio e procedere ad acquistare il servizio Premium che vi farà risparmiare un bel pò di soldi, tenendo conto che ogni DLC costa 14,99 euro x 5 = 75 euro. Se avete già Ritorno a Karkand, avuto in regalo con la Limited Edition o acquistato a parte, non c’è modo di far decurtare il suo prezzo dal Premium, per cui soprattuto per il secondo caso il risparmio è di poco inferiore, ma comunque importante.

{hwdvideoshare}id=4623|width=640|height=354{/hwdvideoshare}

E’ bene ricapitolare quanto detto e ricordare che tutte le funzionalità del Battlelog restano gratuite incluse:
* Statistiche in tempo reale
* Possibilità di creare e personalizzare plotoni
* Consultazione classifiche
* Accesso a Com Center e Battle Feed

Il servizio Premium da accesso anticipato di due settimane ai DLC (una rispetto agli utenti PS3):
1. Battlefield 3: Back To Karkand – Quattro delle mappe più amate di Battlefield 2 ritornano in una versione aggiornata che sfrutta la potenza del motore Frostbite 2. Già disponibile.
2. Battlefield 3: Close Quarters – Un intenso scenario di combattimento riservato alla fanteria. Già disponibile.
3. Battlefield 3: Armored Kill – Guerra senza quartiere tra veicoli. In uscita a settembre 2012.
4. Battlefield 3: Aftermath – In uscita a dicembre 2012.
5. Battlefield 3: End Game – In uscita a marzo 2013.

Se invece non siete convinti di acquistare tutti i DLC in uscita, magari perché non siete sicuri di voler prendere altre mappe oltre a quelle già disponibili nel gioco e vi interessano poco gli accessi esclusivi, la recensione che segue del DLC di Close Quarters vi aiuterà a comprendere meglio se ne vale la pena oppure no.

Close Quarters

Il nuovo DLC, disponibile dal 4 Giugno 2012 per gli utenti Premium PC e PS3, dal 12 per quelli 360, mentre dal 19 giugno per tutti gli altri utenti PC e PS3 e dal 26 Giugno per quelli 360, realizzato dal team svedese porta quattro nuove ambientazioni di gioco che sono Donya Fortress (Fortezza di Donya), Zyba Tower (Torre di Zyba), Operation 925 (Operazione 925), Scrap Metal (Rottame), e inserisce due modalità di sfida come Conquista Dominazione e Maestro d’Armi.

Partiamo da queste ultime, cioè le nuove modalità di gioco, per poi passare alle quattro nuove mappe. Per chi ha familiarità con Conquista Assalto, la modalità nella quale le bandiere da conquistare sono più vicine tra loro rispetto alla normale disposizione nella modalità Conquista, la versione di Conquista Dominazione è stata creata appositamente per le mappe di Close Quarters, ovvero per rendere la sfida più veloce e frenetica. A differenza di una normale bandiera da conquistare, in questa modalità non ha importanza quanti giocatori sono presenti nella zona di interesse, infatti la sua netraulizzazione e conquista impegnano lo stesso tempo. Ci vogliono circa 4 secondi per una netraulizzazione e 1 secondo per la conquista. Ovviamente questi tempi stretti hanno anche una nuova limitazione. Per avere effetto bisogna obbligatoriamente essere molto vicini alla bandiera. Qui però si parte con le zone neutrali, cioè non come in Conquista Assalto dove una delle due fazioni ha già il controllo delle stesse, e non esistono basi da cui partire.

Altra novità è il “re-spawn”. In modalità Conquista Dominio il rientro in partite è sempre casuale, non si può quindi subentrare sul compagno di fazione.

La modalità Maestro d’Armi eredita in parte quello che è già noto a molti utenti Call of Duty, ovvero sfidare i nemici senza appartenere ad alcuna squadra e senza sfruttare il proprio equipaggiamento di Classe, una sorta di tutti contro tutti, partendo solo con una pistola e, una volta completato il numero necessario di uccisioni, si passa in automatico all’arma successiva, passando dai fucili a pompa, alle mitragliatrici leggere, a quelle pesanti, e così via, fino ad effettuare l’ultima uccisione con il solo coltello. Vince chi ha totalizzato più uccisioni degli avversari, tenendo conto del rapporto uccisioni/morti. Ovviamente restano le due fazioni USA e RUS, ma al termine la classifica finale considera i giocatori singolarmente.

Prima di passare alla spiegazione sulle mappe presenti, è bene premettere che queste sono state create specificatamente per le modalità inedite inserite nel DLC di Close Quarters, ma possono essere comunque giocate anche in modalità Corsa e Conquista tradizionali, e con un numero di utenti superiore a quello prestabilito, ovvero 16 giocatori, aumentando il valore nella personalizzazione del vostro server preso in affitto.

Fortezza di Donya

Le esotiche ville delle zone orientali vengono riproposte in questa struttura denominata Fortezza di Donya, in quanto si basa su un antico fortino costruito in cima di una collina, sviluppata su diversi livelli e caratterizzata da un look decisamente inedito. Rispetto ai noti palazzi urbani, questa villa è composta da un ingresso principale dal quale prendono il via due lunghi corridoi allestiti con uffici, camere, alternate tra quelle belle e rifinite ad altre in fase di ristrutturazione, con tanto di calcinacci, sacchi di cemento, travi, addirittura attrezzi del mestiere come la cariola, impalcature per i muratori, e da qui si possono prendere le scale per andare ai piani superiori oppure avanzare verso la parte centrale.

La zona centrale è attraversata da una grande piscina decorativa, cioè con poca acqua, a cui al centro si erge un gazebo raggiungibile da passerelle in legno, mentre ai lati vi sono dei porticati alternati da colonne. Una delle parti laterlai ha un cratere nel terreno che porta alla parte sotteranea in pietra, accessibile anche dalle scale opposte all’altro porticato, molto simile a catacome.

battlefield-3_dlc-close-quarters_donya-fortress_pic006

Il piano superiore è allestito con tante sale riunioni, camere, che restituiscono per allestimento le zone dotate di maggior confort, tutte ben rifinite con opere d’arte, arazzi e tappeti, cuscini, luci, che attraversano i due lati della fortezza fino ad arrivare al punto opposto ed elevato della zona di ingresso che si manifesta con un balcone da cui si piò ammirare l’intero panorama.

La struttura presenta alcune parti decadenti, che ricordano gli attacchi della guerra, e la successiva decisione di ripararle. Ecco perché girovagando per la mappa si possono incontrare cose distrutte, buchi, aperture nei pavimenti, insomma tutte cose che vengono sfruttate per passare in fretta da un piano all’altro.

I punti nei quali sono piazzate le bandiere da conquistare sono proprio questi tre principali: l’ingresso, il corridoio nel sottosuolo, il balcone.

Il team svedese ha fatto in modo di dare poco respiro ai giocatori facendo in modo di contenere in spazi molto ravvicinati tra loro tutti i punti nevralgici della mappa che per estensione la si può paragonare all’interza zona biglietteria di Operazione Métro compresa anche la parte che porta ai binari del treno, e permette una gran varietà di movimento. Ciò comporta un impatto con il nemico frequente e momenti per prendere fiato ridotti al minimo. La poca “quiete” ambientale viene alterata da un passaggio casuale di un aereo passeggeri che vola radente alla fortezza, generando un pò di frastuono e sollecitazione.

Torre di Ziba

La torre di Ziba è situata in una delle città più industrializzate e forti economicamente dell’oriente, da cui prende il suo stesso nome. La sua struttura ricorda una zona bar e ristorante, con uffici e sale riunioni nel attico di un grattacielo dal quale si può ammirare uno splendida veduta della città.

La disposizione delle aree visitabili è come una grande “U”, o ferro di cavallo, che alcuni giocatori possono accostare su vasta scala con la mappa di “Wake Island”, mache qui è tutto più concentrato, con situazioni di attacco a sorpresa grazie alle pareti divisorie di molti locali totalmente distruttibili, in modo da attaccare il nemico sul fianco quando meno se lo aspetta. Anche questa mappa, seppure la più piccola tra quelle realizzate da DICE in Close Quarters, è disposta su due livelli. Il primo è composto da una vasta area di corridoi e ampie zone adibite per il ristorante, la piscina, e così via, mentre il piano superiore è disposto da tanti uffici in serie e di diversa grandezza, con la differenza che la parte centrale non è presente, per cui ci si può affacciare e colpire chi sta passando dalla zona inferiore. Questa parte è l’unica che potrebbe permettere ad un cecchino di farsi valere, anche se solo gli specialisti di questa classe possono davvero esaltarsi, visto il susseguirsi di scontri ravvicinati che si vivono in questa mappa.

battlefield-3_dlc-close-quarters_ziba-tower_pic005

La distruttibilità si fa molto sentire sulla Torre di Ziba in quanto ogni centrimetro della stessa può essere scalfito o distrutto. Anche i muretti, usati come riparano, vengono scalfiti e poi cadono in frantumi sotto i colpi dei fucili d’assalto. Se amate lo scontro frenetico e veloce, questa mappa è particolarmente indicata.

Rottame

Situata in una vecchia fabbrica attraversata dai binari della ferrovia, Rottame è la mappa più verticale presente nel pacchetto. La sua struttura fatta essenzialmente di metallo e lamiere lascia sempre uno spiraglio di visione ai giocatori di potersi vedere, avendo pochissime pareti in muratura, ed è formata da due principali palazzi, raggiungibili da ponti stretti e angusti come corridoi sospesi nel vuoto e aperti ai lati. Le zone totalmente scoperte sono quelle sul tetto e di passaggio sui bordi delle strutture, e queste possono essere punti di interesse per i cecchini in modo da poter colpire coloro che vogliono giungere sul tetto o sfruttarlo per passare dall’altra parte della struttura.

In questa mappa i punti da conquistare sono dislocati in vari punti. Il primo è posizionato sul tetto, con vari sbocchi del nemico e possibilità di essere oggetto di mira dei cecchini dal palazzo di fronte. Il secondo è nei pressi della zona macchine da lavoro, coperta da pannelli metallici, situata in una delle due strutture e raggiungibile da due soli due punti principali. L’ultimo punto di conquista è posto su uno dei due ponti di passaggio. Proprio questi passaggi sono importanti da tenere sotto controllo per la riuscita della vittoria visto che sono entrambi sfruttati maggiormente per passare da una parte della fabbrica all’altra.

Battlefield_3_-_Close_Quarters_-_Scrap_Metal_map_E3_Screen_5

E’ chiaro che a farla da padrona in questa mappa sono la velocità di esecuzione, e avere le spalle coperte grazie al supporto dei compagni di fazione. Il gioco di squadra si fa quindi molto importante e sfruttare le armi e gli equipaggiamenti delle classi a disposizione può fare la differenza.

Operazione 925

Ci troviamo in uno dei palazzi del centro della città nel quale scoppia il conflitto a fuoco. L’ambiente di gioco è strutturato da una zona principale dell’ingresso da cui si dipanano varie aree. Dalle scale laterali si arriva alla zona garage, un’ampia area poco illuminata e aperta, dove gli unici ripari sono le auto parcheggiate, le rietranze dei muri e alcune casse e barili. Proseguendo invece di fronte si arriva alla zona degli uffici, con le scrivanie, le vetrate, la zona caffè con i divani, la parte toilet con i bagni, e una zona non ancora terminata e in fase di costruzione che mostra le pareti dei muri grezzi, gli strumenti di lavoro sparsi, e una illuminazione più limitata.

Questa è indubbiamente la mappa del pacchetto Close Quarters che contempla una ampia estensione percorribile unita ad una elevata distruttibilità. Non contiene cose particolarmente robuste per cui tutto quanto va in pezzi. Ogni punto presidiato può essere devastato, annientato, nessun riparo è sicuro, solo alcuni punti chiave permettono una certa possibilità che può portare alla vittoria ma solo se il gioco di squadra è forte e coeso.

Battlefield_3_-_Close_Quarters_-_Operation_925_Map_E3_Screen_3

Non esiste infatti un momento in cui poter mirare e sparare nella stessa direzione, perché la possibilità per l’avversario di trovare altri sbocchi è sempre presente e venire sopressi persino con una coltellata nel mezzo di una carneficina fa molto male.

Operazione 925 mette i giocatori in grado di sfruttare qualsiasi arma ed equipaggiamento. Grazie a zone con una certa profondità di campo visivo, questa mappa può fare la felicità anche dei cecchini.

Gameplay e Tecnica

Il Frostbite 2.0 non perde la sua natura di immergere il giocatore in ambienti ben rifiniti e curati in ogni particolare, con degli scorci panoramici molto belli. La distruttibilità, vista l’estensione ridotta rispetto alle mappe finora rilasciate, è ulteriormente aumentata soprattutto in Torre di Ziba dove la maggior parte dei muri sono creati in carton-gesso e quindi distruttibili con un semplice colpo di fucile.

Ogni mappa è stata creata in modo da esaltare la nuova natura che il DLC ha reso disponibile, ovvero lo scontro per la fanteria, portando i giocatori a rivedere le proprie tattiche di ingaggio dei nemici e ad utilizzare soprattutto l’equipaggamento in modo diverso. Il C4 ad esempio, utilizzato in particolare per i veicoli, viene sfruttato qui anche per essere detonato nei corridoi sventrando una intera zona e spappolando le vittime che lo attraversano.

L’unico sacrificato è probabilmente il cecchino che potrà usare le sue armi a lungo raggio solo su alcune mappe, come Rottame posizionandosi sul tetto, oppure scegliendo di utilizzare armi a corto raggio ma sfruttando sempre il suo equipaggiamento per scovare la posizione dei nemici o favorire il rientro in partita con il suo segnalatore in modalità diverse da Conquista Dominio e Maestro d’Armi.

Battlefield_3_-_Close_Quarters_-_Scrap_Metal_map_E3_Screen_6

In queste nuove modalità di gioco il rientro in partita è scelto casualmente da un ventaglio di punti prestabiliti sulla mappa, ma purtroppo si nota l’errore di lasciare che il sistema permetta di rientrare in uno di questi anche quando è presiedato dal nemico, con inevitabile alto rischio di finire subito in una pozza di sangue.

Pur basando lo scontro solo tra fanteria, Conquista Dominio necessita un minimo di integrazione tra le azioni con gli altri alleati, muovendosi sempre e comunicando soprattutto attraverso auricolare e microfono. Il gioco di squadra resta una variabile di rilievo anche se con questa nuova modalità la sua valenza è inferire rispetto alle altre mappe, ma non per questo meno importante. Per terminare la partita come vincitori è quindi consigliato tenere il controllo di queste zone per raggiungere la vittoria.

“Dulcis in fundo” i possessori di PlayStation 3 noteranno una fluidità leggermente superiore rispetto alle consuete mappe di Battlefield 3, grazie ad un ridotto “input lag”, il ritardo nei comandi, praticamente quasi azzerato come sulle altre piattaforme.

Ogni suono prodotto, dalle bocche di fuoco alle pareti in frantumi, dalle esplosioni alla caduta dei detriti, viene ricreato fedelmente e reso più sordo e cupo nelle zone più aperte mentre rimbombante negli spazi angusti e stretti, mantenendo inalterata la qualità ottima già apprezzata nel titolo originale. In parole povere, DICE ha continuato a realizzare ambienti dettagliati nel video e nel suono, esaltandone ogni momento con la distruttibilità grazie al suo potente Frostbite 2.0.

Rispondi

Ultimi Articoli