Gioca o muori
Una volta avviato il gioco ci verrà chiesto di personalizzare i nostri personaggi, tramite un editor molto articolato e profondo. Oltre alle caratteristiche già viste in altri giochi di ruolo, qui avremo due rami d’abilità per ogni personaggio da utilizzare, inoltre potremmo decidere quali punti di forza ma anche quali punti di debolezza saranno nel dna del nostro eroe. Scelta la classe di appartenenza tra le sole tre disponibili e distribuiti i punti abilità inizierà il primo capitolo dell’avventura. Impersonando Mors, daremo la caccia ad un nostro vecchio amico che ha però avuto l’ardire di tradire l’ordine dei Guardiani della Notte.
Dopo averlo personalmente giustiziato inizieremo una ricerca di un altro disertore, così, proseguendo nel gioco incroceremo le nostre vicende personali con Alester, il Prete Rosso. Va subito detto che la cura profusa nella trama e nei dialoghi ricalcano da vicino il mondo immaginario creato da R.R. Martin. Anche i dialoghi, recitati con cura in lingua inglese contribuiranno a calare il giocatore nell’avventura in maniera credibile. Inoltre, nelle fasi dialogiche, in base ad alcune scelte effettuate modificheremo leggermente la trama. Non ai livelli di Mass Effect di Bioware ad esempio, ma fa comunque piacere notare l’impegno per rendere il gioco più variegato.
Il gameplay del gioco presenta fasi esplorative in cui dovremmo raggiungere una determinata località, personaggio o raccogliere un oggetto X per procedere nella main quest.
Ovviamente non mancano le fasi di combattimento, dove in The Game of Thrones vengono gestite in maniera più tattica rispetto ad altre produzioni: incontrando un nemico il nostro alter ego lo aggancerà automaticamente e inizierà a sferrare autonomamente attacchi base; premendo l’apposito tasto il gioco si metterà in pausa aprendo il menù combattimento a raggiera, dove sarà possibile per ogni PG inserire sino a 3 attacchi diversi nello slot attacco.
Per farvi un esempio, potremo ordinare di attaccare con la spada il primo bersaglio, poi il secondo, ed infine usare un’abilità difensiva. Il tutto in sequenze che creeremo noi ad ogni scontro. Lo stesso sistema di combattimento si applica alla gestione degli NPC, compreso il nostro cane, che potremo inviare alla ricerca di tracce, tesori o attaccare i nemici di nascosto. Nonostante questo sistema possa sembrare interessante, le meccaniche troppo ripetitive e tattiche, faranno perdere tutto il divertimento ai combattimenti, un vero peccato.