Recensione Game of Thrones


Sono questi i sette Regni?

Le fasi esplorative, cuore pulsante di ogni GDR che si rispetti, sono minate da una realizzazione tecnica ridicola, vecchia, e superata già nella scorsa generazione di console. Le animazioni sono legnose, il frame rate è ballerino anche se su schermo la situazione è di calma piatta. La grafica è sottotono in tutte le fasi di gioco, e ciò è evidente in una risoluzione delle texture ridicola, ambienti di gioco spogli, scialbi e ripetitivi. Anche le location interne, come case, castelli eccetera sono realizzati in maniera frettolosa e ripetitiva.

I personaggi principali e comprimari finiranno per assomigliarsi tutti. Ai produttori è mancata decisamente l’ispirazione necessaria per creare una trasposizione fedele dalla carta o dalla celluloide alle nostre console. Il comparto audio è l’unico, assieme all’atmosfera di gioco, che riesce a salvarsi, grazie a musiche ispirate alla serie televisiva e a dialoghi recitati anche dagli attori della serie tv.

Ma ciò è veramente troppo poco per risollevare le sorti di una produzione creata solo per attirare i fans della serie e per far cassa.

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