Recensione World of Warcraft: Mists of Pandaria

Grafica, sonoro e… sottotitoli.

Sostanzialmente MOP non offre molti miglioramenti rispetto a Cataclysm, si nota giusto qualche aggiustamento dal punto di vista del framerate e alcune texture sono state evidentemente svecchiate nelle zone oggetto di revamp.

Ma per il resto permane la solita grafica di WoW sempre piacevole ma non certo all’ultimo grido.

Ottimo il sonoro con una scelta eccellente di musiche di ambiente ed effetti sonori.

Giudizio sospeso sui doppiaggi in italiano… personalmente ho trovato la scelta delle voci molto lontana da quella a cui i giocatori si sono abituati nel corso di quasi 10 anni e difficilmente questa parte potrà essere digerita da giocatori più “anziani”.

Merita un discorso separato il lavoro di traduzione dei testi che sono adesso disponibili anche in Italiano.

Se la parte narrativa è molto buona non si può dire altrettanto sulla scelta dei nomi… onestamente non mi viene in mente nulla di peggiore delle italianizzazioni che hanno subito i nomi di personaggi storici come il clan Hellscream che si è trasformato in un curioso “Malogrido”… senza contare i nomi assegnati alle nuove e vecchie zone di gioco.

Non credo di andare molto lontano dalla realtà se penso che moltissimi giocatori preferiranno continuare a giocare con sottotitoli e parlato in inglese. Non fosse altro per non dover coniare delle nuove abbreviazioni per le zone “storiche”.

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