Recensione ZombiU


Contagio senza fine

Il mondo è sull’orlo del baratro, strade sottosopra, orde di infetti che trascinano i cadaveri lungo le strade della capitale britannica, il contagio non ha risparmiato più nessuno. Barboni che dormivano lungo il Tamigi, soldati delle guardia reale e poliziotti che hanno provato contenere le rivolte, tutto è andato perduto, tranne alcuni sopravvissuti a cui non resta altro che muoversi tra i tunnel della metropolitana restanto in allerta che i non morti. L’avventura inizia proprio da qui, ZombiU mette il giocatore nei panni di uno dei sopravvissuti, destinato forse a morte certa ma con la voglia di provare a uscirne vivo, grazie ad una voce che lo guiderà. La voce guida, è un sopravvissuto più scaltro di tutti gli altri, il quale sorveglia l’intera città dalle mille telecamere della città e cercherà di dirigere i superstiti alla salvezza.

Lo storyline di ZombiU fila via liscio, è raccontata in modo molto spartano, senza cut-scene, giochi di regia, il titolo Ubisoft non abbandonerà mai per tutta la sua durata la visuale in prima persona e solo le voci narranti e i ritagli di giornale, documenti e lettere, faranno da collante alla fita trama di ZombiU.

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Tutti i ritagli di giornale e documenti che il giocatore troverà lungo il suo percorso faranno luce sulle vicende del protagonista, spiegheranno le motivazioni del contaggio e quant’altro, non lasceranno mai il giocatore allo sbando o con domande prive di risposta. Tutto quello che c’è da sapere su ZombiU il gioco lo farà capire con l’evolversi dell’avventura.

Il gioco tratta temi maturi, e per tutti gli appassionati di occultismo ZombiU ha in serbo qualcosa di speciale. La narrazione e l’incredibile atmosfera del titolo, fanno da elementi portanti, sono il motore trainante della produzione, spingendo e invogliando l’utente ad esplorare ogni sfaccettatura dell’ambiente di gioco.

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