Il franchise di Guerrilla Games approda su console portatile PS Vita.
Non ci nascondiamo. Gli sparatutto su console portatile hanno fallito il loro obiettivo di essere paragonati a quelli casalinghi. Ci hanno provato Resistance: Burning Skies e Call of Duty: Black Ops Declassified, ottenendo risultati sotto le aspettative. Può Killzone: Mercenary rialzare interesse per questo genere su una console che ha anche difficioltà ad essere amata?
Guerrilla Cambridge, lo studio che ha dato vita a MediEvil quando si chiamava Sony Cambridge, ha imparato, supportando il team Guerrilla Games nella realizzazione delle mappe multiplayer di Killzone 2 e Killzone 3, ad utilizzare il motore grafico proprietario e a conoscere il franchise in ogni parte.
Fantasmi su Helghast
A differenza di quanto provato sinora con la serie, ovvero impersonando i soldati ISA e in talnuci casi i carismatici avversari Helghan, in questo capitolo impersoneremo Aaron Danner, un leader della organizzazione Phantom, creata per portare a termine incarichi a pagamento ovunque vengano richiesti. Essi vanno dove chi li paga bene e può chiedere loro di combattere, del resto il loro motto è “la guerra è il nostro business!”.
La storia è incentrata su questo personaggio che si ritrova durante gli avvenimenti a cavallo tra il primo capitolo e il secondo. Utilizzando una sorta di navicella che partendo dal tetto di un edificio si proietta verso il pianeta Helghan, il protagonista sfrutta le sue abilità per poter portare a termine gli incarichi. Egli è capace sia di usare azione diretta e violenta che operare furtivamente, colpendo gli avversari alle spalle di sorpresa oppure uccidendoli da lontano con un fucile da cecchino. Inoltre è dotato di un computer portatile sul suo avambraccio sinistro con il quale può anche mettere fuori uso la sicurezza di dispositivi elettronici che bloccano porte o terminali. Si possono raccogliere le armi degli avversari uccisi e sfruttare quelle presenti come le torrette mitragliatrici, i lanciarazzi, e così via.
La Campagna singolo giocatore sarà strutturata a livelli, al momento si parla di circa 10, per essere completata a livello normale in 6-8 ore.
Tra vecchio e nuovo
Il team di sviluppo ha voluto lavorare sul motore grafico di Killzone 3 per poter realizzare su PlayStation Vita il titolo che, a detta loro, segnerà il nuovo punto di riferimento. Le immagini non lasciano dubbi da questo aspetto. I movimenti dei personaggi, l’uso dello stile inconfondibile della palette cromatica tipica del pianeta Helghan e delle sue strutture, gli effetti di luce e particellari come fumo e detriti, catturono subito l’attenzione e grazie allo schermo OLED diventano ancor più affascinanti. Tutto si muove ad un framerate di 30fps abbastanza solido e con una fluidità che non tradisce. Non è da meno il comparto audio, ricco di tutta l’effettistica nota ai fan della serie nonché dalla colonna sonora.
Per quanto riguarda il gameplay, le meccaniche di gioco sembrano un mix tra Killzone 2 e Killzone 3. In particolare nel muoversi con lo stick analogico, puntare e mirare, si ha un feeling molto vicino a Killzone 2, ovvero con quella certa pesantezza, che taluni hanno associato ad un input lag. Le mosse brutali ravvicinate e l’uso di alcuni mezzi ricordano invece Killzone 3. Per effettuare le “brutal melee” si può usare il pulsante triangolo oppure sfiorare lo schermo grazie alla caratteristica del touch screen, mentre per lavorare da “hacker”, si sfrutta il touch screen frontale e in alcuni casi quello posteriore. E le granate ? Possono essere selezionate dallo schermo tramite lo sfioramento col dito e rilasciandolo nel punto di caduta, oppure premere il pulsante cerchio. In ogni caso non è confermato ma si pensa a poter fornire una completa e libera personalizzazione dei pulsanti al giocatore in modo da permettere ad ognuno di avere la migliore esperienza di gioco.
Competizione online e Contratti
Le sfide Multigiocatore online sono fornite attraverso sei mappe, che riprendono le ambientazioni della Campagna, nelle quali si scontrano due fazioni da quattro giocatori per un totale di otto giocatori. Avremo mai più giocatori come ad esempio i 32 della versione console Playstation 3 ? Purtroppo al momento questo è quanto il team di sviluppo è riuscito a fare garantendo un buon bilanciamento tra grandezza degli ambienti di gioco e numero di utenti. Le modalità di sfida sono il canonico Deathmatch, dove vince la fazione con più uccisioni, e Mercenario, nella quale ognuno gioca per sé, una sorta di free-to-all, e vince chi totalizza il miglior numero di uccisioni rispetto alle morti.
I Contratti sono missioni nelle quali il giocatore deve competere contro la classifica dei suoi amici oppure quella globale portando a termine obiettivi sempre diversi che riprendono situazioni della Campagna ma vissute in modo diverso e ovviamente con un altro finale. Questa modalità ricorda Unit 13, ovvero dove il giocatore doveva completare le missioni rispettando anche i vari checkpoint in un determinato tempo a disposizione.
La progressione del giocatore avviene attraverso l’acquisto di materiale al mercato nero. Si sfruttano i soldi ottenuti durante le sfide e quelli trovati in sacche sparse durante la Campagna per ordinare il materiale dal suo terminale posto al braccio sinistro. Volendo si può puntare ad aumentare il proprio bottino di soldi scommettendo ad una specie di Blackjack.
Commento finale
Le premesse per fare bene ci sono: una campagna sufficientemente longeva, due modalità di gioco alternative interessanti, e le meccaniche di gioco che hanno fatto la fortuna del franchise, tra movimenti appesantiti e colpi brutali. Il team di sviluppo, a differenza di altre produzioni, può essere una garanzia in più che fa ben sperare.
Certezze
– Tecnicamente molto promettente
– Tre modalità di gioco differenti tra loro
– Meccaniche di gameplay ben miscelato tra vecchio e nuovo
Paure
– Profondità della storia
– Limite di otto giocatori online
– Feeling con i comandi da verificare
Il titolo è disponibile dal 19 Settembre 2013 in Italia su piattaforma PlayStation Vita.
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