Recensione Fractured Soul


Giocare su due schermi

Una delle peculiarità del sistema nintendo è quella di avere due schermi che sfruttata a dovere può tirar fuori delle idee semplicemente geniali. Già in passato abbiamo avuto modo di vedere un platform che si sviluppa su dei schermi (vedi Dragon Quest IX per Ds) con risultati piuttoso soddisfacenti. Il problema principale di questo espediente è quello di far capire al giocatore cosa succede su tutte e due gli schermi e cercando di tenere il gameplay più immediato possibbile e non andare a minare la giocabilità dello stesso.

In Fractured Soul verremo catapultati in una specie di laboratorio spaziale dove vestiremo i panni di un anomino soldato la cui abilità è quella di potersi muovere tra due dimensioni (in questo caso schermo superiore e schermo inferiore). Questa caratteristica permette al nostro eroe di poter risolvere i vari enigmi ambientali che il gioco ci proprone man mano che avanzeremo nell’avventura.

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Facendo un esempio pratico se ci troviamo davanti ad una porta sbarrata nello schermo inferiore potremo cambiare dimensione con un tasto e risolvere il problema passando allo schermo superiore. Più facile a farsi che a dirsi ma il tutto, una volta apprese le meccaniche, funziona egregiamente.

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