Recensione LEGO CITY: Undercover


Struttura di gioco solida, ma…

Il mondo Lego è in grado di trasportare il giocatore sia grande e piccino in un mondo fantasioso, spesso colorato e fuori dall’ordinario comune. Grazie alla solida struttura di gioco rifinita negli anni in particolare con le ultime produzioni più che buone TT Games con Lego City: Undercover, non abbandona la strada del successo presentando meccaniche storiche riadattate ad un oper world, con ben poche novità!

Le sessioni platform dove porteranno il giocatore compiere azioni al limite della follia sanno il fatto loro, ben articolate e inserite nel contesto di gioco ma, il sistema di combattimento cerca di essere più complesso del solito, inserendo parate, schivate e prese ma con GamePad alla mano, ci troviamo davanti al classico sistema di combattimento visto e rivisto nei precedenti capitoli, con quest’ultime feature quasi inutili.

Abbastanza apprezzabili sono le sessioni di guida, capaci di dare buona varietà al gioco. Le sessioni di guida sono dotate di un sistema di guida capace di dare ad ogni veicolo una particolare manovrabilità ed una diversa risposta alle sollecitazioni del giocatore, fattore di grande importanza visto che in questo nuovo capitolo i veicoli saranno molto importanti.
Piccola nota di demerito sul fronte del comportamento della CPU nelle fasi di guida, dove se l’utente si troverà ad utilizzare l’ambulanza i mezzi in movimento non accosteranno anzi, andranno avanti per la loro meta come nulla fosse successo.

Sempre per quanto riguarda la giocabilità, divertenti saranno i sotto livelli (chiamati missioni speciali) indispensabili per avanzare nella storia. Questi livelli speciali, saranno dei sotto livelli molto simili a quelli dei precedenti titoli, aree particolari dotate di un punteggio a loro stante, sviluppate con puzzle ambientali di varia difficoltà, la loro realizzazione è ben inserita nel contesto di gioco, purtroppo però saranno preceduti da tempi di caricamento sfiancanti e i sviluppatori non hanno nemmeno provato correggere la lunga attesa con l’inserimento di utili consigli.

I costumi di Chase Mc Caine in questa avventura saranno molto legati all’ambiente di gioco, forse mancheranno di carisma, ma ovviamente sono inseriti alla perfezione nel contesto di gioco e non ci potevamo aspettare grossi stravolgimenti. I costumi principali saranno quelli da: Minatore, pompiere, poliziotto, ladro e altri ancora.
In questa avventura avrete modo di girare l’intero ambiente a piedi o semplicemente con qualunque mezzo, si avrà modo di spaccare rocce, farle saltare in aria con la dinamite, sforzare cassaforti, leggere indizi con il proprio scanner o dondolarsi qua e la con la pistola rampino.

Infine, non ci resta che guardare l’implementazione del GamePad all’interno del titolo. Premettendo che non sarà possibile giocare sullo schermo del controller come altre produzioni, il touchscreen sarà occupato dall’ampia mappa di gioco, con dei tocchi si avrà modo di impostare la destinazione, aprire menù, esaminare statistiche e notizie di vario tipo e rispondere alle chiamate dei personaggi secondari. Il display del GamePad funge anche da catalogo interattivo quando vi troverete all’interno di un negozio e in alcune sezioni fungerà da scanner o di macchina fotografica.

A differenza di altre produzioni dove ho esaltato l’implementazione del GamePad, nella produzione di TT Games ci troviamo davanti ad un impiego marginale del controller.

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