Il crollo di un mito?
Dal 23 Novembre 2004 il gioco, di successi e rallentamenti ne ha visti tantissimi. Croce e delizia di giocatori in tutto il mondo, e motivo di dubbio per molti genitori e studiosi che hanno visto crescere a dismisura il fenomeno della dipendenza da Internet, ma più in generale dal PC.
Ma nel 2013, e senza tenere conto dell’annuncio di The Elder Scrolls Online, Blizzard ha visto la chiusura di 1.9 milioni di profli, più altri 600.000 in poche settimane da maggio, stando ai dati raccolti negli ultimi giorni. Come mai un crollo così rapido?
Il motivo è semplice. Non che il gioco annoi, anzi, è usato come criterio per giudicare molti MMORPG online; non che il gioco non cambi o non appassioni più: ma la gente è cambiata.
Cambia il mercato, cambia la tecnologia e cambiano i prodotti. WoW è un concept legato comunque a tanti anni fa e oltre a lasciare cicatrici sta perdendo campo perchè ha il peso degli anni sulle spalle. E come tutte le cose che appassionano, ci lasciano senza fiato per mesi, prima o poi iniziano a perdere di interesse.
In milioni hanno provato, amato e odiato una gallina dalle uova d’oro dell’informatica, ma il problema è che il mondo dei videogiochi sta cambiando e con esso tante dinamiche. Moltissimi utenti di WoW sono ragazzini ormai cresciuti o che non hanno più tempo da dedicare a un gioco che di base risucchia energie. Ma andando oltre, c’è anche la questione dei soldi. Il gioco va comprato, e con esso vanno aggiunte le espansioni più l’abbonamento mensile. Questo stile di vita lo può sostenere un adolescente senza tasse da pagare, adulto affezionato al brand, articolisti, ma di base la grossa fetta di mercato a cui si è indirizzato il gioco sta venendo meno.
Se da una parte l’eredità lasciata dal gioco più odiato dagli psicologi, segnerà tracce nella storia videoludica, dall’altra i tempi segnano nuove dimensioni, e l’utenza sempre più frammentaria e con soldi contati in tasca preferisce provare qualcosa di nuovo oppure conservare tempo e risorse per altre necessità.
La crisi sarà momentanea oppure segnerà lentamente il crollo di un mito?
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