GTA III (2001)
Il videogioco più venduto in USA e in Europa del 2001. Primo videogioco della saga GTA a incarnarsi in un motore grafico 3D e anche il primo a inaugurare una stagione di conflitti in tribunali con genitori poco inclini ad apprezzare le meccaniche violente del gioco.
Grand Theft Auto III è stato il sogno coronato di Sam Houser dopo diversi anni di studio e miglioramento della regia. Il gioco è stato anche il primo della saga ad approdare su Next-gen, quindi PlayStation 2 nel 23 ottobre 2001 e poi il 4 Novembre 2003 per Xbox. La versione Windows è uscita a maggio 2002 mentre Android-IOS nel 5 Dicembre 2011, inaugurando il decennale. Da sottolineare come la versione Xbox, uscita per ultima, contiene numerosi aggiornamenti dal punto di vista grafico: texture più dettagliate, interni d’auto meglio strutturati, riflessi sulle superfici più realistici.
Siamo nella Liberty City, ma non quella vista nel primo GTA che secondo alcuni esperti sarebbe ambientato in una “Dimensione parallela”. La città ricalca tutte le caratteristiche di New York. Colori grigi, strade affollate, una realtà metropolitana ricca di sfumature e ovviamente criminalità a go go. La visuale è in terza persona (potendo i nostalgici richiamare quella a volo d’angelo con un apposito comando), cosa che ha permesso di impennare la sensazione libertà e movimento, riuscendo a mettere sotto una lente una città costruita nei minimi dettagli.
Nel 2001 Cloude Speed, personaggio muto (Non si sa se per scelta personale, o non può semplicemente farlo) conclude una rapina alla banca di Liberty con la sua ragazza Catalina (vista anche in Gta San Andreas, ambientato prima degli eventi di GTA III) e uno scagnozzo del cartello colombiano.
Catalina è una donna schizofrenica e, per raggiungere i propri obiettivi è capace di tutto. Il tutto necessario a sparare Cloude durante la fuga dalla rapina, ferendolo a morte. Senza soldi e con un piede nella fossa, Claude viene incarcerato, ma durante un trasferimento in un convoglio subisce un attacco che gli permette di fuggire insieme a 8-Ball, esperto di esplosivi. Così inizia la rottambolesca fuga verso un nascondiglio nelle profondità di Liberty City e una scalata alla carriera criminale a base di lavoretti per le più potenti organizzazioni criminali insediate nella città.
GTA III, benché non abbia ricevuto un premio all’originalità per la trama sembra quasi essere un film. L’intera vicenda s’incentra su una scalata al potere e un costante fuggire dai nemici per scoprire le ragioni del tradimento di Catalina. Claude Speed è un personaggio duro, crudele, freddo, il più misterioso della saga GTA. Pronto a tradire gli amici e a far fuori chi non si adegua al suo stile. E teniamo ben conto che GTA III non sfoggia una trama ricca di intrecci, ma si limita a narrare fatti. In molti lo hanno definito un esperimento per testare le novità su Next-Gen, ben riuscito c’è da dire.
Le novità in questo capitolo della saga sono numerose. C’è un distacco totale con il passato. La grafica in 3D permette di apprezzare la città e le numerose corse in auto e fughe dalla polizia, questa volta resa meno dinamica e più legata a semplici compiti (quella di farci fuori).
Apprezzatissima la fisica di gioco che muove i mezzi: da semplici station wagon a complesse auto da corsa. La mancanza di moto e bici però ha creato un buco nelle caratteristiche di gioco che i fan di vecchia data non hanno apprezzato. Però GTA III ha ricevuto anche il merito di aver portato un numero altissimo di nuovi giocatori nell’ambiente di gioco, soprattutto tra i giovani. Purtroppo quando gli interessi personali si muovono sull’onda dell’egoismo si è capaci di tutto. Nel 2002 vennero aperte due cause giudiziare e GTA III fu pesantemente criticato per via della dose di violenza gratuita a cui era possibile accedere. Dei ragazzini furono al centro di alcune vicende giudiziarie e, gli avvocati vennero ben istruiti sulle passioni degli adolescenti tra cui spiccavano i videogiochi. Da lì il passo fu breve e Rockstar Games si trovò in uno dei primi vortici giudiziari da cui ne uscì parzialmente illesa. Iniziò anche la corsa allo studio psicologico che metteva al centro dell’attenzione Violenza-Videogiochi. Studio conclusosi dopo anni con un risultato negativo.
In Liberty City le famiglie criminali proposte sono: Famiglia di Don Leone; i Diablo; Triade; Cartello Colombiano (cui appartiene Catalina); Yardie; Yakuza; Hood. Non gestiranno più territori invalicabili ma la presenza degli affiliati si farà sentire a ogni passo compiuto.
Altra novità sottolineata dalla critica è stata l’implementazione delle stazioni radio. Guidando i veicoli sarà possibile fare switch tra diverse stazioni e apprezzare un’ottima colonna sonora. Feature, questa, che sarà poi il fulcro vincente del successore GTA: Vice City.