GTA:Vice City (2002)
Dopo GTA III e le numerose accuse a sfondo medico relative alla violenza dei videogiochi, Rockstar sembrava non avesse più scampo. Invece, grazie anche al sostegno dei fan della saga e giornalisti in gamba, il lavoro al seguito è stato reso possibile e, ricca di nuove idee e con un motore grafico molto performante, siamo stati in grado di varcare la soglia della macchina del tempo, per fiondarci nei mitici anni 80.
Effettivamente sarebbe stato riduttivo proporre un videogioco simile a GTA III e con meccaniche innovate. Un “Update” a detta di molti, capace di sfondare sul piano delle vendite ma non nella qualità di gioco. Sam Houser, insieme ai programmatori di Rockstar North sono dei folli, va ammesso. Hanno imparato tanto e continuato a studiare seriamente per raggiungere punti ineguagliabili. GTA Vice City, abbreviato GTA: VC, rappresenta un enorme colpo di creatività, dove la violenza e la trama a sfondo criminale lasciano spazio ad un’atmosfera di gioco capace di suscitare fascino in chi non ha vissuto gli anni ottanta, e nostalgia in chi ne ha avuto modo.
Siamo nel 1986 nella città di Vice City, ispirata da Miami (in struttura e atmosfera). Tommy vercetti, italo-americano è un criminale che ha servito fedelmente la famiglia mafiosa Forelli, a Liberty City. Uomo risoluto, di spiccata originalità, pronto ad affrontare incarichi complessi e superare se stesso in molte occasioni. Impulsivo, dal grilletto facile e cocciuto. L’opposto di Claude Speed.
Nel 1971 Tommy uccide 11 uomini del suo boss Sonny Forelli che gli aveva teso un’imboscata, affidandogli l’uccisione di un uomo, come contratto, attirando nella trappola il giovane criminale. Dopo 15 anni di carcere, evitando la pena di morte poiché il giudice era colluso con Forelli, viene rilasciato. Non sapendo che il boss è stato il suo traditore, crede di poter ancora servire la famiglia, e viene inviato insieme a due uomini a Vice City, città ricca di droga e dollari, per concludere un accordo.
Il contatto nella città del sud è un avvocato di nome Ken Rosenberg, con evidenti problemi d’impulsività e instabilità psicologica dovuto dall’abuso di droga. L’obiettivo è acquistare della cocaina dai fratelli Vance. L’incontro viene fissato nel distretto portuale ma le cose non vanno come dovrebbero. Degli agenti Swat (criminali con travestimento) irrompono e uccidono, oltre che i due colleghi di Tommy, anche uno dei fratelli vance. Victor. Nella fuga per salvarsi la pelle, Tommy e Ken perdono soldi e droga, suscitando l’ira di Forelli che affida una delicata missione di recupero. E’ l’inizio di una rottambulesca trama che porterà tommy a conoscere i suoi veri amici e alleati, ma anche i rivali.
La differenza sostanziale con GTA III che ha portato la saga all’attenzione di nuovi appassionati è divisa su due filoni di novità. Una che attiene all’aspetto puramente artistico e di regia; l’altro le features.
Per l’aspetto artistico sono piovute pagine e pagine di anteprime su qualsiasi rivita specializzata, seguite poi da recensioni accurate. Vice City è una città pulsante di vita, e rispetto a Liberty, ricca di colori. Basta farsi un semplice giro in auto o in moto per respirare l’aria dei mitici anni 80 che in America hanno rappresentato il boom economico in maniera molto più estroversa che in Europa. Stile di vita “viziato”, pedoni ricchi di dettagli e vestiti colorati, auto lussuose, alberghi mastodontici, la regia ha puntato tutto sull’ambiente di gioco e la sensazione di essere davvero in un viaggio temporale, tanto da mettere in secondo piano il gameplay, notevolmente migliorato ma che questa volta, al contrario del gioco precedente, fa da sfondo all’intero prodotto.
Le stazioni radio diventano il personaggio principale del gioco, più di Thomas vercetty. La riproduzione di titoli storici come: “Broken Wings” di Mr.Mister, oppure “In The Air Tonight” di Phil Collins, per passare alla fiction band Love Fist, hanno fatto vincere parecchi premi al titolo che ha trasformato una featuers in un vero e proprio cardine della saga GTA.
Rispetto all’avventura precedente sono stati ampliati e riempiti di dettagli i veicoli. Moto e vespa (chiamata Faggio) saranno nostri preziosi alleati e la possibilità di acquistare vestiti; comprare attività economiche e proseguire nella storia con maggiore senso di responsabilità delle nostre azioni, riempiranno le numerose ore di gioco necessarie per progredire nella fitta trama che trae esempio da Scarface e Miami Vice senza accentuare in maniera eccessiva l’imitazione. Ma in realtà quella di Thomas Vercetty è una storia a parte, fatta di dialoghi e situazioni comiche; l’esperimento di fluidificare il gameplay e immergerlo in una fascia temporale ricostruita in maniera perfetta ha funzionato egregiamente. I critici accaniti non hanno saputo sostenere tesi di attacco e Rockstar North ha portato all’attenzione di tutti un prodotto fresco, con un gameplay ormai consolidato in terza dimensione, e fornendo idee originali impiantate in una città ricca di atmosfera.