Sei mesi in più faranno bene al gioco.
Michael Pachter, noto analista, afferma che Ubisoft è stata duramente critiata negli ultimi mesi del 2013. Le critiche sono state mosse da più parti e a più livelli; sembrerebbe che il progetto Watch Dogs non fosse stabile e ottimizzato al momento del lancio e, quindi, per evitare una tragedia videoludica e un 2 di picche per l’azienda, si sia optato per un lancio in ritardo.
Il tutto permetterebbe al team non solo di assestare il gioco e migliorarlo, ma anche coadiuvare la riorganizzazione interna all’azienda e le sedi distaccate.
Un toccasana che di sicuro, se ben incanalato potrebbe consegnarci un titolo all’altezza della Next-Gen e una Ubisofto più aggressiva.