Recensione Battlefield 4: Second Assault

Ritornano in grande stile quattro mappe di Battlefield 3.

Versione PlayStation 4.
Dopo un lancio che può essere descritto solo come disastroso, in ogni senso, il servizio online di Battlefield 4 sta lentamente iniziando a reggersi di nuovo sui propri piedi e dopo il pacchetto China Rising uscito in dicembre, questo Febbraio è arrivato il secondo DLC, Second Assault, già però disponibile in anteprima per i possessori di Xbox One da Novembre per un accordo tra Microsoft ed Electronics Arts.

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Chi ha giocato a Battlefield 3 troverà tutto molto familiare in quanto si tratta di una raccolta di quattro mappe più popolari del titolo, ricreate e leggermente modificate con il nuovo Frostbite Engine 3 per Battlefield 4.

Abbiamo quindi Operazione Metro, Confine sul Caspio, Operazione Firestorm e Golfo di Oman, quest’ultima apparsa per la prima volta in Battlefield 2, il tutto con un aggiunta del sistema Levolution.

La prima, proprio come lo era stata nella beta di Battlefield 3 qualche anno fa, è Operazione Metro, una mappa che si presta molto bene alla modalità Corsa e non così bene in Conquista. Il problema in Battlefield 3 era che il punto di controllo centrale fosse bloccato al centro, senza possibilità di affiancare ai lati. Se controllavi il centro, controllavi la mappa e di conseguenza avresti visto la partita. Per ovviare a questo problema, in Battlefield 4, hanno aggiunto un’altra via laterale per affiancare i nemici e due ascensori che ti permettono di prendere il nemico alle spalle.

Diversa la question giocando in modalità Corsa. La prima linea di M-COM (le casse da distruggere) è situata in un parco naturale pieno di rottami ed erba ormai insecchita che permette di poter far propagare un incendio per bloccare i nemici che vi vengono contro. Per la seconda e terza linea ci spostiamo nelle gallerie claustrofobiche della Metro, queste ora ricoperte di acqua e con l’aggiunta del sistema Levolution è possibile far crollare il soffito in alcune parti sparando alle impalcature che lo sorreggono. Nell’ultima linea andiamo verso l’esterno, finendo con un corpo a corpo sul fianco, per le strade parigine.

Dopo gli stretti confini della Metro, ci spostiamo nel cielo azzurro della seconda mappa: Confine sul Caspio. E’ una mappa progettata per Conquista ma che si gioca bene anche in Deathmatch a Squadroni (qualcuno davvero gioca a Deathmatch in Battlefield?). E’ una mappa nella quale è quasi impossibile non divertirsi, dove in ogni angolo delle sue distese ci sono battaglie indipendenti e ogni partita è completamente diversa.

Confine sul Caspio è anche la mappa che, pur avendo lo stesso feeling del vecchio capitolo, è stata modificata maggiormente. I giocatori possono far cadere la torre radio al centro della mappa tramite un conto alla rovescia azionabile da un computer proprio sotto la torre. Ed è uno spettacolo per gli occhi poi stare a vedere l’immensa struttura cadere, un po’ come il grattacielo di Assedio a Shangai, rischiando così di farsi uccidere dai nemici attorno. In mezzo alla mappa emerge inoltre una lunghissima muraglia cinese con dei portoni che possono essere chiusi o aperti tramite dei pulsanti per bloccare l’avanzamento dei carri nemici.

Simile in termini di dimensioni ritorna Operazione Firestorm. Questa non è mai stata una delle mappe più belle e anche nel suo nuovo look rimane un po piatta come lo era in Battlefield 3.
Conquista, Corsa e Annientamento su Firestorm sono perfettamente piacevoli da giocare, certo è, però, che non sarà possibile immergersi completamente nell’esperienza di Battlefield. Questa mappa è stata quella meno deformata: è stato aggiunto qualche rottame qua e là e dei tubi che si possono far esplodere creando delle immense propagazioni di incendi che incidono però molto sul framerate delle console next-gen.

Se Confine sul Caspio rappresenta la purezza di Battlefield, allora Operazione Firestorm è il suo lato più oscuro, con troppi posti per deporre le uova. Un vero disastro, francamente.

A completare questa selezione di mappe ci pensa Golfo di Oman, apparso per la prima volta in Battlefield 2 e riproposto poi nel pacchetto “Ritorno a Karkand” di Battlefield 3: ora di nuovo ce lo ritroviamo anche in Battlefield 4, rendendo la versione 2014 un remake di un remake. Oman è diventato una delle mappe preferite di Battlefield 3 grazie ai suoi vari punti di cattura e condomini imponenti. Questo è la mappa più versatile di Second Assault, con un focus concentrato sul combattimento aria-terra, dove la fanteria ha un sacco di posti per nascondersi per accerchiare i nemici, stando però attenti agli elicotteri e ai cecchini sempre in agguato. Fino a quando però la tempesta colpisce…

Molto simile a Tempesta di Paracel dove arrivava una tempesta di acqua, le cose cominciano a cambiare a circa metà partita. La tempesta di sabbia è uno spettacolo sulla next-gen, con particelle e detriti che sono scagliati intorno come coriandoli, riducendo la visibilità e aggiungendo altro caos ad una battaglia già frenetica. Una situazione veramente emozionante.

Second Assault, però, non è solo “nuove” mappe, naturalmente. Come è ormai tradizione, DICE ha aggiunto una nuova modalità, Cattura la bandiera, dove con la nostra squadra dovremo andare a rubare la bandiera nemica e portarla alla nostra base con qualsiasi mezzo: certo che se si riesce a prendere la bandiera con un elicottero la partita è vinta. Lo stesso dovranno fare i nemici, quindi non pensate di andare tutti a rubare la bandiera, perchè cosi i nemici avranno gioco facile.
Vengono aggiunte anche 5 nuove armi:
AS-VAL (Geniere)
F2000 ( Assalto)
GOL Magnum (Scout)
M60-E4 (Supporto)
DAO-12 (Fucile a Pompa per tutte le classi)
Infine viene aggiunta una Dune Buggy con un lanciagranate per la seconda postazione, per muoversi velocemente nelle nuove mappe (tranne Operazione Metro ovviamente).

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Commento finale

Second Assault rappresenta un altro pacchetto mappe di successo per DICE, anche se non stupefacente come End Game di Battlefield 3. Confine sul Caspio e Golfo di Oman sono due mappe eccellenti, Operazione Metro anche con le nuove aggiunte ha gli stessi problemi del predecessore, mentre Operazione Firest
orm delude su tutti i fronti.

Il DLC è disponibile per Xbox One dal 22 Novembre 2013 e dal 18 Febbraio 2014 per gli utenti premium PC, PS3, PS4 e Xbox 360. Chi volesse acquistare il pacchetto senza pagare la sottoscrizione al premium dovrà aspettare due settimane, ovvero fino al 4 Marzo 2014.

Pro Contro 
-La rimasterizzazione grafica è ottima
-Stupefacente la tempesta di Golfo di Oman

 

– Stessi vecchi problemi per Operazione Metro
– Operazione Firestorm non aggiunge niente
– Qualche bug qua e là
  Voto Globale: 80 
 
 

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