Colpo di scena
La realtà virtuale come la gallina dalle uova d’oro. E’ questo il futuro digitale che ci aspetta? Secondo Zuckerberg e la sua compagnia sembra proprio di si. La compagnia del giovane miliardario americano ha infatti acquistato per la cifra record di 2 miliardi di dollari, Oculus VR, la società dietro lo sviluppo di Oculus Rift, il visore di realtà virtuale natodal genio visionario di Palmer Luckey dapprima come progetto “Kickstarted” e successivamente, con l’arrivo di investititori del calibro di John Carmack di ID Software, diventato un vero e proprio fenomeno, assurto agli onori della cronaca come accessorio più cool per il videogaming. Eppure le implicazioni di un visore virtuale capace di donare quella immersività da tempo immaginata da scrittori e registi di fantascienza, sono immense. Lo ha capito, o forse è stata semplicemente la più furba, togliendo dal mercato una compagnia che aspettava solo il momento giusto per fare il grande bottto, Facebook, che con un post del suo CEO ha confermato l’operazione da 400 milioni di dollari cash, più altri 21.3 milioni di azioni della compagnia, valutate all’incirca 1.6 miliardi di dollari. Finanziariamente l’operazione, che si concluderà in giugno, non è dissimile da quella che qualche settimana fa aveva portato all’acquisizione di Whatsapp inc., una parte in denaro sonante, la parte più consistente invece in azioni della compagnia.
Oculus VR ha già chiarito che lo sviluppo dell’Oculus Rift continuerà in maniera indipendente da Facebook, ma le sue applicazioni pratiche travalicheranno i confini dei videogames per creare un nuovo modo di comunicare e di condividere “esperienze ed avventure ” secondo l’espressione usata da Zuckerberg.
Nel frattempo sono già partiti i preorder per il secondo Development kit di Oculus Rift, che sarà ufficialmente disponibile a partire da luglio al prezzo di 350$.