Mentre nel mondo post-apocalittico di The Last of Us continua a diffondersi il panico per le mutazioni del fungo Cordyceps, fuori dallo schermo è arrivata una notizia ancora più dirompente per i fan della serie: Neil Druckmann ha deciso di lasciare il suo ruolo di co-showrunner della produzione HBO, basata sul celebre videogioco da lui creato nel 2013. Dopo due stagioni condivise con Craig Mazin, regista e autore di Chernobyl, Druckmann ha comunicato che non sarà più coinvolto nella scrittura e nella direzione della terza stagione, confermata ad aprile e attualmente in fase preparatoria.
Da The Last of Us a Intergalactic: il nuovo futuro di Druckmann
Druckmann, mente creativa dietro The Last of Us e The Last of Us Part II, ha affidato a Instagram il suo messaggio di congedo: “Con i lavori finiti sulla stagione 2 e prima che ne inizino di significativi sulla stagione 3, questo è il momento giusto per passare a concentrarmi completamente su Naughty Dog e i suoi progetti futuri”. Una dichiarazione che segna non un addio alla serie, ma un passo indietro per tornare a tempo pieno nella sua casa madre, lo studio californiano che lo ha visto crescere, dal 2003 a oggi, da semplice stagista a presidente e direttore creativo.
La sua nuova missione è ambiziosa: guidare lo sviluppo di Intergalactic: The Heretic Prophet, il prossimo progetto firmato Naughty Dog, di cui Druckmann curerà sia la scrittura che la regia. Un titolo ancora avvolto nel mistero, ma che rappresenta il primo grande progetto originale dello studio dopo la saga di The Last of Us e Uncharted. Nel frattempo, nella produzione HBO, manterrà comunque il ruolo di produttore esecutivo, garantendo continuità e supervisione, anche se non più direttamente coinvolto nella narrazione.
La notizia rappresenta una svolta importante per la serie che, dopo l’enorme successo della prima stagione e le riprese già completate per la seconda, dovrà ora affrontare una nuova fase con Craig Mazin unico showrunner al comando. Resta da vedere come cambieranno i toni, le scelte narrative e il peso dell’adattamento ora che la guida sarà affidata completamente a una sola penna. Una cosa è certa: l’eredità di Druckmann, tra visione creativa e intensità narrativa, continuerà a vivere tanto nella serie quanto nel futuro del videogioco.