Recensione The Sly Trilogy (PS Vita)

Il ritorno del ladro (procione) gentiluomo.

Versione testata PS Vita.

Sucker Punch non ha mai smesso di amare la sua prima creatura. Sì, è vero che non è proprio la prima, ma diciamocelo: chi si ricorda di Rocket?

Possiamo quindi tranquillamente affermare, senza timore di smentite, che Sly Cooper, il ladro procione che ricalca alcune caratteristiche del famigerato Lupin Terzo, è stato il titolo su cui Brian Fleming ed i suoi hanno costruito la propria fama. Ed è per questo, probabilmente, che in inFamous continuano ad apparire Easter Egg che richiamano il simbolo del loro simpatico furfante.

Ma non è solo Sucker Punch che non si dimentica di Sly e della sua banda: nemmeno Sony, così come i fan di PlayStation, ha mai scordato Murray, Bentley, Carmelita ed il misterioso Thievus Raccoonus. Così, mentre una nuova era del connubio Sony-Sucker Punch ha inizio con inFamous Second Son e PS4, la casa nipponica ha affidato ai Sanzaru Games l’onore di portare su console portatile i primi tre capitoli rimasterizzati della serie. Saranno riusciti a rendere giustizia a questa grande icona PlayStation?

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Il numero perfetto

La Sly Trilogy ripercorre, dandogli nuova linfa su PS Vita, l’intero arco narrativo che coinvolge le vicende di Sly Cooper: il terzetto composto da Sly, il ladro, Bentley, la tartaruga mente della banda, ed il “braccio” Murray, si muove sulla scena e viene approfondito con maestria nel corso dei tre capitoli creati dai ragazzi di Sucker Punch. Nulla a livello di trama viene lasciato al caso ed non è difficile immaginare che fin dall’inizio la storia della famiglia Cooper dovesse trovare pieno compimento proprio attraverso questi primi tre capitoli della serie. I personaggi vanno via via caratterizzandosi sempre meglio, ne conosciamo sempre di più il passato e li vediamo affiancati, infine, da una serie niente male di comprimari.

Anche la struttura di gioco ha subito nel corso dei tre capitoli una maturazione, che dalle acerbe ma già interessantissime meccaniche platform, mischiate a fasi stealth, del primo Sly Raccoon, ha visto il gameplay crescere attraverso il perfezionamento di un mondo più open in Sly 2: Banda di Ladri; arriviamo infine al terzo capitolo, L’Onore dei ladri, dove il gioco viene declinato al massimo livello in tutte le sue possibilità, grazie al consolidamento di quanto di buono si era visto nell’eccellente Sly 2. La trilogia di Sly, quindi, attraverso il mescolarsi di generi diversi, ci propone ancora oggi un platform 3D godibilissimo, che trova facilmente il suo posto di rilievo nella libreria PS Vita, povera di titoli di questo genere.

Alti e bassi tra una fune e l’altra

La realizzazione tecnica della Sly Trilogy per PS Vita sembra voler ricalcare la verticalità tipica del gioco, uscito nella sua prima incarnazione nel 2002 per PlayStation 2. Da una parte abbiamo così le vette della collezione raggiunte nelle fasi giocate, con un framerate praticamente sempre stabile in tutti e tre i capitoli (meno in Sly Raccoon) ed una buona conversione grafica di personaggi e ambientazioni (anche in questo caso, però, non riusciamo a spiegarci l’assenza di un filtro anti-aliasing nel primo capitolo). Dall’altra ci troviamo invece a fare i conti con delle scene di intermezzo spesso inguardabili, eccessivamente compresse, spente e rimaste al vecchio formato 4:3. Anche stavolta segnaliamo che la qualità aumenta man mano che ci avviciniamo alla fine della storia, ma è veramente difficile riuscire a spiegare perché ci sia quest’avversione a dare una veste adeguata ai primi capitoli delle conversioni effettuate dai Sanzaru Games.

I tre capitoli contenuti nella collection sono poi divisi in due blocchi: nel primo blocco abbiamo Sly Raccoon (Sly Cooper and the Thievius Raccoonus negli Stati Uniti) e Sly 2: Banda di Ladri, i quali nella versione retail condividono la medesima cartuccia di gioco, mentre in quella digitale vengono racchiusi in una singola installazione. Nel secondo abbiamo Sly 3: L’onore dei Ladri, che esiste solo in formato digitale e che potrà essere scaricato tramite coupon dal PS Store anche da coloro che acquistano la versione retail. Come nel caso della God of War Collection (e di altre collezioni simili targate Sony), il titolo viene venduto a prezzo budget e gode della funzionalità cross-buy: con 29,99€ (24,99€ se si acquista dal PS Store) si possono portare a casa tre ottimi titoli, con l’opportunità di scaricare la versione digitale della corrispondente collezione per PS3 senza costi aggiuntivi. Anche questa volta manca però la funzionalità di cross-save, che tanto avremmo gradito, così come la possibilità di ottenere la versione PS Vita qualora si abbia la Sly Trilogy HD in formato retail. Il corss-buy è valido infatti solo per chi ha acquistato la trilogia in HD per PS3 dallo store PlayStation.

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Commento finale

La Sly Trilogy è a nostro avviso una delle migliori conversioni attualmente disponibili su PS Vita. Se in linea generale ci è ancora difficile capire perché alcuni aspetti dei giochi rimasterizzati vengano così malamente trascurati, nello specifico non possiamo che fare i complimenti a Sony per aver riproposto così bene a livello di giocabilità una delle sue icone storiche. Il cross-buy rappresenta poi, ancora una volta, una marcia in più per giustificare l’acquisto, grazie anche ad un’ottima durata complessiva del pacchetto: la longevità, infatti, si aggira intorno alle 10-15 ore di gioco per il completamento di ciascun capitolo della serie.

Pro Contro 
– Buona conversione in game…
– Tante ore di contenuti a prezzo ridotto (con cross-buy)
– Sly 2 è uno dei migliori platform 3D dell’era PS2
– … ma è inspiegabile la scarsa qualità delle scene di intermezzo
– Manca il cross-save
– Perché non utilizzare qualche filtro in più in Sly Raccoon?
  Voto Globale: 85 
 
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