Anteprima Leap of Fate

Un viaggio attraverso il destino.

Versione testata: PC.

Partiamo sin da subito dicendo che il mondo degli hack and slash è abbastanza saturo e attualmente non necessita di nuove entrate per dare nuova linfa al genere, a meno che non si tratti di titoli di un certo calibro. Abbiamo comunque avuto modo di provare Leap of Fate, il nuovo indie di Clever-Plays ancora in early access su Steam e dobbiamo dire che c’è ancora molto da fare per renderlo un titolo perlomeno piacevole. Scoprite con noi il motivo, proseguendo nella lettura di questa anteprima.

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Un access molto early

Il gioco propone sin da subito un gameplay immediato… e scarno. Il personaggio da noi selezionato può eseguire solamente tre mosse, ovvero una più debole, una più potente ed una sorta di teletrasporto che oltre a danneggiare i nemici, è utile a raggiungere luoghi altrimenti inaccessibili. Il nostro obiettivo? Completare tutti i 6 Deck of Fate di ogni personaggio giocabile (4 in totale, ma attualmente solo due disponibili), ognuno contenente svariate carte che equivalgono ai livelli.

Questi livelli sono brevi e piccoli in termini di dimensioni e tutto ciò che dobbiamo fare è eliminare tutti i nemici presenti, tra cui, a volte, dei boss, con una difficoltà variabile e ricompense differenti. Il ritmo di gioco è parecchio movimentato, anche perché è completamente incentrato sul combattimento e nient’altro. Alcune carte permettono invece di accedere a dei “livelli” contenenti bonus da utilizzare per potenziare il nostro personaggio, che è dotato di un albero delle skill diviso in Passive, Mobility, Attack e Glyphs. Per ogni protagonista, inoltre, ci sono delle sfide da completare per ottenere esperienza aggiuntiva.

Ciò che probabilmente risulta abbastanza frustrante è il fatto che quando si muore occorre ricominciare tutto il deck. Facciamo un esempio per capirci meglio. Il primo mazzo è denominato Paranoia: se moriamo in uno di questi livelli, saremo costretti ad arrenderci e rifarlo da capo a meno di non disporre di punti Karma sufficienti, ottenibili nei livelli o… morendo. Questo rende già abbastanza ripetitivo il gioco, e questa ripetitività viene ulteriormente incrementata dal fatto che dovremo rifare tutto anche con gli altri personaggi (voglia permettendo).

E’ inoltre possibile sbloccare anche la Hard Mode per avere un grado di sfida ancora maggiore e testare tutte le nostre abilità nel gioco, anche se già la Normal Mode non è delle più semplici, il che la dice lunga sul bilanciamento del gioco. Non riusciamo solamente a capire cosa voglia intendere il team di sviluppo con la frase presente sul sito “Leap of Fate is a mix of the infinite replayability of The Binding of Isaac, the precise and reactive controls of League of Legends, and the feel-good combat of Diablo”. Probabilmente, sarebbe stato meglio scrivere “Leap of Fate Would like to be a mix of…”, perché attualmente non concordiamo assolutamente con quanto riportato.

In generale, il titolo potrebbe ricordare molto vagamente Hand of Fate come impostazione, anche se è ancora decisamente lontano da quei livelli.

Leap of fate screen

Parlando del lato tecnico, il comparto grafico di Leap of Fate è sicuramente da migliorare e non poco, dato che pare di giocare ad un titolo PS2. La stessa cosa vale per le locations scelte per i livelli, che sono molto povere per quanto riguarda i dettagli e la presenza di altri elementi. Anche il comparto audio necessita di molto lavoro ancora, ma siamo comunque consapevoli che si tratta pur sempre di un early access e speriamo quindi che tutto quanto riportato venga migliorato col tempo, tanto, necessario a renderlo quanto meno sufficiente.

Commento finale

Leap of Fate è un titolo che necessita ancora di molto lavoro prima di essere pronto ad un degno lancio ufficiale. Il gameplay risulta ancora molto scarno e terribilmente ripetitivo e difficilmente viene voglia di finire almeno una volta tutti i sei deck, figuriamoci rifarli con un altro personaggio. Tutto ciò porta ad un grado di ripetitività elevato che porta inevitabilmente ad abbandonare il gioco dopo pochissime ore. Ovviamente, si tratta di un early access ed il titolo è ancora in fase di sviluppo, quindi speriamo vivamente che Clever-Plays migliori ogni singolo elemento.

Aspettative Perplessità
– Un netto miglioramento in tutto
– Ripetitivo come non mai
– Gameplay scarno
 
 
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