Recensione Final Fantasy XIV: A Realm Reborn & Heavensward

Benvenuti nel nuovo mondo.

Versione testata PlayStation 4.

Final Fantasy XIV, secondo MMORPG di casa Square Enix, è stato ufficialmente lanciato nel Settembre del 2010, nel tentativo di creare una nuova tipologia di MMORPG in grado di cavalcare l’onda del successo di Final Fantasy XI lanciato 8 anni prima; dopo un primo tentativo fallimentare, Final Fantasy XIV ha rivisto finalmente la luce con un nuovo capitolo dedicato che prende il nome di Final Fantasy XIV: A Realm Reborn, lanciato ufficialmente nell’Aprile dello scorso anno su PC, PlayStation 3 e PlayStation 4. A distanza di qualche mese dall’uscita, dopo averlo assimilato per bene, anche nei  profondi mutamenti che in ogni MMORPG si verificano, grazie alle tante ore di gioco spese dai players di tutto il mondo, siamo pronti a darvi la nostra opinione sul titolo. 

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Eorzea 2.0

Final Fantasy XIV: A Realm Reborn è ambientato nel medesimo mondo dell’originale Final Fantasy XIV – Eorzea – e, per la precisione, 5 anni dopo la distruzione dell’originale mondo da parte di Bahamut e dell’Impero di Garlean. Faranno il loro ritorno vecchi volti e nuove conoscenze che incontreremo nel corso del main scenario e con cui interagiremo più e più volte nel corso della nostra avventura; mentre il nemico reale resterà il medesimo impero, intento questa volta a risvegliare delle entità elementali: i Primal.

Come la stragrande maggioranza degli MMORPG presenti sul mercato, Final Fantasy XIV: A Realm Reborn si presenta con un combat system tab targeting, nel quale si prende di mira il nemico da affrontare e che sarà soggetto alle skill e gli auto-attack che eseguiremo. Pur essendo, di norma, questo sistema obsoleto e noioso, Square Enix ha fatto un ottimo lavoro nell’adattare alla struttura di base alcune innovazioni interessanti volte a rendere più profondo il sistema di combattimento, come ad esempio l’inserimento dei global cooldown per le Skill e delle particolari meccaniche di gioco nel corso delle boss fight, che prevedono determinate azioni quali l’esplosione di Piros nelle vicinanze di un boss o la presenza di un determinato numero di personaggi appartenenti ad un party in una specifica zona dell’area di combattimento.

Meritevole di menzione, inoltre, anche i telegraphs – attacchi avversari con un pre-determinato raggio di azione, e quindi schivabili, ed il sistema di skill sharing tra le varie classi, che analizzeremo nelle prossime righe. Proprio quest’ultima introduzione ci è parsa una delle più interessanti del titolo. Final Fantasy XIV: A Realm Reborn permette infatti  ad un singolo giocatore di ottenere tutte le classi su di un singolo personaggio, permettendo poi, tramite il già citato skill sharing che vi permette di utilizzare le skill di tutte le classi – di creare delle vere e proprie classi uniche ed originali. Si tratta di una funzionalità da noi molto apprezzata e che lascia spazio alla creazione di strategie personalizzate che fanno leva, per l’appunto, sulle peculiarità di tutte le classi.

Ad enfatizzare ulteriormente il combat system del gioco, inoltre, il già  citato sistema dei global cooldown; il gioco ci metterà a disposizione alcune abilità che condivideranno il medesimo cooldown timer e che ci obligheranno, dunque, a scegliere con cautela la giusta skill da utilizzare a seconda delle diverse situazioni; utilizzando una delle skill facenti parte di questa peculiare funzionalità, infatti, renderemo temporaneamente indisponibili tutte le altre.

Il sistema di crafting & gathering è ben ideato e molto longevo, ed analogamente a ciò che avviene con le classi, anche qui sarà possibile specializzarsi in tutte le categorie utilizzando un singolo personaggio. Per quanto riguarda il sistema di quest/levelling il gioco è abbastanza completo e difficilmente annoia, merito del gran quantitativo di quest – suddivise tra main scenario e side quest – e di eventi pubblici chiamati FATES i quali ci aiuteranno a far salire di livello le classi più in fretta.

Infine, dal punto di vista Dungeon/raid, il gioco presenta dei raid da 24 giocatori (3 party da 8, solitamente composti da 2 tank, 2 healer e 4 dps) ed una miriade di possibilità, poichè offre 3 diverse tipologie di dungeon: Dungeon, Guildhests e Trial; a differenza di qualsiasi altro gioco il sistema di party ci viene proposto in maniera totalmente differente: light party composto da un party da 4 giocatori (1 tank , 1 healer e 2 dps), Full party composto da un party da 8 giocatori (2 tank, 2 healer e 4 dps) ed infine Alliance composta da 3 full party e quindi da 24 giocatori.

Sono anche presenti alcuni minigiochi, disponibili al Golden Saucer (Famosissimo casinò originariamente apparso in Final Fantasy VII) tra i quali Triple Triad (il gioco di carte di Final Fantasy VIII), Cactpot (Gratta e vinci!), GATEs (Fate presenti solo nel Golden Saucer), Chocobo Racing (delle vere e proprie gare di Chocobo) e Lord of Verminion (Battaglie tra minion). Infine parlando di END GAME il gioco presenta diverse possibilità che spaziano dal completamento del proprio character per quanto riguarda le classi (quindi l’ottenimento del level cap – attualmente di 60 – su tutte le classi), al completamento dei Dungeon/Raid specifici, per i quali è necessario un Item-Level minimo.

Le classi presenti all’interno di Final Fantasy XIV: A Realm Reborn sono, in totale, 19 e vengono suddivise in 2 categorie: Discpiple of War e Disciple of Magic che, come gli stessi nomi suggeriscono, rappresentano in realtà la suddivisione tra le classi che fanno principalmente uso della loro forza o delle loro capacità di resistenza e quelle che, invece, preferiscono l’uso delle arti magiche, con forti proprietà offensive o curative.

Per quanto riguarda il Crafting è doveroso specificare che il sistema propone 8 classi: Carpenter, specializzato nella creazione di armi di legno (Bastoni ecc.); Blacksmith, specializzato nella creazioni di armi metalliche (Spade, ascie ecc.); Armorer, specializzato nella creazione di armature di ferro; Goldsmith, specializzato nella creazione di gioielli (Anelli, orecchini e collane); Leatherworker, specializzato nella creazione di armature di pelle; Weaver, specializzato nella creazione di cloth armor (le armature dei maghi/healer); Alchemist, specializzato nella creazione di pozioni; Culinarian, specializzato nell’arte della cucina.

Prima di potersi cimentare nel crafting, sarà necessario ottenere i vari materiali attraverso il gathering – che avviene raccogliendo piante, picconando pietre, ecc. -, l’uccisione di determinati mostri o semplicemente acquistandoli dalla market board. A differenza degli altri sistemi di crafting, quello presente in Final Fantasy XIV: A Realm Reborn è un sistema di crafting attivo, poichè per poter creare degli oggetti sarà necessario utilizzare delle skill – possiamo, ad esempio, ottenere oggetti di qualità maggiore utilizzando la skill che ne aumenta la qualità – fino al completamento del crafting.

Per quanto concerne il Gathering, invece, le classi disponibili sono 3: Miner, specializzato nel picconaggio e quindi nel ricavare metalli presiosi; Botanist, specializzato nelle piante ed infine Fisher, specializzato nella pesca. Anche per l’estrazione dei materiali ricorreremo ad un sistema di gioco attivo basta sulle skill. Se l’obiettivo di Square Enix era innovare, rendendo ogni giocatore capace di visualizzare solo il propio punto di raccolta ed evitare così che altri giocatori prendano le nostre risorse o rendendo la corsa all’acquisizione dei materiali una semplice funzionalità basata sul tempo che si ha a disposizione, l’intento è pienamente riuscito.

Final Fantasy XIV: A Realm Reborn è stato inoltre recentemente aggiornato con l’introduzione della prima espansione ufficiale del titolo, che prende il nome di Final Fantasy XIV: Heavensward. Oltre che introdurre nuovi contenuti all’interno del gioco, Heavensward amplia la trama del titolo in modo interessante e concreto e ci vede adesso protagonisti di un viaggio verso Ishgard, in cui prenderemo parte ad uno scontro tra impero e draghi.

A favorirci nel corso delle nostre avventure saranno le nuove classi: Darknight, Astrologian e Machinist che potranno essere sbloccate intraprendendo alcune delle numerose quest secondarie disponibili nei nuovi scenari proposti dall’espansione che, per la prima volta all’interno del titolo, potranno essere inoltre esplorate per vie aeree per merito delle nuove mount volanti, a volte indispensabili per poter raggiungere le vette più elevate delle mappe di gioco.

Heavensward introduce inoltre otto nuovi dungeon e raid: cinque accessibili liberamente e tre che richiederanno un item level minimo per poter essere affrontati; il level cap, inoltre, è stato finalmente aumentato raggiungendo finalmente il livello 60.

La nostra impressione di gioco con Final Fantasy XIV: A Realm Reborn e la sua espansione, Heavensword, insomma, è più che positiva. Square Enix ha preso le carte che aveva già in tavola con l’originale Final Fantasy XIV, e le ha stravolte. Un sistema di gioco tanto classico quanto innovativo ci permette di affrontare le battaglie in modo originale e facendo uso delle nostre abilità, appartenenti o meno alla classe scelta.

Per quanto concerne i comandi, su PlayStation 4 a primo acchito ci si potrebbe trovare spiazzati dall’accesso alle abilità per merito di combinazioni di tasti che prevedono l’utilizzo dei tasti dorsali (R2 ed L2), della croce direzionale e dei classici tasti di comando triangolo, cerchio, croce e quadrato, non tanto per l’accessibilità dei tasti stessi, quanto per il numero di combinazioni che dovremo memorizzare per riuscire a massimizzare i nostri risultati. Positiva invece la gestione della camera che, contrariamente a molti dei titoli più rappresentativi del genere, risulta sempre precisa e reattiva.

FINALFANTASY XIV ARR PUB 13

Ancora tanto lavoro da fare

Final Fatasy XIV: A Realm Reborn si presenta con una veste grafica che di certo non vi lascerà a bocca aperta, sebbene neppure è possibile definirla obsoleta. La scelta di utilizzare un sistema grafico non troppo pompato però, dal nostro punto di vista, si è rivelata una scelta azzeccata sul lungo termine, mirata soprattutto a ridurre i problemi di “frame-lag”, frequenti in presenza di un gran numero di giocatori in una sola area, su di una piattaforma come quella console di certo non performante come un moderno pc di fascia media. Nonostante il basso livello qualitativo delle produzione, alcuni elementi come gli ambienti, le ombre e i characters denotano una maggiore attenzione di Square Enix soprattutto nei dettagli e, grazie a questi, il risultato non è proprio da buttare. Elemento particolaremente interessante inoltre, è rappresentato dalla possibilità, anche su console, (nel nostro caso su PS4) di scegliere la risoluzione tra le due disponibili: 1920×1080 (full HD) o 1280×720 (HD), un elemento che si è rivelato essenziale in alcune circostanze afflitte da evidenti cali di frame rate.

Il comparto sonoro è tipicamente fantasy e contiene alcune tracce audio provenienti dai più famosi capitoli di Final Fantasy, riviste e riarrangiate; tra le tante segnaliamo il brano della schermata iniziale e quello che ci accompagnerà a bordo del nostro Chocobo. Una struttura sonora quindi complessa e ben elaborata che è in grado di regalare delle piacevoli sensazioni.

Commento finale

Final Fantasy XIV: A Realm Reborn ha finalmente tutte le carte in regola per essere il degno erede di Final Fantasy XI. Ricco di contenuti e funzionalità, non ha paura di stravolgere alcune delle meccaniche di gioco più comuni negli MMORPG con sistema di targeting, proponendo inoltre rivoluzioni per quanto concerne il sistema di classi e la crescita dei personaggi. Debole nel comparto grafico, riesce comunque a mantenere un certo grado di suggestività per merito della curatissima colonna sonora, che ci allieterà nel corso delle nostre avventure nel fantastico mondo di Eorzea. Più completo che mai per merito di Heavensward, la prima espansione ufficiale del titolo, Final Fantasy XIV è nel pieno del suo ciclo vitale e non potrebbe esserci momento migliore per acquistarlo e giocarlo, in vista del lungo periodo di vacanze dovuto alle festività natalizie.

Pro Contro 
– Alto quantitativo di contenuti disponibili
– Nuove idee e funzionalità che stravolgono il mondo dei MMORPG
– Vasta possibilità di scelta dovuta all’ampio numero di classi disponibili e dal sistema di skill-sharing
– Possibilità di ridurre la risoluzione per guadagnare qualche FPS
– Cross-play tra le diverse piattaforme di gioco
– Graficamente datato
– Numerosi problemi di frame rate
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  Voto Globale: 85
 
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