Recensione The Legend of Heroes: Trails of Cold Steel

Ecco a voi la classe VII

Versione testata: PlayStation 3.

Il numero di giochi di ruolo giapponesi che raggiunge il suolo europeo è in continuo aumento, merito di alcuni valorosi distributori con vedute sempre più ampie, in grado di soddisfare anche noi, ovviamente, che siamo sempre più felici di poterci buttare a capofitto nelle loro intricate trame. Questa volta sul branco di prova, il primo capitolo di una trilogia di videogiochi: The Legend of Heroes: Trails of Cold Steel, sviluppato da Falcom – già conosciuta per titoli di spessore come Ys e Dragon Slayer – ed edito da XSeed Games.

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Inizia l’avventura

The Legend of Heroes: Trails of Cold Steel narra le vicende di Rean Schwarzer e della Classe VII (Qualcuno ha detto Type-0?) dell’Accademia Militare Thors. A differenza delle altre classi, la VII è l’unica nell’accademia composta sia da ragazzi nobili che da ragazzi “normali”, pretesto, ovviamente, che creerà diversi disguidi tra gli studenti. Ma qual’è in realtà l’obiettivo di questa famigerata Classe VII? E’ presto detto, all’interno del gioco, infatti, assisteremo ad una guerra tra due grandi forze: la classe nobile e i Riformisti; tra le due fazioni non scorre buon sangue e la tensione è altissima, talmente tanto alto da sfociare in alcuni scontri che coinvolgeranno, tra i tanti, anche gli studenti dell’Accademia, costringendoli a scendere a tutti gli effetti sul campo di battaglia.
La trama si presenta in maniera ben strutturata e per merito delle sue vicessitudini sarà in grado di tenerci incollati allo schermo per una settantina abbondante di ore, coinvolgendoci nelal maggior parte delle attività che è possibile intraprendere all’interno del titolo. The Legend of Heroes: Trails of Cold Steel, come già anticipato nel primo paragrafo, è il primo capitolo di una trilogia – il secondo capitolo è previsto per il 2016 – e può essere considerarto un prologo di quello che ci aspetta nei due capitoli successivi. Senza anticiparvi troppo, è evidente l’alto qualitativo delle produzione dal punto di vista narrativo che, seppur non raggiunge il vertice delle produzioni videoludiche, riesce a convincere parecchio, alzando notevolmente la barra di ciò che c’è da aspettarsi dalle successive produzioni.

Qualcuno ha detto CTB?

I giochi di ruolo giapponesi di oggi puntano ad un gameplay sempre più veloce e dimanico mettendo sempre più da parte i combattimenti a turni per favorire un sistema di gioco action. The Legend of Heroes: Trails of Cold Steel, per fortuna, è stato creato con be altri canoni in mente e pensato appositamente per chi, ogni tanto, vuole tornare alle origini. Il sistema di combattimento, infatti, sarà basato su un sistema a turni e sarà praticamente identico all’ormai ben tarato CTB, sistema di combattimento proposto in Final Fantasy X; questo particolare battle system prevede la visualizzazione, in una piccola porzione dello schermo, di una lista di turni che comprende sia quelli alleati che quelli avversari, permettendoci dunque di pianificare nel dettaglio le nostre azioni e di modificare la lista dei turni stessa per merito di alcune speciali azioni che alterano la nostra velocità o quella dei nostri avversari.

Nel corso del nostro turno all’interno delle battaglie avremo la possibilità di attaccare, muoverci, scappare, usare oggetti, arti (ovvero le classiche magie) e tecniche chiamate Craft e S-Craft. Le Craft delle tecniche speciali che possono essere apprese da ogni personaggio all’aumentare di un livello, il loro utilizzo prevede il consumo di CP; le S-Craft, invece, sono delle tecniche speciali di più alto livello ed il loro utilizzo prevede il completo svuotamento dei nostri CP; maggiore sarà il numero di CP a nostra disposizione, maggiore sarà il danno inflitto dalle S-Craft.

Oltre alle missioni principali, sarà possibile intraprendere svariate Quest secondarie che aiuteranno la longevità del titolo e faranno la felicità di coloro che amano immergersi nei mondi di gioco proposti dai Giochi di Ruolo avendo la possibilità di apprendere e conoscere non solo la trama principale del titolo, ma anche diversi retroscena. Tra una lezione e l’altra all’Accademia, avremo un po’ di tempo libero per girovagare liberamente all’interno della mappa di gioco; potremo dunque completare missioni e conoscere i vari personaggi. Inutile dire che consigliamo di svolgere queste attività, utili non solo allo sblocco di nuove arti ed all’aumento di livello, ma anche all’approfondimento del mondo di gioco proposto.

Una magia chiamata musica

I giochi di Ruolo giapponesi non spiccano certo per la loro grafica, soprattutto di fronte a colossi occidentali come The Witcher 3 o Grand Theft Auto V, ma nella maggior parte dei casi con il loro stile cartoonesco riescono a sorprendere e a regalare piacevoli sensazioni, come nel caso di The Legend of Heroes: Trails of Cold Steel. Una grafica stile anime, colorata e con personaggi ben disegnati, infatti, viene accompagnata da dei video di intermezzo in stile Tales of che portano che, senza troppi sforzi, portano a destinazione il lavoro.
Per fortuna, durante le nostre svariate ore di gioco, non abbiamo riscontrato nessun calo di frame rate e nessun bug; questa volta la produzione di Falcom su PlayStation 3 è ben ottimizzata ed esente da problemi che possano incidere gravosamente sull’esperienza di gioco. Non siamo a conoscenza del riscontro prestazionale su PlayStation Vita ma, a parte qualche limitazione tecnica di poco conto, siamo certi che anche la console portatile di Sony sia in grado di reggere il peso di questa produzione.

Dal punto di vista tecnico, The Legend of Heroes: Trails of Cold Steel, spicca particolarmente per la colonna sonora che in una sola parola può essere definita sbalorditiva. Mai stancante e particolarmente apprezzata a volumi sostenuti, l’opera realizzata da Falcom dal punto di vista sonoro si presenta gradevole e ben studiata, con picchi di carica nelle fasi più concitate della narrazione e con ritmi tranquilli e tropicali nelle fasi esplorative.

Commento finale

The Legend of Heroes: Trails of Cold Steel è un Gioco di Ruolo da non perdere. Un campo narrativo di prim’ordine, un sistema di combattimento old-school ed un comparto tecnico che spicca per stile grafico e livello qualitativo sonoro sono solo alcuni dei punti salienti dell’intera produzione. Se infatti aggiungiamo al mix le circa settanta ore di gioco necessarie al completamento del titolo e l’elevato numero di quest secondarie, il gioco acquista ancora più valore. Intrepido nella sua versione per PlayStation 3, che non ha mostrato segni di cedimento per quanto concerne il frame-rate, The Legend of Heroes: Trails of Cold Steel è un acquisto sicuro per i possessori della console casalinga di Sony, la versione portatile del titolo potrebbe però non ritrovarsi all’altezza della stessa. Unica nota negativa l’assenza della localizzazione in lingua italiana; se non masticate bene l’inglese, non vi sarà possibile afferrare tutte le sfumature della narrazione.

Pro Contro 
– Colonna Sonora da urlo
– Comparto narrativo di prim’ordine
– Sistema di Combattimento Old-School
– Assenza della localizzazione in lingua italiana
– Ritmo iniziale parecchio lento
  Voto Globale: 79
 
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