Fox McCloud torna in azione.
Sono passati ben dieci anni dall’ultima apparizione della volpe più famosa di Nintendo (senza tener conto del remake per 3DS), ma la compagnia ha finalmente deciso di dare un’altra possibilità al comandante Fox McCloud, questa volta su Wii U.
Star Fox Zero, questo il nome del nuovo titolo, sarà anche il primo capitolo della serie ad essere sviluppato con la collaborazione di Platinum Games, già nota per giochi del calibro di Bayonetta, Vanquish e l’attesissimo Scalebound, quindi ci sentiamo in mani sicure, o almeno si spera. Ma non manca molto al risultato finale, dato che il titolo debutterà il 22 Aprile prossimo.
Quello che, di sicuro, ci ha dato più conforto è il fatto che a prendere parte alla realizzazione di Star Fox Zero c’è anche Miyamoto in persona, perciò ci attendiamo un capitolo degno dei suoi predecessori.
Welcome back Arwings
Il gameplay di Star Fox Zero non si allontana dalle sue origini e si basa in particolar modo su quello di Star Fox 64, ma ciò che tutti vogliamo sapere è sicuramente come verrà gestito, in quanto Wii U possiede grandi potenzialità per quanto riguarda la giocabilità.
A dare una risposta ai nostri dubbi è Miyamoto stesso che, fin dall’annuncio all‘E3 del 2015: innanzitutto, sulla nostra televisione avremo una visuale in terza persona della navicella che dovremo pilotare. I due stick gestiranno la virata, l’altezza e l’accelerazione, mentre i due dorsali potranno essere utilizzati per bloccare l’obiettivo e, successivamente, fare fuoco.
Non dimentichiamoci, inoltre, che potremo sfruttare anche il giroscopio e lo schermo del gamepad: il mirino, infatti, non sarà presente direttamente sulla nostra televisione, bensì sul pad stesso; per prendere bene la mira, ovviamente, dovremo aiutarci con il giroscopio, trovata abbastanza geniale che, però, non sappiamo con certezza quanto possa risultare comoda in lunghe sessioni di gioco.
Da navicelle spaziali a mezzi di terra
Ma l’innovazione vera e propria non è data dal sistema di gestione dell’arwind, bensì dalle varie forme che essa può assumere e che possono modificare parecchio lo stile di gioco. Di seguito un’analisi dettagliata:
- Gyrowing: Il Gyrowing ci trasformerà in una sottospiecie di drone, agile nei movimenti stretti e in grado di lanciare un piccolo robottino utile ad hackerare pannelli elettronici e aprire cancelli
- Landmaster: Non si sa ancora molto su questa trasformazione, se non che avrà a che fare con un carro armato
- Walker: Mezzo terrestre che cambierà completamente le basi del gameplay
Questa piccola ma interessante novità cambierà decisamente il modo di giocare rispetto al passato, dando nuova linfa alla serie.
Sebbene non possiamo ancora esprimere un parere definitivo sul comparto tecnico, ciò che abbiamo visto finora non ci ha particolarmente esaltati. Livelli parecchio scarni e texture decisamente non all’altezza di altri titoli che abbiamo potuto vedere in azione su Wii U nel corso degli anni. Vogliamo comunque precisare che Star Fox Zero uscirà fra poco più di un mese e tutto quanto mostrato è ancora in fase di sviluppo, perciò il risultato finale, molto probabilmente, sarà totalmente diverso e migliore. Certo, se il titolo saprà intrattenere in modo egregio, come si suol dire, “la grafica passa in secondo piano”.
Speriamo quindi in un titolo rinnovato che, allo stesso tempo, conserva il meglio dei predecessori e porta il tutto su un nuovo livello, di modo che il ritorno della volpe di Nintendo sia veramente degno del suo sviluppo.
Commento finaleStar Fox Zero è il titolo che molti fan aspettano da tempo con ansia e sembra promettere abbastanza bene. Purtroppo, non siamo molto convinti del gameplay perché gestire contemporaneamente due schermi, uno per controllare la nave e l’altro per tenere d’occhio il mirino, potrebbe risultare scomodo; inoltre, il giroscopio non migliora la situazione, ma staremo a vedere. Ovviamente, è ancora presto per trarre conclusioni, quindi non ci resta che attendere il 22 Aprile per smentire (o confermare) i nostri dubbi. |
Aspettative | Perplessità |
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– Un nuovo titolo all’altezza dei suoi predecessori
– Gameplay vario grazie alle diverse forme dell’arwing
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– I controlli sembrano abbastanza scomodi
– Livelli sono troppo “spogli”
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