Metal Gear: Survive, i resti del passato

Le dovute premesse.

Ieri è stato annunciato a sorpresa lo spin-off Metal Gear: Survive, primo titolo della saga Metal Gear ad essere sviluppato senza Hideo Kojima. In molti, compreso me, nutrivano forti dubbi sulla riuscita di un capitolo della saga senza il suo creatore, nonostante ciò la scintilla della curiosità non si spense totalmente, ma per essere franchi, alla luce degli ultimi fatti questa scintilla è morta completamente.
Ora più che mai non dobbiamo farci prendere dallo sconforto, poichè non abbiamo tra le mani il titolo e non possiamo conoscere la sua effettiva qualità. Detto questo articoliamo questa discussione valutando i pregi ed i difetti di quel che si è visto.
 
I lati positivi (?).
 
Come detto prima quel che sappiamo su Metal Gear: Survive ci è stato mostrato in un trailer (che potete visionare più in basso) piuttosto esplicativo del prodotto che va a chiarire sin da subito il gameplay e le meccaniche di gioco: un suvival co-op contro zombi. Posso percepire il vostro e (mio) disappunto ma questo è la categoria dei lati positivi, rimandiamo le lamentele a dopo. Stando a quanto visto nel trailer sarà ambientato esattamente dopo gli eventi di Ground Zeroes quando un gigantesco warm-hole risucchia interamente la Mother Base e i MSF in una dimensione parallela abitata da zombi.
 
Questo mi ha subito ricordato Left 4 Dead di Valve, multiplayer co-op di 4 persone con lo scopo di completare le varie mappe sopravvivendo alle orde di zombie, basando tutto sulla cooperazione e coordinazione di ogni giocatore, quindi da questo punto di vista mi sento fiducioso riguardo un gameplay cooperativo survival. Ulteriore piccola nota di merito va al FOX Engine, sembra infatti che verrà utilizzato anche per questo titolo.
 
{media load=media,id=11230,width=853,align=center,display=inline}
 
E ora i lati negativi.
 
Rabbia, dolore… vendetta.
 
Partiamo subito col dire che non è un Metal Gear, lo è solo nel nome. Sembra, e ripeto sembra non esserci alcun riferimento alla storia principale di Metal Gear, niente personaggi, luoghi, avvenimenti… niente. Di conseguenza i protagonisti sono dei perfetti sconosciuti, completamente anonimi (almeno nel design) e non collegabili IN ALCUN MODO alla timeline di Metal Gear.
 
Normalmente questo rappresenterebbe un punto di svolta in una trama, donandogli appunto nuova linfa vitale e rinvigorendo una storia che cominciava a sentire il peso degli anni, questo però non è assolutamente il caso della Metal Gear Saga, dal momento che il nucleo della storia è incentrato su precisi personaggi che nel corso dei capitoli hanno sempre più intrecciato la loro storia, approfondendola e aumentandone il significato esponenzialmente; chiaramente se  questi personaggi tanto sviluppati e coltivati nel corso degli anni vengono abbandonati (almeno per ora) la trama crolla su se stessa.
 
Come al solito vi ringrazio dell’attenzione che mi avete dato leggendo la mia opinione, nel caso foste interessati alla storia di MGSV lascio qui i link della prima e della seconda parte.
 
L’ultima parola che posso dire per confortarvi e confortarmi è “endure”… arrivederci e grazie.

 

Rispondi

Ultimi Articoli