Recensione mouse Asus Spatha

Premium feeling

Il settore delle periferiche gaming è uno di quelli più floridi degli ultimi anni, complice anche la crescita del numero di giocatori che sempre più spesso preferiscono o affiancano alla propria console, un PC di gamma medio alta.
Nel campo delle periferiche gaming, però, pochi produttori possono vantarsi di avere una gamma realmente premium come Asus, che con la famiglia di prodotti Repubblic of Gamers continua a fissare nuovi standards qualitativi per periferiche e accessori.

Con il mouse ROG Spatha, Asus ha deciso di lanciarsi alla conquista anche di quell’ultimo segmento del settore occupato da marchi specializzati nelle periferiche di input, come Logitech, Razer e Steelseries. Il risultato è un mouse premium, con tante luci e forse qualche ombra di troppo.

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Unboxing e Design.

Come ci si poteva aspettare da un prodotto di questa fascia di prezzo (su Amazon il prodotto è venduto a 165 euro) il packaging è estremamente curato. Un box rigido di forma cubica con apertura a cassetto contiene al suo interno, sotto un cartoncino nero che ci dà il benvenuto nel mondo delle periferiche Repubblic of Gamers, il mouse di cui diremo più avanti. Sotto di esso, una prima piacevole sorpresa: una custodia rigida in tessuto per il trasporto del mouse, durante le sessioni “in esterna”, oppure per custodire gli accessori forniti con il mouse, ovvero il ricevitore e Dock wireless, il cavo USB con rivestimento interno in tessuto e lunghezza di due metri, un altro cavo con rivestimento esterno in gomma di 1m, un piccolo cacciavite , due adesivi ASUS ROG e due switch Omron D2F-01F.

Tornando al mouse, la cosa che più colpisce appena lo si tira fuori dalla scatola sono le dimensioni piuttosto generose, il peso di ben 178 grammi e la forma particolarmente “spigolosa”.

Vertical2SpathaLa struttura è realizzata in lega di magnesio, ed ecco spiegato il peso abbondante del dispositivo, sui cui è inserita una scocca in plastica rigida di color titanio. Le forme sono, come già detto, spigolose, riprendendo la tendenza alle forme poligonali particolarmente diffusa nel mondo delle periferiche gaming (si veda ad esempio il design delle NVidia Geforce 1070 e 1080 Founders Edition). Il design poligonale (vd. foto laterale qui sotto) è particolarmente evidente nella disposizione dei tasti laterali, ben sei (per un totale di 12) ma risulta poco funzionale poiché rende difficile la memorizzazione della posione.
Il mouse dispone nella parte superiore oltre ai classici tasto destro e sinistro e rotella con un encoder a marchio Alps, un dispositivo che riconosce il tipo di scroll che state effettuando adattando la resistenza della rotella, di due tasti laterali stretti e posizionati in una posizione non molto accessibile ed un selettore dei DPI che permette di selezionare solo due configurazioni.
Sul lato sinistro, oltre ai già citati tasti con design poligonale (i cui switch sono anch’essi di marca Alps), trova spazio un supporto per il pollice rivestito in gomma con texture “maya” ripresa anche nel lato destro

Il mouse, viste anche le dimensioni, è più adatto ad una impugnatura, solo destrorsa, con palmo e dita completamente disteso (palm grip). Coloro che prediligono una impugnatura ad artiglio, anche a causa della generosa curvatura del dorso e delle dimensioni abbondanti, potrebbero trovare qualche problema, così come pure gli utenti che non hanno mani particolarmente grandi. Nel nostro caso (impugnatura a palmo poggiato e mani nella media) abbiamo impiegato qualche giorno a trovare un certo feeling con il prodotto, ma l’estrema curvatore non aiuta di certo a riposare il polso in lunghe sessioni di gaming.

Il fondo del mouse è caratterizzato dalla presenza di un bottone per il pairing, uno per l’accensione e lo spegnimento e 4 piedini in teflon per facilitare lo scorrimento. Asus ha deciso di includere nella confezione degli switch ausiliari con i quali è possibile sostituire quelli di serie qualora, dopo circa 20 milioni di click, questi dovessero cominciare a risentire dell’età, oppure, e crediamo che questa sia la soluzione forse più comune, desiderassimo cambiare il feeling dei tasti principali destro e sinistro (gli switch compatibili – Omron D2F Series: D2F, D2F-F, D2F-01, D2F-01F e Omron D2FC Series: D2FC-3M, D2FC-F-7N, D2FC-F-7N(10M), D2FC-F-7N(20M) – hanno un costo medio di 5 euro). Per questa operazione ci basterà, una volta rimossi i supporti in gomma, svitare le quattro viti sul fondo con l’apposito cacciavite fornito in dotazione e sostituirli tramite un meccanismo ad incastro. Nella parte frontale trova invece spazio la porta microusb per il collegamento in modalità wired.

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L’altra caratteristica principale del mouse è la possibilità di trasformarsi da mouse wireless a cablato in un istante. Asus fornisce nella confezione una base verticale per la ricarica estremamente ben realizzata ed interamente in metallo piuttosto pesante, il chè garantisce una buona stabilità sulla scrivania. L’aggancio è magnetico e la posizione verticale del mouse contribuisce ad esaltarne la bellezza, sopratuttto se affiancato ad altri prodotti della serie ROG. La base fungerà anche da stazione wireless. La

Infine il mouse è dotato di led RGB con 3 diverse zone indipendenti l’una dall’altra, che è possibile personalizzare sia nel colore che nel tipo di illuminazione ( “Statico”, “Respiro”, “Trigger” ) con il software ROG Armoury.

Per finire, prima di passare alle considerazioni d’uso, ecco le specifiche del prodotto

Specifiche tecniche
Tecnologia di connessione: Cablata/Wireless RF 2.4GHz
Tracking: Laser
OS: Windows® 10, Windows® 8.1, Windows® 8, Windows® 7

Dimensioni: 89*137*45mm (mouse), 81*141*22mm (dock)
Peso: 178.5 g without cable
Colore: Titanium Black
Risoluzione: 8200dpi

Contenuto:
1 x ricevitore base di ricarica dock
1 x Cavo in tessuto intreccaito di 2m
1 x Cavo in gomma di 1 m
2 x Switch Omron
1 x Custodia per il trasporto
1 x Cacciavite
2 x Adesivi ROG
1 x Certificato di autenticità ROG

Prestazioni e opinioni d’uso

Le sensazioni generate dall’utilizzo di questo mouse sono, a dirla tutta, contrastanti. Dapprima esaltanti quando lo si tira fuori dal suo box per la prima volta: peso, qualità dei materiali utilizzati e numero di accessori fornito nel bundle, ricompensano ampiamente il senso di colpa per la cifra considerevole spesa e la sensazione è di aver acquistato davvero una periferica premium.

Dopo il primo utilizzo, però, l’eccitazione svanisce, facendo emergere le prime problematiche. spatha bg 07 22Il mouse come già spiegato ha dimensioni sovrabbondanti che rendono necessario un periodo di adattamento considerevole. La forma dei tasti laterali e il software RoG Armoury ancora troppo acerbo, rendono piuttosto complicato l’adattamento e la personalizzazione del prodotto. A tutto ciò si aggiunge una prima incompatibilità con il tappetino in tessuto OCKK XXL di Steelseries. Il mouse sembra non gradire il tessuto in oggetto, con la fastidiosa conseguenza che il sensore rileverà un movimento anche quando il mouse è completamente fermo (effetto jittery). La taratura possibile con il software a corredo, migliora ma non risolve completamente la situazione, con la conseguenza che, per evitare di vedere il vostro puntatore muoversi da solo sul desktop, dovrete far a meno del tappetino, oppure puntare a qualcosa di diverso. Nessun problema su altre superfici anche leggermente riflettenti, legno e mouse pad rigidi, anche in metallo, come il Manticor di Razer.

Sempre parlando di personalizzazione, il software Armoury ci fornisce tutto quanto necessario per il settaggio del polling rate e dell’accelerazione, fino ad un massimo di 30 g, oltrechè dei DPI. Il tutto puo’ essere salvato in appositi profili personalizzati partendo da zero, oppure scegliendo di modificare uno di quelli già presenti nel software. Il profilo di Default è tuttavia già configurato in maniera davvero precisa ed in grado di esaltare alla perfezione l’ottimo sensore ottico del dispositivo, il Pixart ADNS – 9800, destinato soltanto ai mouse top di gamma ed in grado di offrire una responsività eccezionale con un refresh rate di 1000hz wireless e a 2000hz (0.5ms) in m odalità cablata. La differenza tra wired e wireless è difficilmente percebile lasciandovi liberi di scegliere la configurazione che preferite.

Superata qualche difficoltà nella personalizzazione, a causa soprattutto della forma non propriamente comune del dispositivo, e a qualche astrusità del software Armoury, siamo riusciti ad apprezzare finalmente il mouse in questione che una volta calibrato dà il meglio di sè soprattutto nell’utilizzo con gli FPS più frenetici.

La batteria di 1000mhA si carica in maniera estremamente rapida, tuttavia non siamo riusciti a testarne la durata in modalità wireless a causa di un problema dell’esemplare inviatoci che non teneva la carica che per più di un’ora, contro i due giorni dichiarati dal produttore (stima piuttosto attendibile vista anche la capacità della batteria in questione).

 

Commento finale

Asus Spatha è un mouse premium venduto ad un prezzo premium. La qualità del sensore equipaggiato e dei materiali utilizzati, la solidità costruttiva e la ricchezza del bundle di accessori inclusi lo collocano sicuramente in una fascia altissima, non possiamo tuttavia nascondere che ad un prezzo così elevato, ci aspetteremmo un mouse perfetto, o quasi, sotto ogni punto di vista. I problemi principali risiedono in un design non adatto a tutti e che taglia fuori una fascia di utenza piuttosto ampia (sinistrorsi, utenti con mani non molto grandi o con impugnatura ad artiglio) ed in un software forse ancora troppo acerbo rispetto alla concorrenza. Se non rientrate nelle categorie appena citate, avete altre periferiche ROG e siete fanatici della omogeneità del vostro desktop ma soprattutto non badate a spese, allora il ROG Spatha fa per voi. Se state invece cercando la soluzione migliore in assoluto, forse dovreste guardare altrove.

Pro Contro 
– Qualità dei materiali eccezionale
– Bundle completissimo
– Alto valore nel tempo grazie a switch sostituibili
– Prezzo elevato
– Software Rog Armoury ancora acerbo
– Non adatto a tutti
  Voto Globale:70 
 
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Arturo D'Apuzzo
Arturo D'Apuzzo
Nella vita reale, investigatore dell’incubo, pirata, esploratore di tombe, custode della triforza, sterminatore di locuste, futurologo. In Matrix, avvocato e autore di noiosissime pubblicazioni scientifiche. Divido la mia vita tra la passione per la tecnologia e le aride cartacce.

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