Recensione Mass Effect Andromeda

La vostra nuova vita inizia ora: benvenuti ad Andromeda.

Versione testata PC.

La serie Mass Effect non ha bisogno di presentazioni: conquistati migliaia di fan in tutto il mondo con un universo immaginativo ormai consolidatosi negli anni, la prima trilogia troneggia più solida di un monolite in ambito videoludico (e non solo, per certi aspetti). Dopo una pausa di qualche anno, BioWare è tornata alla ribalta con un nuovo capitolo, che ha tutte le potenzialità per dare il via ad un nuovo ciclo ambientato nello stesso universo dei primi tre capitoli – ma un po’ più lontano da quella che avevamo imparato a chiamare “casa”. D’altronde in Mass Effect gli universi sono qualcosa si estremamente variegato e aleatorio.

Mass Effect Andromeda è già disponibile su console di attuale generazione e PC, e si differenzia da ciò cui Electronic Arts ci aveva abituato per diversi aspetti. I toni più “leggeri” tanto per iniziare, che non per forza rappresentano un passo indietro. La serietà va bene, ma una risata ogni tanto bisogna anche riuscire a farsela. Le nuove componenti spiccatamente open-world: una deriva in ambito videoludico ormai costante negli ultimi anni. “Se non sei un open-world almeno un po’, allora molto probabilmente non sei un gran titolo”, così si ragiona ormai. E l’esplorazione: vero perno centrale su cui si regge tutta l’impalcatura. Ma andiamo con ordine, e vediamo insieme come mai Mass Effect Andromeda è stato promosso dal nostro sito a pieni voti.

Vi ricordiamo anche che abbiamo già scritto per voi una bella guida con tutti i suggerimenti per iniziare alla grande la vostra nuova vita nella Galassia Andromeda.

{media load=media,id=11550,width=853,align=center,display=inline}

Ben svegliati, Ryder

La nave-arca Hyperion approda finalmente tra i pianeti di Heleus, nella galassia di Andromeda: qui comincia la vostra avventura, in un ambiente mai visto prima, ai limiti dello spazio noto. A bordo dell’Hyperion i membri dell’Iniziativa Andromeda hanno dormito per ben 632 anni, immersi in celle criogeniche: un sonno senza sogni, insomma, e in grado di preservare gli umani per ben quasi sei secoli e mezzo. Fino al loro arrivo ad Andromeda, dove secondo alcuni studi vi sarebbero parecchi pianeti belli pronti per essere abitati e su cui fondare nuove colonie. E la vostra missione come comandanti (membri della famiglia Ryder) è proprio questa, sbarcare, far fare i bravi a tutti, e colonizzare i pianeti. Ma in sei secoli le cose sono cambiate rispetto ai piani teorici.

bella immagine

Guidati dal “Pioniere” Alec Ryder, i membri dell’equipaggia non fanno in tempo a risvegliarsi che già sono costretti a fare i conti con una sfida bel oltre le proprie aspettative, che metterà a rischio il futuro di questo frammento d’umanità lanciato alla volta dell’infinito. Una forza naturale sconosciuta, il Flagello, ha rovinato, sconvolto la vivibilità degli habitat selezionati dall’Iniziativa Andromeda, che ora rischia di aver viaggiato secoli solo per condannare i propri membri a un’esistenza miserabile, messa a repentaglio anche dalle mire di una nuova e misteriosa fazione aliena, i Kett. In qualità di pionieri siete chiamati a trovare una nuova via, un nuovo modo per trasformare in realtà la speranza degli uomini e alle donne della Hyperion, quella di trovare una casa a milioni d’anni luce da tutto ciò che conoscono. L’intera avventura sarà intriso di questo spiriti di iniziativa.

Non mancheranno complotti, amicizie, rivalità, missioni da affrontare e persino l’amore, che sempre tanto ha fatto parlare di sé nella serie Mass Effect. Tutti questi elementi renderanno particolarmente densa (talvolta intricata) la trama di Andromeda, ma è una storia che è un piacere da giocare, da scoprire e da comprendere, e che si snoda gradevolmente fino a un finale che, una volta tanto, non lascerà l’amaro in bocca al giocatore. E che, eravamo pronti a scommetterci, apre la strada a un potenziale secondo capitolo con il carico di misteri e situazioni che, per quanto secondarie, non si sono risolti durante la nostra permanenza nel nuovo universo. Di più non vi anticipiamo: giocate e godetevi la componente narrativa.

L’universo è più ampio di quanto pensi

Mass Effect Andromeda è un RPG, ma una simile definizione appare subito riduttiva. Certo, il brand si è affermato soprattutto per le sue componenti ruolistiche, ma nel corso degli anni lentamente è andato contaminandosi con altri generi: fino all’ultimo titolo targato BioWare, che si pone come ponte tra il passato e un futuro della serie che sembra mirare decisamente verso una maggior complessità. Una complessità arricchita da numeri fattori: la componente open-world, in primis. L’universo di Andromeda è spazioso esattamente come si potrebbe pensare, se non di più: pianeti, mappe, città, villaggi e lande più o meno desolate non attendono che il Nexus o il vostro Nomad per essere scoperte ed esplorate in lungo e in largo. Un open-world denso, tra l’altro, che nasconde chicche e sorprese in ogni anfratto, dal collezionabile alla side-quest. Non manca neppure un minimo di elementi da sanbox con la gestione delle nostre nuove colonie, insediamenti, e soprattutto delle aree di rifornimento che negli ambienti meno ospitali sono addirittura in grado di salvarci la vita.

Ma Mass Effect Andromeda è anche, oseremmo dire soprattutto, un ottimo gioco d’azione incentrato sulla componentistica shooting. Le armi e l’equipaggiamento sono fondamentali e per la maggior parte della vostra avventura vi ritroverete a fare fuoco su forme di vita aliena più o meno aggressive. Il combat system è arricchito da tante possibilità: c’è un sistema di copertura automatico che vi permette di entrare in modalità “difesa” semplicemente avvicinandovi a un oggetto sufficientemente grosso e idoneo, le schivate possono essere potenziate dal jetpack in dotazione al Pioniere, e i tasti dorsali gestiscono il cambio manuale e rapido sia delle armi principali/secondarie che delle abilità del protagonista (fino a tre contemporaneamente). Molto limitata rispetto ai capitoli precedenti è invece la gestione della squadra di supporto: i personaggi agiranno per i fatti loro, scegliendo armi strategie e avversari, voi potrete soltanto dire loro dove andare e che cosa fare, senza poter poi intervenire di nuovo sulle loro azioni. In passato era invece possibile scegliere fino all’ultimo dettaglio delle loro future azioni in battaglia. Ma è qualcosa cui ci si abitua, per forza di cose, fin da subito, e i più solitari neppure si accorgeranno di questo dettaglio.

L’esplorazione è forse una delle caratteristiche principali su cui si vede fin da subito come BioWare abbia investito tantissimo: con il Nomad potrete raggiungere praticamente i quattro angoli dell’universo, conoscere specie aliene sempre diverse (tra cui i nuovi e pericolosi Kett). L’ambiente naturale sarà un vostro nemico al pari di qualsiasi forma organica:
tempeste di fulmini, terremoti e chi più ne ha più ne metta potrebbero minare pericolosamente la vostra salute. È opportuno studiare attentamente la zona in cui vi state muovendo prima di intraprendere qualsiasi azione che potrebbe rivelarsi pericolosa.

Ad arricchire tutto questo ben di Dio di possibilità ci sono le relazioni amorose tra i personaggi, che tanto hanno reso famosi anche i titoli precedenti. Se volete mettervi con qualcuno, potrete farlo. Potrete provarci letteralmente con qualsiasi forma vivente in grado di respirare: ma rispetto al passato le vostre azioni e i vostri dialoghi dovranno essere ben soppesati. Non basterà dire sempre di sì al partner per avere qualche chance con lui: gli interlocutori saranno più attenti questa volta.

bellaimmagine

Qualche glitch di troppo, ma pur sempre un belvedere

La qualità generale del comparto tecnico di Mass Effect Andromeda, soprattutto su PC, si attesta su buoni livelli Il gioco di Bioware è più che capace di incantare lo sguardo dei giocatori con panorami planetari da sogno (o da incubo, dipende dal pianeta), grazie a una direzione artistica che trova nella perfetta caratterizzazione tecno-culturale di ogni civiltà galattica il proprio maggior pregio. Abbiamo testato Andromeda su un PC sufficientemente performante: non il top di gamma che si può trovare sul mercato ma senza dubbio un computer di tutto rispetto. I risultati si vedono e sottolineano l’eccellente lavoro svolto da BioWare ed Electronic Arts nell’ottimizzare e ripulire il codice del gioco che ha girato sempre con risoluzione 1080p, con un frame rate che non è praticamente sceso mai al di sotto dei 60 frame al secondo.
Se escludiamo gli evidenti problemi di matchmaking del multiplayer, Andromeda non si è mai inchiodato né è crashato e non è mai stato piagato da bug bloccanti. Allo stesso tempo però sono sotto gli occhi di tutti le numerose problematiche che affliggono il design estetico e tecnico di questo nuovo capitolo: non parliamo dei colori troppi vividi che talvolta contrastano con quell’oscurità e quel tono cupo che tradizionalmente avevano contraddistinto la trilogia originale. Purtroppo il titolo è fortemente al di sotto delle aspettative per tutto quello che concerne le animazioni, sia quelle corporee ma soprattutto quelle facciali, in particolare durante i dialoghi “normali”. Anche gli ambienti di gioco, pur essendo davvero vasti e ben caratterizzati per quello che concerne la varietà di flora e fauna, risultano troppo spogli sia nella loro geometria che nell’affollamento dei grandi spazi che li contraddistinguono.
Note positive spettano però sia al doppiaggio che alla colonna sonora: il primo, pur tra alti e bassi, si attesta su livelli decisamente apprezzabili, mentre la seconda, con la sua alternanza tra musiche elettroniche e orchestrali, rappresenta uno dei punti di forza dell’intera produzione.
 

Commento finale

Mass Effect Andromeda è uno di quei titoli impossibili da perdere: abbraccia così tante modalità di gioco che per forza riuscirà a farsi amare in qualcosa, anche da chi non ha mai avuto la possibilità di godersi la trilogia principale. Anzi, i fortunati sono proprio i nuovi arrivati, forse: nuovi arrivati che non avranno per forza bisogna di pronunciarsi in paragoni con l’universo precedente alla nuova galassia di Andromeda. E che riusciranno ad apprezzare fino in fondo tutti i tentativi di rinnovamento effettuati da BioWare ed Electronic Arts, che salvo qualche scivolone sono riusciti in pieno ad emozionarci e a raggiungere lo scopo: divertire, emozionare, tenerci incollati allo schermo del PC per interminabili ore.

Pro Contro 
– Un nuovo, coraggioso inizio
– Trama appassionante
– Altissima personalizzazione
– Qualche glitch/bug grafico di troppo
– Side quest a volte ripetitive
– Il doppiaggio italiano avrebbe giovato
  Voto Globale: 85
 
{vsig}games/multi/MassEffectAndromeda/Recensione{/vsig}

Rispondi

Ultimi Articoli