Per donare un senso di realtà ancora maggiore
Sin dall’annuncio ufficiale avvenuto verso la fine del 2010, Uncharted 3: Drake’s Deception ha attirato l’attenzione degli appassionati di videogame come del resto i suoi predecessori, ideati come sempre dal talentuoso e preparato team di sviluppo di Naughty Dog.
Ebbene nel corso di una intervista al PlayStation Blog, Arne Meyer di Naughty Dog si è espressa relativamente ad un elemento molto importante all’interno del titolo in questione, il fuoco.
Come infatti abbiamo potuto visionare in precedenti immagini e filmati gameplay, soprattutto in un particolare livello il fuoco sarà un aspetto preponderante in molte occasioni.
In particolare da quanto rivelato sembra che il team di sviluppo si sia molto concentrato su questo aspetto in modo da renderlo quasi reale. Non si tratterà, infatti, di un elemento statico, ma con il passare del tempo deteriorerà gli oggetti, e l’ambiente circostante, proprio come ci si aspetterebbe nella realtà.
Ed a quanto pare anche il fumo ricoprirà, in certe occasione, un ruolo molto importante.
Per fare un esempio di quanto affermato, la Meyer ha poi dichiarato che all’interno del gioco il giocatore potrebbe decidere di rimanere fermo e vedere, con il passare del tempo, l’ambiente circostante distrutto dalle fiamme.
Concludendo la stessa Meyer ha poi affermato che creare una cosa del genere può essere considerata una sfida difficile, ma gli effetti creati risultano indubbiamente brillanti, come vedere la carta da parati arrotolarsi lentamente per poi prendere fuoco o le ceneri svolazzare in aria e così via.
Sembra quindi che, come al solito, il team Naughty Dog sia intenzionato a regalare ai videogiocatori una esperienza di grande livello, e noi non possiamo che esserne felici.
Di seguito potete ammirare qualche nuova immagine dedicata al titolo in questione, pubblicata in questi giorni.
{vsig}games/sony/Uncharted3/20110208{/vsig}
Concludiamo ricordando che Uncharted 3: Drake’s Deception sarà disponibile dall’1 Novembre 2011 in esclusiva PlayStation 3.
