Io ho i poteri
Il dottore Nathan Gould, specialista in bio-ingegneria, era l’obiettivo dei Marines ed è ora il primo punto di riferimento per Alcatraz poiché conosce come estrapolare le informazioni che la Nanotuta acquisisce durante il suo utilizzo. Questa infatti riesce a nutrirsi delle nanomolecole liberate dai Ceph uccisi per potenziare le sue caratteristiche. Gould ha studiato questi esseri ed ha compreso molto della loro natura lavorando scrupolosamente per trovare una cura per la popolazione, ma era rimasto intrappolato e i Marines erano la squadra di recupero. In questa avventura il protagonista Alcatraz impara da Gould a gestire i nuovi poteri mentre per quelli tradizionali ci pensa il sistema neurosinaptico della Nanotuta stessa a svelare al neo-eroe come utilizzarle come il visore tattico, quello termico, il potere dell’invisibilità e della massima forza.
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L’uso dei poteri dona al giocatore nuove possibilità per ingaggiare il nemico scegliendo opportunamente quella più vicina al proprio stile. Non è infatti obbligatorio, salvo le prime fasi di tutorial, colpirlo in un unico modo. L’HUD, pur non mostrando il livello di energia vitale il cui calo risulta comunque evidente per la colorazione rosso sangue che tinge lo schermo, è composto da pratici indicatori quali la barra di Energia della Nanotuta, il numero di colpi e di caricatori di un’arma posti in basso a destra, mentre in basso a sinistra trova spazio una mappa ad ologramma della zona che si sta perlustrando con delle piccole frecce bianche che identificano la posizione del nemico e che si trasformano in punti rossi quando gli stessi in stato di ingaggio; una barra di allerta che passa da bianca a rossa vi avvertirà invece circa la possibilità del nemico di trovarvi. Inoltre attivando la visione tattica nelle prime fasi di gioco, il sistema suggerisce quale percorso intraprendere per comprendere al meglio i poteri a disposizione e scoprire la propria attitudine agli scontri. Il pulsante per accovacciarsi serve anche durante la corsa per effettuare una scivolata, utile per raggiungere velocemente un altro punto di interesse e schivare allo stesso tempo una raffica di proiettili. La gestione del riparo si attiva in automatico, basta infatti avvicinarsi ad un blocco di cemento o simile perchè il nostro alterego si posizioni in modo da poter poi sporgersi e fare fuoco dalla copertura. Il salto invece, se premuto più a lungo, permette non solo di balzare ma anche di aggrapparsi per superare muri, salire su camion e così via.
Ogni volta che si acquisiscono le molecole dei Ceph, queste possono essere spese per sbloccare nuove qualità. Premendo il pulsante Select si accede in tempo reale, quindi anche nel bel mezzo di uno scontro, al menu di sviluppo delle caratteristiche del nostro personaggio . Disseminati per ogni livello ci sono elementi che sbloccano contenuti Extra come i filmati, i messaggi, e così via. Ciò comporta il fatto che lo scorrimento non sarà necessariamente lineare cioè di checkpoint in checkpoint, ma sarà possibile addentrarsi in ogni angolo della città per ottenerne contenuti extra, aumentando il fattore longevità.
L’intelligenza artificiale risulta abbastanza approssimativa. Le truppe C.E.L.L. sono ben disposte sul campo di gioco; Soldati semplici , cecchini e assaltatori, riescono a parlare tra di loro, si mandano messaggi di allerta nel caso riescano a scoprirvi grazie all’uso di visori particolari indossati da alcuni di loro e addirittura sono in grado di richiedere il supporto aereo lanciando un razzo per stabilire la posizione di ingaggio. Gli stessi sono in grado di sfruttare le armi più svariate passando dalla semplice pistola al poderoso M16 fino al potente lancia-granate e lancia-razzi. Purtroppo nello scontro vero e proprio commettono l’errore di restare troppo spesso facile preda dei vostri proiettili e vanno nel panico non appena si sfrutta un minimo di tattica di aggiramento. Comportamento molto simile per gli alieni, che pur divesificandosi tra specie agili, brute, armate fino ai denti ed enormi esoscheletri meccanici, sono ancora più semplici da abbattere anche se necessariamente con una discreta potenza di fuoco.
Scordatevi le ondate tipiche viste in altri FPS. Qui il numero massimo di nemici non supera mai la quindicina simultaneamente, e non esiste alcuna forma di arrivo infinito di nuovi avversari.
La scelta del livello di difficoltà si articola in Recluta, Soldato, Veterano, Supersoldato. Consigliamo il livello più basso solo a chi non ha alcuna dimistichezza con gli FPS, Veterano per chi adora questo tipo di giochi con almeno un minimo di senso di sfida, Supersoldato per chi vuole assaporare il gusto di sopravvivere ad ogni missione, dato che l’Energia della Nanotuta si consuma più velocemente e i nemici riescono a muoversi di più, ad aggirarvi e a sopprimervi.
Pur potendo contare su svariati mezzi d’assalto e armi anche upgradabili ad esempio nell’ottica o nella canna silenziatore, il protagonista ne userà in forma minore rispetto ai soliti sparatutto in soggettiva, questo perchè indossare la Nanotuta 2.0 riesce a restituire al giocatore una sorta di maggiore fiducia nelle proprie capacità lasciando in secondo piano la ricerca dell’arma sempre più potente. Attivabili da due pulsanti dorsali del joypad sono i poteri dell’ invisiblità e massima potenza, mentre gli altri sono accessibili attraverso le frecce direzionali. I poteri attingono comunque essenza dalla sola Energia della Nanotuta, quindi ogni azione necessita un minimo di ragionamento in modo da evitare di restarne privi e quindi facilmente vulnerabili.
Alcune sporadiche situazioni nelle quali è necessario premere un pulsante per attivare un evento in un determinato momento della scena (QTE) aggiungono una piccola variante al solido gameplay ed esaltano la splendida regia costruita da Crytek.
Inoltre non mancano scene di intermezzo sempre vissute in tempo reale poichè gestite dal motore grafico, così come eventi catastrofici o di particolare interesse attivabili nel momento in cui su schermo compare la dicitura “Premi il tasto Y per osservare” (triangolo su PS3, ndr.)