Aspetti Tecnici
Dal punto di vista tecnico, Resistance 3 compie molti passi in avanti ed alcuni indietro rispetto al secondo capitolo.
La mole poligonale che compone il titolo è adeguata e riesce offrire un dettaglio decisamente buono sia per quanto riguarda l’aspetto dei volti che quello ambientale. La texturizzazione è fatta di alti e bassi; riesce a caratterizzare al meglio l’aspetto dei personaggi e delle location più chiuse, tralasciando la definizione e la qualità nelle zone più estese.
Il filtro anti-aliasing è efficace a smussare le seghettature e il solido framerate di 30fps evita l’uso del V-Synch, che di solito genera quel effetto di taglio dello schermo detto “tearing”, percepibile allo sguardo più attendo del videogiocatore. La fluidità del gioco è garantita, ma in tutta sincerità in molti frangenti di gioco (quelli finali), ci si imbatterà in sporadici rallentamenti che tendono a rovinare l’intera esperienza di gioco.
La visione in 3D steroscopico ha messo in risalto forse uno degli aspetti sufficienti del titolo; i nemici così come gli oggetti su schermo sembrano avere un diverso livello di prospettiva, modificando in modo repentino il mettere a fuoco ciò che invade lo schermo. In pratica quando i Chimera attaccano da vicino è estremamente realistico l’effetto tridimensionale, mentre quando sono in lontananza, si accusa una certa difficoltà nel prendere la mira. Nel complesso, basta prendere un pò le misure e addattarsi per godere appieno anche di questa funzionalità.
Il comparto sonoro risulta ottimo per l’intera avventura, con campionature musicali che sottolineano in modo perfetto i momenti drammatici del gioco, mentre stesso discorso non può essere fatto per il pezzo musicale inserito nel finale del titolo, che risulterà poco adatto. I suoni degli effetti come le urla, i rumori di fondo, gli spari delle armi, sono realizzati in modo egregio. Il doppiaggio in italiano resta più che sufficiente, non esaltante e nemmeno brutto.
