Recensione Dragon Ball Z: Ultimate Tenkaichi


Tra passato e presente

Dopo aver battuto strade più o meno alternative con i precedenti titoli , il team Spike ha ben veduto dare finalmente ascolto agli appassionati della serie ed optare questa volta per un’impostazione del tutto “quasi” simile a quella utilizzata e realizzata con successo nella serie Budokai Tenkaichi.

Eccezione fatta per alcune licenze narrative un pò diverse (basta vedere il prologo nei panni di Bardack) e per la presenza di alcuni personaggi visti nello spin off Dragon Ball GT e dei numerosi OAV pubblicati nel corso degli anni, anche in questa occasione la modalità principale sul fronte single player resta l’opzione Storia, che permetterà al giocatore di ripercorrere l’intera avventura della saga “Z” nei panni di ciascuno dei personaggi principali della serie, scelti di volta in volta dalla CPU seguendo naturalmente l’evoluzione della trama.

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Come capitava nella serie Tenkaichi vista su Playstation 2, grazie ad un sistema di gioco ibrido metà tra classico picchiaduro ed un RPG elementare, anche in questa occasione al giocatore sarà richiesto di incidere sull’esito di ogni singolo scontro, ma anche di gestire una componente free roaming che vedrà il giocatore alla ricerca delle sette sfere del drago.

Per chi è amante delle novità assolute è altresì presente una modalità inedita denominata Modalità Eroe, in grado di espandere ulteriormente l’aspetto RPG elementare che viene offerto dal gioco. In questa modalità viene offerta la possibilità di creare il proprio PG ideale partendo praticamente da zero (l’editor abbastanza scarso di opzioni, vi consentirà di miscelarela maggior parte delle caratteristiche dei personaggi inseriti nel gioco), e di guidarlo lungo un nuovo percorso che lo vedrà catapultato in una dimensione parallela a quella che vivrete con la storia principale.
Questa modalità non è stata sviluppata con molta profondità e dopo poche ore, risulterà abbastanza priva d’interesse, risultando povera di contenuti e di una vera trama che possa far interessare il giocatore a vivere un’esperienza extra a quella ormai classica della Storia principale.

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