Anteprima ARC Raiders: la nostra esperienza dal Tech Test 2

Dopo aver avuto accesso diretto al Tech Test 2 di ARC Raiders, possiamo finalmente raccontarvi in anteprima le nostre impressioni reali su uno dei progetti più ambiziosi di Embark Studios. Questa recensione nasce dall’esperienza concreta sul campo, senza filtri né teorie: solo ciò che abbiamo realmente provato, combattuto e osservato, esplorando ogni angolo del Rust Belt.

ARC Raiders ci catapulta in un futuro devastato, dove la superficie terrestre è dominata dalle micidiali macchine ARC e i sopravvissuti si rifugiano nelle città sotterranee. L’ambientazione, ispirata in modo rispettoso a scenari italiani come la Campania e la Calabria, dona al gioco un’identità visiva unica: Piazza Speranza, l’Acerra Spaceport e persino un vulcano che richiama il Vesuvio. Tutto, dai ruderi alle gallerie commerciali abbandonate, è costruito con una cura che evita ogni stereotipo, restituendo invece un’Italia post-apocalittica piena di fascino e malinconia.

Ma l’ambientazione non è solo un contorno estetico. Influenza direttamente il gameplay: la struttura stretta dei vicoli, i panorami decadenti e l’architettura crollata obbligano a pianificare ogni movimento con attenzione. Il ciclo giorno/notte e il meteo dinamico – sole, pioggia, nebbia improvvisa – trasformano radicalmente il modo in cui si affrontano le missioni. Anche i più banali spostamenti possono diventare un incubo, e ogni scorcio di bellezza nasconde un’insidia pronta a colpire. Un’Italia nuova, cruda, mai banale.


Versione testata : PC (Steam)


Un’esperienza PvPvE accessibile ma intensa

ARC Raiders riprende la formula degli extraction shooter classici, combinando PvP e PvE in un equilibrio dinamico: si combattono altri giocatori ma anche le macchine ARC, creature robotiche che richiedono approcci tattici diversi a seconda della loro tipologia. Alcune sono veloci e piccole, altre imponenti e corazzate, e ognuna richiede strategia e cooperazione per essere abbattuta.

La grande innovazione sta però nella gestione della progressione: anche fallendo l’estrazione, si ottengono comunque esperienza e risorse. Questo elimina gran parte della frustrazione tipica del genere e rende il gioco più accogliente per i nuovi arrivati. Ma attenzione: nonostante il sistema più permissivo, la tensione resta altissima. In ogni partita si avverte la pressione di decidere se rischiare ancora un’area piena di loot oppure puntare subito all’estrazione. E la presenza di altri giocatori, mai da sottovalutare, garantisce una tensione costante.

Progressione, crafting e venditori: il cuore di Speranza

La città rifugio di Speranza è il centro nevralgico di ARC Raiders, non solo per riprendersi tra una spedizione e l’altra, ma anche per crescere come Raider. Qui si trovano venditori che propongono missioni, materiali e strumenti di sopravvivenza. Da Tian Wei, il fabbro, ad Apollo, il mago dei gadget, ogni commerciante ha una sua personalità e una funzione chiave nella nostra progressione.

Il crafting è sorprendentemente profondo: possiamo costruire armi, migliorare armature, sviluppare gadget speciali come mine o zipline. Le stazioni di crafting, migliorabili nel tempo, offrono la possibilità di costruire attrezzature sempre più avanzate. E la raccolta delle risorse, divisa in quattro livelli di rarità, aggiunge uno strato extra di tensione e pianificazione a ogni esplorazione. Non manca un vero e proprio skill tree, con specializzazioni che plasmano il nostro stile di gioco: velocità, resistenza, efficienza energetica. A ogni missione, anche fallita, qualcosa di concreto viene guadagnato.

Battaglie, estrazioni e dinamiche di gioco

Ogni round inizia con una semplice missione e si trasforma rapidamente in una corsa disperata tra combattimenti furiosi, droni in agguato e squadre rivali pronte a tutto. Il sistema delle estrazioni multiple, alcune delle quali chiudono col passare del tempo, costringe i giocatori a rimanere in movimento e a prendere decisioni rapide. Non c’è mai un momento di calma: ogni sparo potrebbe attirare nemici, ogni rallentamento può essere fatale.

Interessante anche il sistema di flare: una torcia rossa indica la morte di un Raider e diventa immediatamente un richiamo per chi vuole approfittarne. Il ciclo giorno/notte e gli eventi climatici randomici trasformano il Rust Belt in un campo minato mutevole, mentre eventi dinamici – come drop di loot speciali – creano punti di interesse dove l’azione esplode violentemente. Arc Raiders riesce a bilanciare sapientemente l’adrenalina del combattimento con l’esplorazione tattica, premiando sia gli assalti coraggiosi che la paziente pianificazione.

La monetizzazione e il sistema di Battle Pass

Una delle preoccupazioni più diffuse riguardava la monetizzazione. Durante il Tech Test 2, abbiamo avuto modo di esplorare il Mercato Nero, ovvero i Battle Pass del gioco. Questi sono divisi in schermate progressive e accessibili spendendo crediti accumulati in partita (la “Reputazione”).

Il sistema, per ora, sembra corretto: si guadagna tutto giocando, senza obbligo di acquisti reali. È ancora presto per trarre conclusioni definitive, ma al momento Embark Studios ha optato per un approccio bilanciato, che non penalizza i giocatori free-to-play. Se manterranno questa filosofia, ARC Raiders riuscirà a evitare una delle trappole più pericolose per gli shooter moderni: il pay-to-win.

Atmosfera e stile: un’Italia post-apocalittica senza stereotipi

Estetica da vendere. ARC Raiders non assomiglia a nessun altro extraction shooter. I personaggi vestono abiti ispirati alla moda italiana degli anni ’70, dai completi sgargianti alle tute da pilota futuristiche. L’impressione è quella di trovarsi in una passerella decadente, mentre si combatte per sopravvivere.

Le città distrutte, i paesaggi desertificati, le rovine di centri commerciali e stazioni spaziali abbandonate raccontano una storia fatta di speranza e declino, senza mai cadere nel banale. Anche il design dei nemici, che ricorda vagamente l’estetica di Oblivion (2013), contribuisce a rendere ogni scontro visivamente memorabile. È difficile non restare affascinati dalla bellezza malinconica del Rust Belt, anche mentre si combatte per la vita.

Requisiti di sistema: quanto serve per sopravvivere nel Rust Belt

Prima di tuffarvi nell’avventura di ARC Raiders, è bene sapere che il gioco richiede una configurazione di tutto rispetto, soprattutto se volete godervelo al massimo delle potenzialità. Per quanto riguarda i requisiti minimi, sarà sufficiente un processore Intel Core i5-6600K o un AMD Ryzen 5 160012GB di RAM e una scheda grafica come la NVIDIA GeForce GTX 1050 Ti o l’AMD Radeon RX 580. Tuttavia, per un’esperienza più fluida e appagante, gli sviluppatori raccomandano di salire a un Intel Core i5-9600K o un Ryzen 5 3600, con almeno 16GB di RAM e una GPU come la RTX 2070 o la Radeon RX 5700 XT.

Per chi invece punta a spremere ogni singolo dettaglio visivo dal Rust Belt, i requisiti epici parlano chiaro: servirà almeno un Intel i7-9700K o Ryzen 7 3700X, 16GB di RAM e una potentissima RTX 4070 Ti o una Radeon RX 7900 XTX. Non parliamo quindi di un titolo adatto a configurazioni datate, ma d’altra parte il colpo d’occhio – fatto di paesaggi mozzafiatometeo dinamico e animazioni fluide – ripaga ampiamente ogni investimento in hardware.

Vale la pena sottolineare che ARC Raiders sarà disponibile anche su PlayStation 5 e Xbox Series X|S, garantendo prestazioni stabili e un comparto tecnico di alto livello anche su console next-gen. In un’epoca in cui l’ottimizzazione su tutte le piattaforme è diventata essenziale, Embark Studios sembra voler puntare molto anche su questo aspetto.

Commento finale

ARC Raiders è una boccata d’aria fresca nel panorama degli extraction shooter. Pur restando fedele alla tensione e al rischio che caratterizzano il genere, riesce a eliminare molta della frustrazione, offrendo una progressione sempre gratificante.
L’ambientazione italiana, realizzata con rispetto e grande cura stilistica, conferisce al gioco una personalità unica.
Non tutto è perfetto: qualche incertezza nel gunplay e l’incognita sulla monetizzazione restano da monitorare. Ma se Embark Studios continuerà su questa strada, ARC Raiders potrebbe davvero conquistare una nuova fetta di pubblico, affamato di novità e qualità.
Aspettiamo la versione completa, ma una cosa è certa: il futuro dei Raider è luminoso… o almeno quanto basta per vedere oltre la pioggia acida del Rust Belt.

Il gioco sara disponibile anche per PlayStation 5 e Xbox Series X|S oltre che su PC (Steam)

Luca Gentile
Luca Gentile
Gamer con il joystick sempre in mano e un cuore da Jedi. Viaggio tra pixel e mondi lontani. Che il game over non ci colga mai!

Rispondi

Ultimi Articoli

Per la tua pubblicità su questo sito



EADV s.r.l.
Via Luigi Capuana, 11
95030 Tremestieri Etneo (CT) - Italy

www.eadv.itinfo@eadv.it • Linkhouse
Tel: +39 0645920501