Mortal Kombat 1 si sta avvicinando a grandi passi ed il weekend appena trascorso si è rivelata essere l’opportunità ideale per mettere le nostre mani sulla sua closed beta.
Resa disponibile dal 19 Agosto fino alla mezzanotte di oggi, la prova ci ha dato l’occasione per testare alcune delle novità del nuovo capitolo firmato NetherRealm, in attesa della nostra prova completa. Da grandi fan della saga, ci siamo avvicinati con somma curiosità alla nuova creatura del gagliardo Ed Boon, intrigati da questo nuovo (alcuni direbbero, ennesimo, ma va benissimo così) retelling del torneo di combattimento più famoso del panorama videoludico. Sarà tuttavia abbastanza per scrollarsi di dosso la scomoda ed ingombrante ombra di quello Street Fighter 6 che ci ha conquistato solo poche settimane fa? Lo scopriremo presto.
Ecco dunque alcune delle nostre prime impressioni. Vi ricordiamo che Mortal Kombat 1 arriverà per PlayStation 5, Xbox Series, Nintendo Switch e PC (via Steam) il prossimo 19 Settembre.
Versione testata: PlayStation 5
Corsi e ricorsi
Ovviamente, trattandosi di una beta non è stato possibile apprezzare tutto quello che riguarda la pienezza dell’offerta ludica né tantomeno la storia di questo nuovo capitolo.
Ciò che sappiamo, in quest’ultimo caso, è che dopo gli eventi di MK 11, Liu Kang (grazie ai suoi nuovi e fenomenali poteri cosmici) è riuscito a riscrivere la linea temporale per garantire, nelle intenzioni, un futuro di pace e prosperità. Come logico che sia, le cose sappiamo benissimo che non andranno per il verso giusto.
La direzione presa dalla trama ha permesso alla squadra di Ed Boon di ripercorrere nuovamente gli eventi ma anche e soprattutto di riscrivere i personaggi della saga. Al di là dei nuovi background narrativi e delle variazioni estetiche, il nuovo roster (tutt’ora in divenire e non completamente annunciato) mette sul piatto volti noti e ritorni inattesi, spesso addirittura dalla controversa fase 3D di Mortal Kombat nell’era PS2.
La versione beta ci ha permesso di provare sei personaggi distinti: Johnny Cage, Kitana, Kenshi, Lei Mei, Sub-Zero e Liu Kang. Si tratta solo di una frazione del cast completo di combattenti, che verosimilmente toccherà un numero quattro volte superiore, ma ci ha permesso di effettuare diverse valutazioni.
Finish him!
Togliamoci subito il pensiero: la presentazione grafica di Mortal Kombat 1 è sontuosa. Sebbene NetherRealm si sia rifugiata in una versione potenziata del motore grafico del precedente capitolo, il colpo d’occhio della beta ci ha piacevolmente sorpreso.
Ogni cosa, dai personaggi alle incredibili ambientazioni, ci ha trasmesso una cura evidente da parte degli artigiani videoludici della software house di Chicago. Le due arene presenti nella beta sono le più famose, nonché le prime mostrate dalla campagna marketing: l’appartamento di Johnny Cage e la teahouse. Entrambe splendide e ricche di dettagli.
Ma passiamo al gameplay. La beta ha messo a disposizione una modalità offline, una classica Torre arcade con incontri in successione, ed una modalità competitiva online. Pad alla mano, Mortal Kombat 1 ci ha trasmesso ottime sensazioni.
Da un lato, il team di sviluppo ha ascoltato i suggerimenti dell’utenza e ha reso il titolo, allo stato attuale, un incrocio tra il ritmo di MK11 e la rapidità di MKX. Emblematico è infatti il netto miglioramento all’intero comparto del movimento dei lottatori, adesso molto più fluido e scattante, anche grazie all’entusiasmante ritorno del dash block di Mortal Kombat (il nono capitolo, del 2011). L’abbandono delle versioni multiple dei personaggi ha inoltre permesso a NetherRealm di focalizzarsi su ogni singolo lottatore, rinnovandolo nel parco mosse e nelle possibilità strategiche. Il risultato è un picchiaduro divertente, stratificato, che protende ancor di più verso il juggling grazie al ritorno delle combo aree ed all’introduzione dei combattenti Kameo (in sostanza, assist molto simili a quelli di Dragon Ball FighterZ e Marvel vs Capcom). Una pluralità di sistemi ludici dati in mano ai giocatori, che necessiteranno di una prova più estesa e completa per saggiarne le effettive potenzialità (anche in ottica competitiva, il vero tallone d’Achille di MK11). Ma una cosa è sicura: ciò che abbiamo visto ci ha lasciato con un grande appetito.
Kameo, una delizia da… valutare
Trattandosi di una beta, quello che non abbiamo potuto valutare è ciò che può spostare grandemente l’ago della bilancia in sede di valutazione.
Da un lato, abbiamo l’offerta contenutistica. Nonostante le rassicurazioni di NetherRealm Studios e la lunga tradizione della serie, ad oggi non abbiamo un quadro generale di cosa potrà effettivamente offrire Mortal Kombat 1 al lancio. Sappiamo (grazie ai leak) che ci sarà una nuova modalità single player (oltre alla classica storia cinematografica), così come è stato confermato il pensionamento della Krypta in favore di una inedita soluzione per lo sblocco di contenuti. Tuttavia, la macchina del marketing non ha ancora rivelato ulteriori dettagli. Siamo certi che il team di sviluppo non ci deluderà, ma non possiamo fare a meno di sentire una leggera ansia soprattutto visto il risultato ottenuto da Street Fighter 6, il quale ha riscritto il manuale di cosa un picchiaduro deve fare nel mercato odierno (non ultimo, proporre una modalità tutorial degna di questo nome).
Sul fronte del gameplay, aver avuto l’occasione di apprezzare la nuova direzione intrapresa non ci ha tuttavia tolto ogni dubbio sul bilanciamento generale, soprattutto per via dei combattenti Kameo. Si tratta, come giusto che sia, di valutazioni che andranno fatte in sede di recensione e con tutto il cast disponibile, in modo da avere una prima indicazione del meta e dell’equilibrio complessivo delle meccaniche. Tuttavia proprio la novità di MK1, ovvero i combattenti Kameo, ci hanno lasciato qualche dubbio extra. Ad esempio, alcune tempistiche di esecuzione ci son sembrate scomode, altre invece piuttosto limitate o di difficile applicazione. E fin da adesso, il parere generale sembra propendere forse un pochino troppo verso la duttilità di Kano e Frost (con gli altri due disponibili nella beta, Jax e Sonya, molto più adatti a situazioni molto specifiche). Insomma, sarà un elemento da dover valutare per bene.
Infine, la stabilità della componente online sarà altrettanto fondamentale. Nella nostra prova non ci siamo potuti lamentare, il netcode si è comportato bene e non abbiamo ragione di avere grosse preoccupazioni al riguardo. Forse il matchmaking potrebbe essere affinato, soprattutto per permettere ai player di incontrare giocatori con un grado di abilità simile.
L’appuntamento è per il 19 Settembre, data in cui la Nuova Era di Mortal Kombat 1 inizierà ufficialmente e potremo capire se le scelte di Liu Kang porteranno la serie verso una nuova età dell’oro.