Tra le lande di un mondo sconosciuto e nei meandri di strutture aliene abbandonate, la gravità diventa solo un gioco. Ma per Cassie è anche l’unica possibilità di tornare a casa.
Il cielo sottosopra
Il 4 maggio 2021 lo sviluppatore Mindhaven Games ha pubblicato una demo per il suo gioco, la cui uscita è prevista entro l’anno solare 2021, dal titolo Sky Beneath.
Sky Beneath può essere inserito nel genere puzzle platformer in terza persona, a cui lo studio promette di aggiungere una componente narrativa piuttosto intensa. In quest’anteprima analizzeremo il contenuto della demo rilasciata, con uno sguardo a quelle che sono le aspettative per la versione definitiva.
L’ambientazione è Khytalon, un pianeta rigoglioso e coperto di vegetazione su cui sono sepolte alcune strutture molto antiche, che risalgono ad una civiltà aliena nota come “Azureani”. La protagonista del gioco, Cassie, è una predatrice spaziale. Se ne va in giro per i pianeti a raccogliere materiali, tesori e tecnologie da poter rivendere: su Kythalon, però, la sua nave ha fatto naufragio, lasciandola in panne su questo mondo desolato, ma ricco di segreti da scoprire.
Con l’aiuto di Annie, geniale scienziata che le ha rimesso a posto con una protesi bionica il braccio distrutto nello schianto, Cassie dovrà esplorare le strutture degli Azureani alla ricerca di componenti per riparare la nave e ripartire. Gli Azureani avevano una concezione della gravità molto diversa da quella umana e le loro strutture sono realizzate di conseguenza. Per esplorare, Cassie può avvalersi di una tuta molto speciale, costruita per lei da Annie, che consente di invertire o modificare il flusso della gravità.
Forte di questa tecnologia, Cassie esplorerà le strutture abbandonate alla ricerca di componenti per la nave, tesori e segreti che l’aiutino a comprendere e scoprire meglio la storia della perduta civiltà aliena e a sfuggire alla grinfie di un gruppo noto come “Pacificatori” che la cerca per eliminarla.
Quando Portal incontra Gravity Rush
Questa base narrativa fornisce il pretesto per esplorare strutture e laboratori abbandonati in cui Cassie può muoversi correndo e saltando non solo sul pavimento, ma anche sulle pareti e sul soffitto, invertendo la gravità con il dispositivo che le ha dato Annie.
I laboratori sono pieni di ostacoli, pericoli ed enigmi ambientali. Dall’acqua elettrificata alle porte sigillate, per aprire le quali è necessario agire su interruttori, che spesso sono a pressione e richiedono che ci venga spostato sopra qualcosa (una cassa o un contrappeso) per poter essere attivati.
Dagli interruttori alle piattaforme mobili, il territorio è una inesauribile miniera di spunti per un gameplay che assomiglia molto a quello di Portal, ma basato su un’idea che invece si rifà a quel Gravity Rush in cui la protagonista era in grado di alterare il senso della gravità per azzardare impossibili acrobazie e spostamenti tra piattaforme sospese nel vuoto.
La demo ci dà un assaggio del gameplay di Sky Beneath, mostrandoci Cassie che fa il suo ingresso in un laboratorio Azureano, sempre accompagnata dalla voce di Annie: le due scambiano dialoghi veloci su un tenore molto ironico e scanzonato, mentre la protagonista volteggia tra piattaforme e travi metalliche, cammina sui soffitti, sposta casse con un piccolo raggio traente e inizia a frugare tra i dimenticati tesori degli Azureani.
Tecnologia Azureana
Sotto il profilo grafico il gioco è realizzato abbastanza bene, mostrando ambienti dettagliati e ben renderizzati. Sia la vegetazione all’esterno che le asettiche, ma disordinate ambientazioni interne della struttura in abbandono restituiscono all’occhio un gradevole livello di dettaglio, tanto quanto il modello e le animazioni della protagonista.
Il sonoro è relativamente curato ed efficace. Nulla da dire sui controlli, semplici e intuitivi, che consentono al giocatore di calarsi con facilità nell’acrobatico ruolo di Cassie. Anche se la telecamera può diventare un po’ spiazzante e disorientare quando si cerca di muoversi troppo in fretta.
Naturalmente, si spera che il gioco completo sia in grado di fornire una migliore varietà di scenari e luoghi in cui ambientare evoluzioni a testa in giù, enigmi ambientali e, magari, qualche inaspettata “variazione sul tema” che possa conferire al gioco un’identità definita. E’ comunque evidente la cura che è stata riposta nella realizzazione degli ambienti a livello visivo.
Elementi della storia vengono raccontati attraverso documenti e lettere che Cassie trova in giro per gli ambienti di gioco e questo ci lascia intuire che ci saranno dei collezionabili da trovare. Documenti e file, come spesso accade in questi casi, forniranno ulteriori e interessanti dettagli sulla “lore” del gioco, invogliando all’esplorazione e stimolando il giocatore a scervellarsi su come raggiungere un determinato punto, anche se questo non è strettamente necessario per andare avanti.
Ce n’è poco ma ce n’è
La demo non è molto generosa e dura solo un paio d’ore, circa. Ma ci dà un assaggio del gameplay e del feeling di quello che potrebbe essere un rappresentante molto valido del genere se verrà completato e sviluppato come si deve.
Le idee interessanti ci sono, ma affinché questo gioco possa dirsi un’opera completa e riuscita sarà necessario un level design all’altezza del concept, una longevità non trascurabile e forse quel tocco di originalità (che potrebbe risiedere, perché no, proprio nella trama e nell’ambientazione se queste verranno espanse e approfondite a dovere) che distingua Sky Beneath da un qualunque titolo parkour o puzzle platformer, in un genere che, specie in ambito indie, appare ormai un po’ inflazionato. Visto il concept originale del gioco, potrebbe non guastare anche qualche modalità alternativa in cui sfruttare al meglio le abilità acrobatiche di Cassie e gli scenari fuori di testa.
Le premesse sono buone, le speranze pure. Non ci resta che attendere ulteriori sviluppi di quest’ottimo spunto con le dita incrociate.
Nel frattempo, se volete provare con mano le caratteristiche di questo gioco, potete scaricare qui la demo su Steam.