Recensione Arctic Liquid Freezer III 280mm: il nuovo re degli AIO?

Arctic è probabilmente una delle aziende operanti nel campo del raffreddamento CPU più attenta alle finanze dei propri utenti. Nel corso degli anni, i suoi prodotti si sono sempre distinti per un eccellente rapporto qualità prezzo. Pensate solo alle arcinote ventole P14 o P14 MAX capaci di tenere testa a ventole che costano anche 3-4 volte il loro prezzo. Anche nel settore dei dissipatori All in One per CPU, Arctic con la serie Liquid Freezer è stata in grado di conservare a lungo lo scettro del miglior dissipatore a liquido sul mercato.

Con la terza versione di Liquid Freezer, Arctic prova a migliorare ulteriormente ma questa volta si trova ad affrontare una competizione che nel corso del tempo è diventata più agguerrita.

In questa recensione andremo ad analizzare nel dettaglio il modello da 280mm, esaminandone design, caratteristiche, prestazioni e confrontandolo con altri concorrenti diretti, per capire se si tratta del nuovo punto di riferimento nel segmento.

Design e caratteristiche

Diciamoci la verità, i precedenti dissipatori Liquid Freezer non brillavano certo per il loro design, quanto piuttosto per le straordinarie capacità di raffreddamento. A lungo, inoltre, la compagnia ha fatto penare gli utenti interessati a realizzare una versione bianca del suo dissipatore a liquido, tant’è che la cosa è quasi diventata un meme tra gli appassionati.

Con L’Arctic Liquid Freezer III arriva finalmente il primo dissipatore All in One di Arctic interamente in bianco e noi abbiamo scelto proprio questo, nella versione A-RGB per la nostra prova.

Esteticamente, il Liquid Freezer III 280mm A-RGB mantiene il look minimal e industriale che ha reso riconoscibili i prodotti Arctic. I colori disponibili sono il nero e il bianco con la possibilità di scegliere per ciascuna di esse anche una versione con illuminazione RGB addressable. Il dissipatore, inoltre, è disponibile nei formati 240mm, 280mm, 360mm e 420mm.

La novità più evidente nel design dell’Arctic Liquid Freezer III è naturalmente il nuovo sistema di montaggio della pompa e della ventola magnetica per VRM che lo ricopre.

La ventola, anch’essa dotata di RGB addressable, infatti, ha dimensioni generose e copre interamente il waterblock, fornendo aerazione al settore dei VRM della scheda madre. Questa scelta progettuale non solo migliora l’efficienza di dissipazione dei componenti di alimentazione, ma rende anche più semplice l’eventuale manutenzione o sostituzione della ventola, che può essere rimossa senza dover smontare l’intero waterblock.

Il radiatore in alluminio anch’esso in colorazione bianca opaca, ha uno spessore generoso di 38mm, superiore a quello di tantissimi concorrenti, il che garantisce uno scambio termico più efficiente, ma potrebbe causare qualche problema di compatibilità, come abbiamo visto nella nostra recensione del case Hyte Y60.

Ad esso sono preinstallate due ventole Arctic P14 PWM da 140mm (le stesse preinstallate sul Liquid Freezer II), con un range di velocità che spazia dai 200 ai 1700 RPM, per un flusso d’aria massimo di 72,8 CFM e una pressione statica di 2,4 mmH2O.

Il waterblock, realizzato in rame nichelato, ospita una pompa capace di raggiungere i 2100 RPM e utilizza un sistema di micro-canali che ottimizza il trasferimento del calore dalla CPU al liquido. La base a contatto con l’IHS è rettificata a macchina per garantire la massima superficie di contatto.

I tubi che collegano radiatore e waterblock sono rivestiti in treccia di nylon bianca e hanno una lunghezza di 450mm. Purtroppo sono anche piuttosto rigidi, il che può rendere meno agevole l’installazione in case particolarmente compatti. La qualità costruttiva complessiva è comunque eccelsa, in linea con gli standard a cui Arctic ha abituato i suoi clienti.

Cable management perfetto

Il Liquid Freezer III come abbiamo detto arriva con ventole già installate, e i cavi sono perfettamente nascosti sul retro in modo che, utilizzando l’ “All in one cable” incluso, un solo cavo debba essere installato sulla motherboard. Se si vuole avere maggior controllo sulla velocità di rotazione delle ventole, è tuttavia possibile installare separatamente la pompa all’header AIO/CPU, le ventole all’header cpu e il cavo vrm al fan header ventola della propria motherboard, utilizzando l’altro cavo, “Individual Control Cable”.

Quest’ultima è sicuramente la configurazione preferibile per gestire in maniera ottimale la silenziosità del vostro rig. La pompa è infatti l’elemento più rumoroso del gruppo regolandola in modo che funzioni ad un pwm inferiore rispetto alle ventole, potrebbe garantirvi qualche dB in meno nella rumorosità. In questa configurazione, tuttavia, abbiamo rilevato un piccolo errore di report nei dati, laddove la pompa viene mostrata come al 150% degli rpm nell’UEFI. Questo significa che mentre viene indicato un valore di 4000 rpm dai sensori, in realtà i giri reali sono circa 2500.

Arctic Liquid Freezer III A-RGB 280mm cable management

Per quanto riguarda la parte RGB, come abbiamo detto, Arctic si affida ad un sistema led RGBa controllato tramite un cavo a 4Pin 5v che garantisce una buona luminosità e una buona fedeltà cromatica, anche se, probabilmente, per poter trovare la giusta gradazione di colore tra periferiche diverse potrebbe essere necessario qualche attenzione in più.

Abbiamo notato ad esempio che nonostante tutte le risorse RGB siano gestite tramite il software della motherboard Gigabyte (RGB Fusion) ed impostate in maniera identica, il bianco restituito appaia molto meno freddo sul dispositivo Arctic rispetto a quello fornito dalle ventole Phanteks D30 utilizzate nella nostra configurazione, ma che lo stesso cambi, un po’ random ad esempio rimuovendo e reinstallando la ventola VRM magnetica.

Installazione e compatibilità

Il processo di installazione è probabilmente l’aspetto più controverso di questo nuovo AIO. Per quanto riguarda il socket Intel LGA 1700, Arctic ha optato per un sistema di montaggio proprietario che richiede la completa rimozione del meccanismo di ritenzione originale della scheda madre. Al suo posto viene installato un frame in metallo che circonda il socket e sul quale vanno poi fissate le staffe che sorreggono il waterblock.

Questo approccio, se da un lato assicura una pressione sempre ottimale e riduce potenziali problemi di compatibilità, dall’altro risulta piuttosto invasivo e potrebbe non essere gradito a chi preferisce soluzioni meno intrusive. Inoltre, l’utilizzo di un sistema non standard potrebbe far decadere la garanzia della scheda madre in caso di danni accidentali durante il montaggio.

Una volta posizionate le staffe sul frame, si può procedere a fissare il waterblock tramite due viti a molla piuttosto rigide, che richiedono una certa forza per essere avvitate correttamente. Nel complesso, il processo di installazione su LGA 1700 non è particolarmente complesso, ma richiede attenzione e pazienza.

Per quanto riguarda il socket AMD AM5, Arctic ha optato per un sistema più classico tuttavia anche in questo caso però i tubi rigidi e le molle molto dure rendono il montaggio piuttosto scomodo, costringendo a forzare parecchio per avvitare.

Il sistema di montaggio Offset

Sia per le soluzioni Intel, che per quelle AMD, per migliorare le prestazioni di raffreddamento, Arctic ha optato per un sistema di ancoraggio di tipo “Offset”, che abbiamo visto utilizzare dalla compagnia nelle ultime versioni del Liquid Freezer II

Sui socket AMD AM4 e Intel LGA 115x/1200, la maggior parte dei waterblock per CPU ha una forma quadrata e simmetrica, con la parte “attiva” (dove avviene lo scambio di calore) posizionata al centro. Questo perché su queste piattaforme i chip della CPU sono posizionati centralmente nel package. Tuttavia, con le ultime architetture AMD Zen 2 e 3 e Intel Alder Lake/Raptor Lake, i chiplet che contengono i core della CPU sono spostati verso un lato del package, lasciando l’altro lato occupato dal chipset I/O. Di conseguenza, un waterblock tradizionale con il centro attivo al centro geometrico del package non è più l’ideale.

Il sistema di montaggio offset dei Liquid Freezer prevede di disassare leggermente il waterblock rispetto al centro del socket, in modo da avvicinare la parte con i microcanali alla zona dove si trovano i chiplet della CPU. In questo modo si ottimizza il trasferimento del calore proprio dove serve di più.

Nel caso specifico del Liquid Freezer II, l’offset del waterblock era ottenuto grazie a un apposito kit di montaggio che andava ordinato separatamente per le CPU Ryzen. Dal Liquid Freezer III invece l’offset è integrato nel sistema di montaggio di default per entrambe le piattaforme AMD e Intel.

Si tratta di un accorgimento intelligente che permette di “sfruttare” al meglio la particolare disposizione dei chiplet dei processori moderni, migliorando l’efficienza di dissipazione seppur di pochi gradi. Non tutti i produttori di dissipatori hanno adottato soluzioni di questo tipo, dando quindi un vantaggio agli AIO Arctic.

Test sul campo

Per valutare le prestazioni del Liquid Freezer III 280mm, lo abbiamo installato su un sistema di test con processore Ryzen 9 7900x e un Case Hyte Y60. La configurazione completa la trovate qui sotto

ComponenteSpecifiche
CPURyzen 9 7900X
Scheda MadreB650E Aorus Elite X AX ICE
DissipatoreARCTIC Liquid Freezer III 280mm
RAMDDR5 G.Skill Trident-Z RGB NEO 6000MHz CL36-36-36-80
Storage NVMEKingston Fury 2TB PCIe 4.0 + Patriot Viper PCIe 4.0 1TB
Storage HDD/SSDCrucial MX500 1TB + WD RED 3TB
GPUKFA2 GeForce RTX™ 4090 SG 1-Click OC
Ventole2x intake Laterali Phanteks D30 140mm+ 1x Phanteks D30 120mm + 2x intake bottom Noctua NF-A14 PWM

Rumorosità

Partiamo dall’analisi della rumorosità. Con pompa e ventole al 50% circa (1000 RPM), il Liquid Freezer III è praticamente impercettibile, confermandosi come uno degli AIO più silenziosi sul mercato. Anche a pieno regime si attesta intorno ai 40 dBA, un valore non fastidioso e inferiore a molti concorrenti con radiatore a 360mm come il Corsair H150i Elite Capellix (45 dBA) o il Lian Li Galahad 360 (41 dBA).

Rispetto al Liquid Freezer II, il nuovo modello produce circa 1-2 dBA in più a causa del leggero aumento di velocità della pompa e della ventola VRM. Un incremento appena percettibile che non intacca il primato di Arctic in fatto di silenziosità.

Temperature

Passando alle temperature, emergono dati interessanti. Con un carico di lavoro di 250W, simulando uno scenario di utilizzo particolarmente intenso, il Liquid Freezer III 280mm raggiunge i 88-90°C con le ventole al 100%, evitando il throttling termico del processore ma avvicinandosi al limite. Una situazione non ideale, considerando che dissipatori con radiatori più grandi come l’ASUS Ryujin II 360mm o il DeepCool LS720 si fermano intorno agli 85°C nella stessa prova.

Riducendo il TDP della CPU a 175W, un valore più rappresentativo di carichi pesanti ma non estremi, le temperature si attestano sui 83°C, un buon risultato ma ancora leggermente superiore a quanto fatto registrare dai migliori AIO a 360mm (circa 78-80°C).

È con un consumo di 125W, tipico di un carico di lavoro medio-pesante come il gaming, che il Liquid Freezer III 280mm dà il meglio di sé: i 67°C ottenuti sono infatti del tutto paragonabili ai migliori dissipatori ad aria e a liquido di pari categoria, come ad esempio l’EK AIO 280 D-RGB (66°C) o il Corsair H115i Elite Capellix (66°C).

Confrontando questi dati con quelli del Liquid Freezer II 280mm, si nota come il nuovo arrivato faccia leggermente più fatica a gestire gli scenari di utilizzo più intensi, probabilmente a causa della minore superficie radiante rispetto al modello da 360mm e di un waterblock non particolarmente evoluto. Il sistema di montaggio con offset ottimizzato, di per sé, non sembra influire granché sulle performance.

Rapporto prezzo/prestazioni imbattibile

Tuttavia quello che occorre rilevare qui è che questi risultati vengono raggiunti da un dissipatore che nella migliore ipotesi costa quasi la metà di quelli menzionati con i risultati migliori, determinando un rapporto prezzo prestazioni davvero imbattibile.

Come potete vedere nel grafico qui sotto, in cui il valore più basso indica un rapporto prezzo prestazioni migliore, il Liquid Freezer III si attesta come il miglior prodotto sujlla base del rapporto qualità prezzo posizionandosi nella fascia medio-alta del mercato degli AIO per quanto riguarda le prestazioni.

Va comunque sottolineato come i test siano da considerarsi come riferimento, in quanto influenzati dalla specifica configurazione utilizzata. In case più compatti e con un airflow meno ottimizzato, le temperature potrebbero essere leggermente più alte.

L’Arctic Liquid Freezer III 280 si conferma la scelta con il miglior rapporto prezzo/prestazioni, con un valore di 1.22, grazie al prezzo molto competitivo di soli 82€ sul sito ufficiale al momento della redazione di questo articolo.
Il DeepCool LS720, grazie al prezzo contenuto di 120€, balza al secondo posto con un rapporto di 1.88, offrendo un ottimo compromesso tra prestazioni e costo.

Si può notare come il Liquid Freezer III si posizioni in linea con i migliori AIO a 280mm come il Corsair H115i o l’EK 280 D-RGB, con temperature leggermente superiori (1-2 gradi) ma rumorosità migliore di 2-3dBA.

L’EK AIO 280 D-RGB e il Corsair H115i Elite si posizionano rispettivamente al terzo e quarto posto, con rapporti di 2.35 e 2.44. Pur essendo più costosi del Liquid Freezer III, offrono comunque un buon bilanciamento tra prezzo e prestazioni.

L’NZXT Kraken X63, a causa dell’alto prezzo di 185€, scende in quinta posizione con un rapporto di 2.71, seguito dal Corsair H150i Elite (3.06) e dal Lian Li Galahad 360 (3.08), penalizzati dai prezzi elevati rispetto alle prestazioni offerte.

Questo grafico evidenzia come l’Arctic Liquid Freezer III 280, grazie al suo prezzo molto aggressivo, riesca ad offrire il miglior rapporto prezzo/prestazioni tra i dissipatori analizzati. Anche il DeepCool LS720 si rivela un’opzione interessante per chi cerca un buon compromesso tra prestazioni e costo.

D’altro canto, modelli più costosi come il Corsair H150i Elite o il Lian Li Galahad 360, pur garantendo temperature assolute leggermente inferiori, risultano meno convenienti dal punto di vista del puro rapporto prezzo/prestazioni.

Commento finale

L’Arctic Liquid Freezer III 280mm è senza dubbio un AIO di grande qualità, che si distingue per l’ottimo rapporto tra prezzo, prestazioni e silenziosità. Esteticamente sobrio ma curato, offre numerose caratteristiche interessanti come la ventola VRM integrata, il radiatore maggiorato e le ventole P14 di comprovata efficacia. Sul fronte delle prestazioni di raffreddamento, pur non raggiungendo in termini di valori assoluti le prestazioni dei migliori dissipatori da 360mm, diventa imbattibile quando si considerano questi dati tenendo d’occhio il prezzo, aggiudicandosi la corona di miglior AIO per rapporto qualità prezzo e anche in quella della rumorosità. Qualche perplessità la solleva il sistema di montaggio proprietario per il socket LGA 1700, che pur assicurando un’ottima pressione del waterblock risulta piuttosto invasivo e potrebbe scoraggiare alcuni utenti. Anche la scarsa flessibilità dei tubi e la rigidità delle molle rendono l’installazione meno immediata rispetto ad altri AIO. Nel complesso, il Liquid Freezer III 280mm rappresenta un’ottima scelta per chi cerca un dissipatore a liquido performante, silenzioso e dall’imbattibile rapporto qualità/prezzo. Se per voi conta soprattutto la sostanza, non c’è altro dissipatore a cui guardare.

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Arctic Liquid Freezer III 280mm A-RGB


L'Arctic Liquid Freezer III 280mm è senza dubbio un AIO di grande qualità, che si distingue per l'ottimo rapporto tra prezzo, prestazioni e silenziosità. Esteticamente sobrio ma curato, offre numerose caratteristiche interessanti come la ventola VRM integrata, il radiatore maggiorato e le ventole P14 di comprovata efficacia. Sul fronte delle prestazioni di raffreddamento, pur non raggiungendo in termini di valori assoluti le prestazioni dei migliori dissipatori da 360mm, diventa imbattibile quando si considerano questi dati tenendo d'occhio il prezzo, aggiudicandosi la corona di miglior AIO per rapporto qualità prezzo e anche in quella della rumorosità. Qualche perplessità la solleva il sistema di montaggio proprietario per il socket LGA 1700, che pur assicurando un'ottima pressione del waterblock risulta piuttosto invasivo e potrebbe scoraggiare alcuni utenti. Anche la scarsa flessibilità dei tubi e la rigidità delle molle rendono l'installazione meno immediata rispetto ad altri AIO. Nel complesso, il Liquid Freezer III 280mm rappresenta un'ottima scelta per chi cerca un dissipatore a liquido performante, silenzioso e dall'imbattibile rapporto qualità/prezzo. Se per voi conta soprattutto la sostanza, non c'è altro dissipatore a cui guardare.

PRO

Ottimo rapporto prezzo/prestazioni | Bassissima rumorosità di funzionamento | Ventola VRM integrata e facilmente sostituibile | Radiatore spesso per uno scambio termico più efficiente | Qualità costruttiva al top | Design ora finalmente anche in bianco

CONTRO

Con dissipatori particolarmente energivori, meglio puntare ad un 360mm top di gamma | Sistema di montaggio proprietario per LGA 1700 piuttosto invasivo | Tubi molto rigidi e molle dure che rendono meno agevole l'installazione
Arturo D'Apuzzo
Arturo D'Apuzzo
Nella vita reale, investigatore dell’incubo, pirata, esploratore di tombe, custode della triforza, sterminatore di locuste, futurologo. In Matrix, avvocato e autore di noiosissime pubblicazioni scientifiche. Divido la mia vita tra la passione per la tecnologia e le aride cartacce.

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