Back 2 The Past: oggi parliamo del Nintendo 64

Una nuova-vecchia rubrica.

E’ con grande piacere che apro questa rubrica dedicata al retrogaming e ai nostri primi passi da videogiocatori.

Tutti ricordiamo con qualche lacrima la nostra prima console o il nostro primo gioco, ed è proprio questo lo scopo di questa rubrica, vogliamo riportare quei sentimenti di gioia, misti a nostalgia tralasciando in parte i freddi numeri degli aspetti tecnici.

La console di cui parlerò oggi è il/la Nintendo 64.

Un po’ di storia…

La Nintendo nasce nel settembre del 1889 dalla mente di Fusajiro Yamauchi, inizialmente l’azienda si occupava di giochi di carte, da quelle da Poker a quelle da Hanafuda (usate per giocare a Koi-Koi, simile alla nostra scopa).

La compagnia nipponica ha però mostrato negli anni un crescente interesse per la tecnologia. Infatti durante gli anni ’70 divenne distributore della Magavox Odyssey (la prima console casalinga, per chi fosse un po’ più giovane).

Quel mondo attirò gli interessi di Nintendo, che vedendo delle potenzialità in questo nuovo modo di giocare, creò la sua prima console, chiamata: Color TV Game, uscita in numerose varianti esclusivamente nella terra del Sol Levante.

Visto il successo ottenuto dalla console, Nintendo comincia dagli anni ’80 a produrre nuove esperienze di gioco. La prima a vedere la luce fu il Nintendo Entertainment System (noto ai più come NES), chiamato anche Famicom (abbreviazione di Family Computer).

La console in questione, con architettura 8 bit, uscì nel 1983 in Giappone, approdò in Italia solo 4 anni dopo. Alla console si riconosce il merito di aver risollevato l’industry che vide un crollo di vendite nel settore tra il 1983 ed il 1984.

I titoli che erano contenuti sono delle pietre miliari nel mondo videoludico, infatti nascevano su quella console giochi come:

  • Super Mario Bros;
  • The Legend of Zelda;
  • Metroid;
  • Ninja Gaiden;
  • Castlevania;
  • e molti altri…

Visto l’incredibile successo della console, Nintendo pensò di bissare con il Super Nintendo Entertainment System (abbreviato con SNES), console con il doppio dei bit, ben 16. Anche questa macchina sfoderò grandi titoli come:

  • Donkey Kong Country;
  • Super Mario World;
  • Street Fighter II;
  • Super Mario Kart;
  • Starfox;
  • e tanti altri…

Lascio comunque l’onore e l’onere di parlare di queste due grandi console ai miei colleghi.

Arriva lei, la prima console a 64 bit.

Verso gli anni ’90 era palese che la fine dello SNES fosse vicina, gli sviluppatori erano infatti costretti ad aggiungere dei chip che aumentassero la potenza della console.

Quindi le grandi software house, pensarono di creare una nuova generazione di console, la maggioranza optò per passare a 32 bit, Nintendo nella sua ambizione decise di progettare una console con il doppio dei bit.

La console venne presentata al pubblico nel 1994 con il nome “Ultra 64“, il design della macchina era particolarmente spartano, infatti era una scatola rettangolare dai bordi stondati, anche se erano già presenti lo slot delle cartucce e gli ingressi per ben 4 joypad.

Nel novembre dell’anno successivo, venne annunciata al Salone Soshinkai Software la nuova macchina, il Nintendo Ultra 64, mostrando alcuni giochi in uscita e tutte le caratteristiche che conosciamo oggi. Il nome divenne successivamente Nintendo 64 causa della presenza della divisione Ultra Games in casa Konami.

Chiamatelo Tricorno o Artiglio, un Joypad senza precedenti.

La nuova macchina si presentò con un sistema di controllo dal design certamente particolare, inizialmente venne soprannominato “tricorno“, poi in alcune pubblicità veniva presentato più come un artiglio.

Non importa il nome, fatto sta che si tratta di un controller unico, pensato per due tipi di impugnature, infatti la presenza di una leva analogica e di una croce digitale permettevano ben due approcci.

I tasti erano già abbastanza per l’epoca, infatti erano presenti un totale di 6 tasti (start escluso) e 3 dorsali, così chiamati:

  • Tasto “A”: di colore blu;
  • Tasto “B”: di colore verde;
  • Tasti “C”: quattro tasti di colore giallo
  • Dorsale “L”: dorsale sinistro di colore grigio;
  • Dorsale “R”: dorsale destro di colore grigio:
  • Tasto “Z”: dorsale “basso” di colore grigio (dedicato al Z-Targeting)

Nella parte posteriore del Joypad era presente uno slot per inserire alcuni add-on molto particolari come:

  • Rumble Pak: add-on dedicato alla vibrazione del controller;
  • Controller Pak: add-on necessario per salvare i dati in alcuni giochi;
  • Transfer Pak: accessorio utilizzato principalmente per trasferire i dati dai giochi di Pokemon per Gameboy ai vari Pokemon Stadium.

I giochi

La lista di titoli inseriti è frutto di opinioni personali, quindi se qualche gioco non è presente, non allarmatevi, prepareremo un post dedicato nei nostri canali social.

  • Super Mario 64: Il primo titolo uscito su Nintendo 64, dedicato al personaggio nato dalla mente di Shigeru Miyamoto e per la prima volta in 3D. Il gioco inizia con il solito rapimento della Principessa Peach (i Toad non sono molto utili), Mario, grazie agli iconici tubi, viene portato al Castello di Peach e scopre che se vuole liberare la principessa, dovrà trovare le Stelle nascoste in ogni mondo. Stratagemma incredibile fu proprio l’hub, infatti dal salone del castello si potevano accedere a varie porte (in base al numero di stelle richieste) ed entrare nei quadri magici per trovare le Stelle rubate, tra sfide che ancora oggi possono essere definite impegnative. Le stesse Boss-Battle erano in qualche modo epiche, sopratutto quelle con il cattivissimo Bowser. Il gioco fu acclamato dalla critica e vendette ben 11 milioni di copie. Se non avete mai giocato a Super Mario 64, forse il Nintendo 64 Mini vi redimerà.
  • Mario Kart 64: Altro titolo che ha fatto la storia dei videogiochi è dedicato alle avventure motoristiche di Mario e compagnia cantante. In questo gioco dovrete vincere le varie coppe in gare di Kart, per raggiungere l’agognata coppa, tutto è concesso, infatti avrete a disposizione moltissimi power-up, acquisibili dalle scatole con il punto interrogativo sparse nei tracciati. Questi potenziamenti sono utilissimi, si va dai funghi che vi daranno un boost di velocità al fulmine che rimpicciolirà i vostri avversari (e se sarete cattivi abbastanza, potrete anche schiacciarli), passando per l’iconica stella e il maledetto guscio blu spinoso, un regalino per i giocatori in pole (la versione Nintendo 64 di questo guscio era veramente bastarda, colpiva ogni giocatore che fosse davanti). Il gioco presentava diversi livelli di difficoltà, si partiva dai 50cc (facile) ai 150cc (difficile) fino ai 150cc Reverse (difficile in modalità specchio). Solo Nintendo sa quante amicizie ha distrutto questo gioco.
  • The Legend of Zelda: Ocarina of Time: Un altro titolo del Nintendo 64 che nasce dalla visionaria mente del buon vecchio Miyamoto. Questo straordinario gioco ha dettato e ancora oggi lo fa i canoni per tutti i giochi action-adventure in 3D, persino i frustranti Souls. Il gioco inizia con un biondo bambino di verde vestito, che viene convocato da un magico albero all’interno della Foresta Kokiri. Da quel momento le sue avventure lo porteranno a diventare l’Eroe del Tempo. Un gioco che tutt’ora è considerato un capolavoro assoluto, il suo metascore è 99. Rigioco questo titolo ogni volta che posso, è qualcosa di dannatamente stupendo.
  • Banjo-Kazooie: Il rapporto tra Nintendo 64 e Rare ha portato titoli di eccelsa bellezza, grazie ai ragazzi inglesi possiamo annoverare tra i giochi esclusivi di questa console, le avventure di un orso di nome Banjo e una Breegul chiamata Kazooie. Il gioco prende spunto da Super Mario 64 in alcune meccaniche e riesce anche a superarlo in altri punti. Purtroppo, dopo la cessione a Microsoft i ragazzi di Rare non hanno più sfornato titoli così belli.
  • Diddy Kong Racing: Il primo racing-game arricchito dall’adventure-mode ed altro capolavoro dei ragazzi di Rare (Rareware all’epoca). L’Isola del tigrotto Timber viene invasa dal malvagio maiale spaziale Wizpig, che vuole conquistare i circuiti presenti sull’isola. Gli amici e non di Timber, tra cui Diddy Kong, lo scoiattolo Conker, la tartaruga Tiptup, la topina Pipsy (mio personaggio preferito), l’orso Banjo (nella sua prima apparizione videoludica) e molti altri, affronteranno gli scagnozzi di Wizpig e lo stesso maiale in ben due occasioni, per salvare la loro isola.
  • The Legend of Zelda: Majora’s Mask: Un altro titolo dedicato alla saga, questo è ancora definito uno dei più difficili della serie. Questa avventura vedrà il nostro Link arrivare nella città di Termina, prima di giungere alle porte della città però, viene aggredito da uno Skull Kid con una bizzarra maschera, la cui vista sola sprigiona malvagità, dopo un breve alterco, il nostro eroe viene trasformato in un Deku. Prima dovrà liberarsi di questa terribile maledizione, una volta fatto (e non sarà facile), si accorgerà che la città di Termina ha solo 3 giorni di vita, prima di essere schiacciata da una Luna dalle sembianze tutt’altro che amichevoli. Grazie all’Ocarina del Tempo ereditata dal precedente il titolo, Link riuscirà a combattere il vero nemico la Maschera di Majora (questo poi è un vero incubo, se non siete ben attrezzati).

Sarebbero necessarie ore per elencare tutti gli iconici titoli di Nintendo 64, tra i quali: Star Fox 64, Banjo-Tooie, Killer Instinct, Donkey Kong 64, Pokemon Stadium, Super Smash Bros, GoldenEye 007, Wave Race, Conker’s Bad Fur Day (consigliato ad un pubblico adulto) e tantissimi altri.

Riassunto

Bene, siamo alla fine di questo speciale, spero che vi sia piaciuto e che vi abbia riportato alla mente i migliori momenti passati in compagnia di questa macchina straordinaria. Sono conscio di aver tralasciato alcune cose, come lo sfortunato Nintendo Disc-Drive e la battaglia epica con Sony Playstation, ma questo vuole essere un ricordo ad una console unica nel suo genere, e nei ricordi di rado rammentiamo gli insuccessi.

 

 

 

 

 

 

 

Andrea Bevilacqua
Andrea Bevilacqua
Nato nei magnifici anni '90 ed entrato in tenera età nel magico mondo dei videogiochi grazie ad un baffuto idraulico italiano ed un prode spadaccino in calzamaglia verde. Oggi, passata la soglia degli "enta", cerco nei moderni capolavori videoludici il titolo in grado di emozionarmi e di regalarmi un gameplay stimolante. Le mie altre passioni sono: musica (ex-chitarrista), calcio (irriducibile cuore rossonero) e cinema.

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