Nuovo capitolo della vicenda legata al contenzioso tra Hellena Taylor, storica doppiatrice di Bayonetta, e Platinum Games.
E’ la stessa Taylor oggi a chiarire nuovamente la vicenda, con alcuni post condivisi sul proprio account Twitter.
La Taylor ha infatti confessato di aver omesso alcuni dettagli dalle proprie precedenti dichiarazioni, andando di fatto a confermare la ricostruzione condivisa dall’inchiesta di Jason Schreier.
“Ho già spiegato che la prima offerta era troppo bassa. Si trattava di 10.000 dollari in totale. Ma parliamo di un franchise da 450 milioni di dollari, senza contare il merchandise. Quindi scrissi in giapponese a Hideki Kamiya, chiedendo un compenso adeguato. Credevo che in qualità di creativo, mi avrebbe capita. Mi rispose dicendomi quanto tenesse in considerazione il mio lavoro e quanto i fan desiderassero vedermi tornare a interpretare Bayonetta. A quel punto mi furono offerti altri 5.000 dollari. A quel punto ho rifiutato di doppiare il gioco.“
Al di là delle considerazioni sulla congruità dell’offerta in relazione al lavoro svolto, appare dunque evidente che la Taylor abbia omesso parte della storia per rendere più risonante la propria lamentela.
Una scelta che tuttavia le sta creando un feedback piuttosto negativo sui social, portando ella stessa a dichiarare che è in atto una campagna diffamatoria ai suoi danni.
Come vi abbiamo raccontato negli scorsi giorni, la Taylor aveva raccontato a mezzo Twitter di aver rifiutato l’incarico a causa del compenso. La doppiatrice aveva sostenuto di aver ricevuto un’offerta parti a 4.000 dollari per l’intero lavoro. Un compenso ritenuto inadeguato alla luce degli incassi dei precedenti capitoli.
La Taylor si spingeva anche oltre, invitando il pubblico a boicottare l’imminente release di Bayonetta 3 per devolvere il corrispettivo in beneficenza, evidenziando lo svilimento professionale come causa di depressione e malesseri più gravi nei soggetti più fragili.
Immediato il sostegno da parte del popolo di Twitter, anche appoggiato da personaggi di spicco dell’industria.
Tuttavia, pochi giorni dopo era arrivato il colpo di scena: secondo un’inchiesta di Jason Schreier, Platinum Games voleva nuovamente Hellena Taylor in Bayonetta 3 e non le offrì 4000$ per tutto il lavoro, bensì 3-4000$ per sessione di registrazione, per un totale di 5 sessioni da massimo 4 ore al giorno.
Una remunerazione dunque tra i 15000 e i 20000$, ben lontana da quanto dichiarato dalla doppiatrice. Sembrava che la Taylor avesse invece chiesto un somma a sei cifre per il lavoro. A quel punto fu Platinum Games a rifiutare e, dopo aver provato in tutti i modi a convincere la storica doppiatrice della strega ad abbassare le pretese, decise di optare per il cambio in favore di Jennifer Hale. Nonostante ciò, Platinum Games offrì alla Taylor un cameo nel gioco per 4000$, per una sola sessione di registrazione, ma l’attrice rifiutò.
Un aggiornamento che aveva rimescolato le carte, gettando ombra sulla posizione della Taylor e che la confessione odierna rischia di aggravare.