Activision ci ha permesso di provare la beta del nuovo Call of Duty: Modern Warfare in anticipo. Dopo averla abbondantemente testata pad alla mano, siamo qui per raccontarvi la nostra su questa nuova iterazione della saga di sparatutto più famosa del mondo.
Quando abbiamo saputo che Infinity Ward sarebbe tornata a lavorare su Modern Warfare, eravamo molto curiosi. Il ritorno di quella che è forse la serie di maggior successo all’interno del mondo di Call of Duty, e soprattutto il ritorno alle origini di un franchise che aveva perso la bussola, ci interessava particolarmente. E in effetti le prime ore con questa beta ci hanno sorpreso abbastanza in positivo.
Prima di parlare di ciò che concerne le nostre impressioni, va detto che da domani la beta sarà aperta a tutti per un paio di giorni, e poi di nuovo dal 19 al 23 settembre. Questa versione di prova presenta, purtroppo, solo tre delle mappe, ed è limitata sotto vari aspetti. Il livello massimo che si può raggiungere è il 10, cosa che impedisce di sbloccare la maggior parte delle armi, accessori e ricompense. Inoltre le modalità disponibili sono solo Deathmatch e Dominio, accorpate in un’unica ricerca rapida, e Quartier Generale.
Anima inconfondibile
Call of Duty: Modern Warfare rinuncia a tutte le mirabolanti acrobazie verso cui la serie si era diretta negli ultimi anni. Preferisce invece tornare a fare quello che ha portato il franchise al successo: guerriglia contemporanea. Ciò che subito traspare una volta impugnato il pad e entrati in partita è che il gioco è senza dubbio un Modern Warfare, ma contemporaneamente non lo è. Se da un lato la conformazione delle mappe, la frenesia del gioco, le classi e le ricompense corrispondono perfettamente al DNA della saga, il feeling è leggermente diverso. Nuovo, più realistico, più pesante. I colpi che esplodiamo hanno un rinculo più tangibile, un suono più assordante.
Ciò che forse rende maggiormente l’idea della novità, che comunque necessità di essere tastata con mano, è il nuovo sistema di coperture. Nel venturo Call of Duty: Modern Warfare potremo sporgerci dagli angoli e appoggiarci sulle superfici piane, per sparare con più stabilità. Basterà premere la levetta analogica destra mentre si mira per effettuare una delle due, guadagnandone enormemente in precisione e restando maggiormente nascosti dai colpi nemici.
Le novità non sono certo finite. Il gioco aggiunge, rispetto alla vecchia serie, tutto un nuovo sistema di interazione ambientale, che ci permette di aprire, socchiudere e sfondare le porte di corsa, così come di scavalcare ostacoli molto più agevolmente. Inoltre nel titolo è stata introdotta la corsa tattica, uno scatto ancora più veloce premendo due volte rapidamente l’analogico sinistro, con l’arma alzata, che comporta una maggiore lentezza nel tornare a mirare.
Non c’è più la mini mappa, se non chiamando un UAV; c’è invece il radar per i suoni. Un’altra novità è anche l’introduzione della telecamera post mortem dall’alto, che ci permette di vedere compagni e a volte anche nemici. La sensazione è sì di giocare a Modern Warfare, ma a una versione moderna, rinnovata e appagante.
Armaioli si nasce… O si diventa?
L’altra novità di spicco di questo nuovo Modern Warfare è il focus sulla personalizzazione delle armi. Seppure il sistema delle classi sia molto simile a quanto visto nei precedenti capitoli, con armi primarie, secondarie, tre specialità e i due tipi di granate, l’attenzione data alla libertà di scelta è tanta. Ogni bocca di fuoco che equipaggiamo può essere modificata in ogni aspetto e in vari modi, rendendo il parco armi del gioco ancora più vario.
Potremo modificare il mirino, il calcio, la canna, aggiungere parti sotto la canna, ampliare il caricatore, sostituire l’impugnatura e altro ancora. Il tutto con varie possibilità, ognuna con dei pro e dei contro, fino a un massimo di cinque modifiche.
Oltre a questo, il gioco è tornato ad avere etichette, emblemi e le classiche tag clan, come negli altri episodi della saga Modern Warfare. Qui, in più, si può scegliere l’aspetto del proprio personaggi, tra alcuni avatar messi a disposizione.
Buona la prima
In conclusione, la serie sembra pronta a tornare alla ribalta, portandoci un soft reboot di Call of Duty: Modern Warfare capace di richiamare la fan base che tanto ha a cuore il capitano Price e il suo team. Rimane da provare la trama e il resto del comparto multiplayer: modalità, bilanciamento, sblocco delle armi. Sicuramente questa prova ci ha convinto e non vediamo l’ora di provare altre novità riguardo il nuovo titolo sviluppato da Infinity Ward.