Set up
La frenesia di provare finalmente il tanto agognato sensore è tanta, ma prima dobbiamo procedere alla rigorosa cerimonia del collegamento alla console. Se disponiamo di una nuova Xbox 360 Slim, allora il montaggio sarà semplificato, in quanto non ci servirà una fonte di alimentazione esterna. Se al contrario la nostra console rientra nella schiera delle “fat” o per usare un eufemismo, “vecchie”, allora avremo bisogno di utilizzare l’adattatore preso in esame poco sopra, collegare l’uscita usb ad una porta usb presente sul retro della 360, e collegare l’alimentatore fornito a corredo ad una presa di corrente. Terminati i preliminari, è la volta di accendere la console designata; con nostra grande sorpresa veniamo informati che è disponibile e obbligatorio un aggiornamento dashboard per poter procedere. Ovviamente la nostra scelta fu quella di accettare l’aggiornamento e con nostra grande sorpresa ci trovammo poco dopo a navigare nella nuova dashboard, quella che in alcuni video leaked che si trovano su internet potete ammirare in azione. Il nuovo logo in fase di boot è veramente accattivante, ma il bello ancora deve venire.
Una nuova esperienza
In questa sede non ci dilungheremo a descrivere nei minimi particolari le funzionalità offerte dal nuovo aggiornamento, ci limitiamo a informarvi che la velocità della stessa dashboard è migliorata sensibilmente, il codec implementato per i party xbox Live e per le chat è veramente ottimo. Le altre chicche abbiamo deciso che sarete voi stessi a scoprirlie quando questo aggiornamento sarà disponibile a tutti. Una volta effettuato l’accesso a Xbox Live col nostro profilo, veniamo informati che è presente un ulteriore update che riguarda il sensore Kinect. Accettiamo e attendiamo che il download sia completato, fremendo per poter provare le sue funzionalità. Ora il benvenuto ci viene dato da un wizard riguardante il primo utilizzo di Kinect; un breve filmato illustrato mostra a noi tutti come utilizzare la periferica e come posizionarla correttamente, per poi avviare la procedura vera e propria di sincronizzazione. La prima tappa siamo noi, ovvero la scansione del nostro corpo e della stanza che ci circonda; se i requisiti vengono soddisfatti allora è possibile passare alla fase successiva, ovvero la sintonizzazione del microfono interno di Kinect. Questo step va ad analizzare gli eventuali rumori di fondo presenti nell’ambiente che ci circonda al fine di avere un riconoscimento vocale pressoché perfetto. Analizzato l’ambiente ci viene chiesto di accendere il nostro sistema audio, perché adesso Kinect dovrà testare i suoni che provengono dai diffusori presenti nella stanza e regolarsi di conseguenza. Finito il test, ci viene chiesto se vogliamo calibrare il sensore. Sebbene il sensore sia già calibrato dalla casa madre, se dovessimo cambiare stanza di gioco si renderà necessario avviare questa procedura per poter utilizzare correttamente la periferica. La calibrazione può avvenire tramite la carta di calibrazione presente nella confezione oppure “ad occhio”. Utilizzando l’apposita scheda, la calibrazione garantirà naturalmente risultati più precisi.
Finita la fase di set-up iniziale la console si spegnerà. Riavviata la dashboard, ci siamo trovati di fronte ad un messaggio piuttosto particolare: “salutare con la mano per iniziare”. Mimando il classico saluto ci siamo ritrovati nella sezione nuova della dasboard, denominata Hub Kinect, nella quale spostando il puntatore a forma di mano, era possibile scaricare due demo: Kinect Sports e Kinect Joy Ride. Facendo scivolare la mano sul selettore a scorrimento, era possibile spostarsi nelle schede presenti nella sezione hub Kinect. La prima pagina contiene i nostri obiettivi, la configurazione di Kinect, l’editor dell’avatar, i nostri amici e altre opzioni. La pagina seguente contiene il catalogo giochi per la periferica, mentre l’ultima sezione ci offre la possibilità di eseguire Zune e pilotare i film tramite Kinect.
Abbiamo perso una buona mezz’ora, forse anche più ad utilizzare il sensore come fossimo i nuovi Tom Cruise nel film Minority Report; tutto funziona a dovere, tranne il microfono per il riconoscimento vocale: infatti la lingua italiana al momento non è supportata, mentre selezionando un profilo americano abbiamo avuto modo di testare i comandi vocali ed essi rispondevano in maniera perfetta ad ogni nostro comando. Veramente notevole considerando anche il fatto che la pronuncia non è certo quella di un madrelingua. Ci siamo guardati negli occhi e in totale unanimità siamo stati dell’opinione che solo un test con i giochi avrebbe dato una visione più ampia e dettagliata delle capacità reali di Kinect.