Cosa è Fortnite?
La domanda potrebbe sembrare stupida, ma vi assicuro che non tutto il mondo ha giocato almeno una partita a questo gioco.
Sviluppo
Fortnite nasce dalla mente dei ragazzi di Epic Games e viene presentato al pubblico del Video Games Awards nel lontano 2011, come una particolare combinazione di due grandi titoli di successo come Minecraft e Left 4 Dead.
Lo scopo del gioco prevedeva inizialmente che quattro giocatori collaborassero attraverso la costruzione di fortificazioni, trappole, armi ed altro, il tutto al fine di sopravvivere all’attacco di mostri vari. Un survival praticamente.
Fortnite entrò in un periodo di sviluppo abbastanza lungo, i motivi principali di questo prolungarsi dell’attesa sono due:
- Richiesta di Epic Games di concentrare gli sforzi su Paragon;
- Evoluzione del gioco in Free-to-play.
Un nuovo contendente si affaccia.
Mentre Fortnite era nelle fasi finali di sviluppo, la software house Bluehole, presenta al pubblico PlayerUnknown’s Battlegrounds, un pvp per PC che oltre ad ottenere un crescente successo, ha anche avuto l’onore di essere ritenuto come elemento imprescindibile di paragone per qualunque altro free-to-play a venire.
Una nuova direzione
Il successo di PUBG e la passione per il team di Epic Games per i Battle Royale, portò quest’ultimi a tentare di produrre qualcosa di simile con il motore di Fortnite. Lo sviluppo di questa nuova modalità venne affidato ad un gruppo di sviluppo diverso da quello originale.
La direzione della modalità Battle Royale venne affidata a Eric Williamson e a Zack Estep. Il loro obiettivo era quello di creare le caratteristiche principali della nuova modalità utilizzando solo quelle già completamente sviluppate, in modo da velocizzare i tempi di lavorazione.
Questa nuova idea non venne introdotta subito, infatti i ragazzi di Epic attesero che la modalità principale fosse completa al 100% prima di spostare i loro interessi nella modalità Battle Royale.
Un annuncio lungo 6 anni
Nel giugno del 2017 Epic Games annunciò la pubblicazione di Fortnite come titolo free-to-play.
Il gioco inizialmente si mostrò con la sua modalità principale ovvero “Save The World“, che prevedeva la cooperazione di gruppi di massimo quattro giocatori al fine di sopravvivere.
Nel frattempo…
Mentre il titolo era già disponibile e giocabile, il gruppo di sviluppo aiutato dalla squadra di Unreal Tournament si mise duramente all’opera per portare la modalità Battle Royale all’interno di Fortnite.
Furono necessari oltre due mesi per sviluppare questa nuova modalità, nel settembre 2017, venne finalmente annunciata al pubblico.
Fortnite vs PUBG
La nuova modalità del titolo di Epic, battè sul tempo la pubblicazione su console di PUBG. Bluehole evidentemente preoccupata da questa mossa, citò gli sviluppatori della nuova modalità per plagio.
In verità, la modalità Battle Royale di Fortnite è diversa da quella presente in PlayerUnknown’s Battleground, infatti dalla presenza delle costruzioni alle varie trappole, passando per un terreno abbastanza lineare, facevano prediligere anche ai giocatori meno esperti la soluzione adottata da Epic.
Successo
Il gioco ha riscontrato un successo tale da divenire un fenomeno di massa. Un grande aiuto è arrivato anche dagli influencer, che hanno riempito le varie piattaforme di gameplay, portando di conseguenza ad un aumento del pubblico giocante.
Come molti altri videogiochi dal successo inaspettato, uno su tutti Rocket League, anche Fortnite ha beneficiato della trasformazione in e-sport, infatti stanno aumentando a perdita d’occhio competizioni più o meno importanti.
Mobile
Visti i risultati, i ragazzi di Epic con l’aiuto di Tencent hanno deciso di portare il gioco anche su dispositivi mobili, come fatto precedentemente dai rivali di PUBG.
Al momento è solo disponibile la versione per dispositivi iOS, quella per gli Androidiani arrivierà nel corso dell’anno, intanto anche in queste piattaforme il successo di Fortnite Battle Royale si è fatto sentire. Infatti nei primi tre giorni successivi alla pubblicazione, Epic Games ha ricavato ben 1 milione di dollari, tutti derivanti dalle microtransazioni.
Smetti di giocare a Fortnite!
Questo è l’urlo preoccupato di genitori e fidanzate, difatti hanno sostenuto che i loro figli/fidanzati non prestano più attenzione in nessuna attività a parte il gioco.
Anche il segretario inglese della cultura inglese Matt Hancock ha espresso le sue preoccupazioni per il tempo perso dai bambini in questo gioco, invece di correre dietro ad un pallone o altro.