Gearbox Entertainment Company annuncia l’acquisizione di Lost Boys

Oggi, Gearbox Entertainment Company ha annunciato di aver stipulato un accordo per acquisire Lost Boys Interactive. Si tratta di uno studio di videogiochi indipendente che lavora sia al co-sviluppo di giochi di alto livello che a IP originali per PC e console. L’acquisizione porterà più di 220 membri del team a Gearbox Entertainment, accrescendo il personale globale di Gearbox a circa 1.300 dipendenti.

Fondato nel 2017 come primo studio remoto con uffici dislocati a Madison, Wisconsin e Austin, Texas, Lost Boys è guidato da veterani del settore. Tra questi Shaun Nivens, Mark Stefanowicz, Rod Runnheim, Chase Jones e Tim Gerritsen. Dalla sua fondazione, lo studio è cresciuto fino a contare più di 220 dipendenti. Tra i lavori svolti, inoltre, emergono quelli su franchise di enorme successo come Tiny Tina’s Wonderlands, Call of Duty e PlayerUnknown’s Battle Grounds.

Lost Boys attualmente sta attraversando un periodo di rapida espansione, con l’obiettivo di raggiungere i 350 membri del team entro il 2024. Lo studio opererà come una sussidiaria di Gearbox, all’interno della crescente famiglia Embracer, e continuerà a operare in modo indipendente sotto Gearbox Entertainment mentre lavorerà in tandem con il distributore su altri progetti. Shaun Nivens, CEO di Lost Boys, dovrà fare rapporto a Steve Jones, presidente di Gearbox Software.

Abbiamo fondato Lost Boys con il sogno di lavorare su prodotti che sarebbero stati riconosciuti e amati a livello globale“, ha affermato Shaun Nivens, CEO e co-fondatore di Lost Boys Interactive. “Siamo incredibilmente entusiasti di unirci a Gearbox e continuare a fare ciò che sappiamo fare meglio: creare giochi straordinari che intrattengano e ispirino gli altri“.

Antonio Rodofile
Antonio Rodofile
Già da prima di imparare a scrivere, i miei genitori mi hanno messo un pad tra le mani. Quel pad, nel corso degli anni, ha cambiato forma, dimensioni, peso ma la passione è rimasta invariata. Dopo tanti anni di studi tra media, cinema e videogiochi, sono sbarcato un po' per caso e un po' per destino nella critica videoludica che concilia le mie due più grandi passioni: scrivere e giocare.

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