I pagamenti a rate stanno rivoluzionando il mondo dell’e-commerce. Mentre infatti in passato questa formula era esplicitamente riservata agli acquisti nei negozi fisici, ora la possibilità di dilazionare il pagamento è sempre più utilizzata anche dagli e-commerce online. Ma cosa comporta esattamente scegliere di pagare a rate e quali sono i costi nascosti dietro questa dilazione? Vediamo insieme tutto ciò che c’è da sapere sui pagamenti a rate.
Vantaggi dei Pagamenti a rate
- Accessibilità immediata: Scegliere di pagare a rate significa poter usufruire subito di un bene o servizio, anche quando non si ha l’intera somma disponibile.
- Flessibilità: Molti servizi, come quelli offerti da Klarna, PagoDIL by Cofidis, e Paypal con il “Paga in tre rate”, permettono di personalizzare il piano di ammortamento in base alle proprie esigenze.
- Semplicità di gestione: La procedura è facile e veloce, spesso integrata direttamente nel processo di checkout online, rendendo l’acquisto a rate quasi indolore per il consumatore.
Svantaggi e Costi Nascosti
- Interessi e commissioni: Non tutti i pagamenti a rate sono gratuiti. Se vi è applicazione di un TAN (Tasso Annuo Nominale) o TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale), vi saranno interessi o commissioni da considerare.
- Rischio di sovraindebitamento: La facilità di accesso al credito può indurre al rischio di accumulare debiti, soprattutto se non si ha una prospettiva chiara della propria capacità di rimborso.
- Costi aggiuntivi in caso di ritardo: Pagare una rata oltre la scadenza può comportare costi aggiuntivi non trascurabili, incidendo sul costo finale dell’acquisto.
Il TAN e il TAEG nei pagamenti a rate
Quando si opta per un pagamento dilazionato, è essenziale comprendere il TAN e il TAEG, poiché questi parametri influenzano direttamente il costo finale del finanziamento.
- TAN (Tasso Annuo Nominale): È il tasso di interesse applicato al prestito e indica quanto si paga annualmente in termini di interessi sul capitale prestato. Il TAN non include altre spese come le commissioni di istruttoria o le spese di incasso rata.
- TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale): È più rappresentativo del costo totale del finanziamento poiché include, oltre al TAN, tutte le spese e le commissioni accessorie che sono parte del costo del credito.
Come si calcolano gli interessi ?
Facciamo l’esempio di un prodotto dal prezzo di €1000 cui attraverso un piano di dilazione viene applicato un TAN del 5%; in questo caso la rata mensile viene calcolata utilizzando la formula dell’ammortamento alla francese. In questo tipo di ammortamento, ogni rata comprende una quota di capitale (il prezzo del bene) e una quota di interessi, con la quota di interessi che diminuisce con il passare dei mesi.
Per determinare la quota di interessi del primo mese, si utilizza il TAN per calcolare l’interesse sul capitale residuo, che inizialmente è l’intero importo del prestito perché nulla è stato ancora pagato
Quindi, per il primo mese dovremo tenere conto di questa formula:
1000×5% / 12 = € 4.17.
Quest’ultimo è il valore dell’interesse che andremo a pagare.
Successivamente, dopo la prima rata, il valore del capitale, sarà diminuito di un certo importo, pertanto, anche l’interesse diminuirà. Questo importo di €4.17 infatti rappresenta solo gli interessi del primo mese. Poiché parte del capitale viene restituita con ogni pagamento, gli interessi per i mesi successivi saranno calcolati su un capitale residuo ridotto.
Esempio di calcolo del TAEG
Il TAEG, ad esempio dell’8%, rappresenta il vero costo annuo del finanziamento. Per calcolare il costo totale del credito, si deve infatti considerare non solo il TAN ma anche tutte le spese accessorie, che potrebbero includere commissioni di istruttoria, assicurazioni facoltative, e qualsiasi altro costo previsto dal contratto di finanziamento.
Il calcolo del TAEG può essere più complesso e richiede di conoscere tutte le voci di costo inserite nel contratto. Tuttavia, per semplicità, possiamo stimare che su un finanziamento di €1000, un TAEG dell’8% potrebbe generare un costo totale del credito di circa €80 su base annua.
Cosa significa per il consumatore?
La chiave per gestire efficacemente i pagamenti a rate è la pianificazione finanziaria. Prima di impegnarsi in un finanziamento, è importante:
- Valutare la propria capacità di rimborso: Accertarsi di avere la capacità economica di sostenere le rate nel tempo senza compromettere altri obblighi finanziari.
- Leggere attentamente il contratto: Verificare tutti i termini e le condizioni, in particolare il TAN, il TAEG, e le clausole relative al ritardo o al mancato pagamento delle rate.
- Confrontare diverse opzioni: Esaminare attentamente le offerte di diversi fornitori di crediti e scegliere quella che presenta i costi complessivi più bassi e condizioni più favorevoli.
Klarna, Cofidis e Paypal: pagamenti a rate a confronto
I tre servizi più popolari e affidabili per i pagamenti a rate sul web, sono senza dubbio Klarna, PagoDIL by Cofidis e Paypal.
- Klarna offre piani flessibili che possono anche essere senza interessi, se le rate vengono pagate nei tempi stabiliti.
- PagoDIL by Cofidis fornisce la possibilità di finanziare acquisti direttamente al momento dell’acquisto con piani rateali chiari e definiti, senza interessi e senza costi aggiuntivi.
- Paypal con il “Paga in tre rate” permette di dividere il pagamento in tre parti, senza interessi se pagate in tempo.
Buy Now Pay Later vs Pagamenti a rate
Il “Buy Now Pay Later” (BNPL), come spiegato dalla Banca d’Italia, differisce dai classici pagamenti a rate per la sua natura di finanziamento non sempre soggetto a normativa bancaria. Se non supera i €200 o non prevede interessi e commissioni, non si configura come credito al consumo e non gode delle stesse tutele.
Conclusione
I pagamenti a rate offrono vantaggi indiscutibili in termini di flessibilità e accessibilità immediata, ma è fondamentale procedere con cautela. Leggere sempre con attenzione i termini del contratto, comprendere gli interessi e le commissioni applicate e valutare la propria capacità di rimborso sono passi essenziali per evitare spiacevoli sorprese. Se invece volete informazioni aggiuntive sui vostri diritti, vi consigliamo di dare uno sguardo a questo interessante post della Banca d’Italia.