Il sistema dei comandi e l’interazione con l’ambiente
Quantic Dream ha poi implementato un sistema per entrare nella testa del protogonista; premendo il tasto L2 infatti sarà possibile sapere attraverso delle keywords, come il personaggio si sente in quel momento o cosa pensa di quello che sta osservando. Se il personaggio è teso o stressato queste keywords saranno confuse e sarà difficile interpretarle.
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Pollice decisamente alto per l’estrema cura nei dettagli dei ogni personaggio e i suoi movimenti. Incredibile come appaiano quasi reali. Il lavoro degli sviluppatori nell’ottimizzare il “motion capture” è lodevole. Non dello stesso avviso la gestione dei bulbi oculari, ovvero gli occhi. e’ capitato infatti di notare come in certe situazioni il personaggio abbia quasi uno sguardo perso nel vuoto senza fissare il diretto interlocutore. Un errore non da poco per una produzione da oscar. La versione mostrata era quella finale, quindi crediamo che questo piccolo neo resti nel gioco in commercio.
Grazie alla presentazione di Heavy Rain abbiamo scoperto come David Cage e la sua Quantic Dream, vogliono partecipare da protagonisti alla sfida che oggi si gioca sul piano dell’innovazione. Non sembrano infatti aver paura di spingere troppo l’acceleratore proprio a giudicare, prima di tutto, su questo nuovissimo gameplay.
Riassumendo, dunque, siamo di fronte ad un gioco che rivoluzionerà il gameplay introdotto in origine dai punta e clicca più classici. Interattività del gioco è stupefacente, ed accentuata dall’uso del motion capture durante la sua realizzazione, che lo rendono ancor più stupefacente.
Heavy Rain sfrutta già appieno la tecnologia “motion controller” , attraverso la quale l’azione di gioco diventa ancor più coinvolgente. Spesso e volentieri, infatti, dovremo stare attenti a compiere alcuni movimenti per essere più cauti, oppure più decisi e aggressivi, la nostra abilità nel condurre le azioni del nostro personaggio ne pregiudicherà il successo o l’insuccesso e talvolta anche la vita o la morte.
Cosa sarà in grado di fare, quindi, una casa come la Quantic Dream in futuro? Non abbiamo molte certezze a riguardo, ma se la decisione spetterà allo stesso David Cage, sicuramente non si arriverà ad un sequel di Heavy Rain. Per la creazione del gioco David ha impegnato personalmente le proprie emozioni, raccontando sogni o incubi realmente provati, su questa storia, quindi, non ha più niente da dire e visto il successo ormai certo, preferisce “chiudere un libro ed aprirne uno nuovo”.
La certezza che dunque proveranno ancora a stupirci l’abbiamo, ma su che lidi ci faranno approdare è ancora da scoprire.
Vi lasciamo ora all’intervista esclusiva realizzata a David Cage, CEO di Quantic Dream.