Il gioco del solitario, un’icona d’altri tempi

Uno dei giochi più diffusi al mondo

Con il termine solitario si intende qualsiasi gioco da tavolo che si può giocare da soli, di solito con le carte. Il termine “solitario” viene utilizzato anche per i giochi di concentrazione e abilità per giocatore singolo che utilizzano tessere, pioli o pietre caratterizzate dal fatto di avere un layout (colorato o meno) fisso. Questi giochi includono solitario, peg e solitario mahjong. La maggior parte dei giochi del genere funziona come un puzzle che, a causa di una diversa posizione di partenza, può (o non può) essere risolto in modo differente ogni volta.

L’origine del solitario è ancora oggi oggetto di ampia discussione. Il termine Patiencespiel compare in Das neue Königliche L’Hombre-Spiel, un libro tedesco pubblicato nel 1798. Si dice che libri del genere siano apparsi anche in Svezia e in Russia all’inizio del 1800. Ci sono ulteriori riferimenti al solitario nella letteratura francese. Negli Stati Uniti, il primo solitario di carte, Patience: una serie di trenta giochi con le carte, fu pubblicato da Ednah Cheney nel 1870.

Nel corso degli anni, il classico gioco del solitario ha assunto anche la denominazione di Klondike Solitaire. È una tipologia di gioco in circolazione da secoli e, sebbene originariamente fosse giocato utilizzando un mazzo di carte fisico, molti giocatori lo ricordano come uno dei più classici e iconici giochi per computer. A partire dalla fine degli anni 90 infatti, qualsiasi PC Windows era equipaggiato con versioni del Solitario a dir poco ispiratissime come Freecell e Spider (delle quali vi parleremo più avanti). Con l’avvento di Internet, dei social e degli smartphone, il solitario è ancora oggi un’icona ma è cambiato il modo di fruizione. L’utente è sempre più orientato ad avvalersi di titoli del genere disponibili gratuitamente sul Web.

Come si gioca?

Chi scrive ha letteralmente consumato i mouse (non ottici ma con la rotellina). Klondike Solitaire utilizza un mazzo standard. Un mazzo di carte ha quattro semi: cuori, fiori, picche e quadri. Ogni seme è classificato da 1 a 13. Le carte vengono mescolate e distribuite in pile. La prima pila ha una carta e ogni pila successiva ha una carta in più rispetto a quella precedente. Solo l’ultima carta di ogni pila è rivolta verso l’alto in modo che sia visibile al giocatore. L’obiettivo è ordinare le carte in pile di semi in ordine crescente.

FreeCell

Il Freecell è una variante del solitario, giocato con un mazzo di carte da gioco. Questo gioco si è fatto un nome soprattutto perché fu reso disponibile su Windows XP, Windows Vista e Windows 7.

  • Viene utilizzato un mazzo standard da 52 carte.
  • Ci sono quattro celle libere e altre quattro dove posizionare le carte in pila. Alcune regole alternative utilizzano dieci celle.
  • Le carte vengono distribuite a faccia in su in otto “cascate”, quattro delle quali comprendono sette carte ciascuna e quattro delle quali comprendono sei carte ciascuna. Alcune regole alternative utilizzano da quattro a dieci cascate.

Il mazzo da 52 carte esclude i joker (o jolly). Dopodiché si andranno a distribuire otto file di carte scoperte: le prime quattro sono composte da sette carte per fila e le altre (quattro) da sei per fila. Ed è qui che le cose si fanno interessanti. Infatti, nella nostra mente dobbiamo pensare di avere a disposizione quattro celle libere (da qui l’origine del nome freecell) sulle quali poter posizionare a proprio piacimento quattro carte, e altre quattro celle su cui posizionare le carte in ordine crescente di seme.

(2M) × (N + 1)

Anche in questa variante così come in altre tipologie di solitario è data facoltà al giocatore di poter spostare una fila di carte in ordine crescente e soprattutto alternando i colori rosso e nero. Quando una delle otto caselle è ormai vuota è quindi possibile collocare una carta o una fila di carte (K, Q, J e così via) a discrezione del giocatore. L’equazione matematica relativa al numero di carte che possono essere spostate è (2M) × (N + 1), dove M è il numero di cascate vuote e N è il numero di celle vuote.

Le celle libere però sono caratterizzate da un particolare nodo, infatti, quando sono tutte libere è possibile spostare una fila composta esclusivamente da cinque carte; quando una cella è occupata è possibile spostare una fila di quattro carte, quando due celle sono occupate tre carte e così via. L’idea di fondo è che ogni spostamento deve essere scorporato in singole carte e usando le celle libere come una sorta di appoggio: ad esempio, per muovere una pila formata da 5-4-3, è necessario avere a disposizione ben due spazi dove posizionare (per poi rispostare) il 4 e 3 dopodiché si sposta il 5, e si procede ad erigere la pila in un secondo momento.

La partita è vinta dopo che tutte le carte sono state spostate nelle loro pile di base. Si stima che il 99,999% dei possibili “rompicapi” sia risolvibile. L’offerta numero 11982 dalla versione Windows di FreeCell è un esempio di un accordo FreeCell irrisolvibile.

Spider

Spider è un altro gioco “di pazienza”, ed è uno dei più popolari solitari a due mazzi mai creati.  Il gioco ha origine nel 1947 e il suo nome deriva dalle otto zampe di un ragno e da un altro gioco simile chiamato Scorpion, che fa riferimento alle otto pile di carte che devono essere riempite per vincere la partita.

Lo scopo principale del gioco è rimuovere tutte le carte dal tabellone, assemblando delle file prima di rimuoverle. Inizialmente, 54 carte vengono distribuite sul tabellone in dieci pile, a faccia in giù ad eccezione delle carte superiori di ogni pila. Le pile devono essere posizionate in sequenza discendente dal Re all’Asso. I colori della carta non sono importanti, ma le pile e i semi devono corrispondere quando si rimuove una sequenza dal tabellone. Un tipico layout Spider richiede l’uso di due mazzi. Il tabellone è composto da 10 pile con 6 carte nelle prime 4 pile, con la sesta carta scoperta e 5 carte nelle restanti 6 pile, con la quinta carta scoperta. Ogni volta che il mazzo viene utilizzato, rilascia una carta su ciascuna pila, il che ovviamente andrà a complicare ulteriormente il gioco.

Varianti

Data la sua popolarità, esistono numerose varianti di Spider. Alcune versioni di Spider Solitaire possono essere piuttosto difficili e richiedono complesse capacità di risoluzione dei problemi. Questo è il motivo per cui la maggior parte dei giocatori sviluppa una leggera dipendenza dal gioco.

Nel dettaglio:

  • Spider 2 Suit: funziona come il classico solitario Spider, tranne per il fatto che questo gioco è giocato con solo 2 semi invece di 4, di solito Picche e Cuori.
  • Spider 1 Suit: funziona come il classico solitario Spider, tranne per il fatto che questo gioco si gioca con un solo seme invece di 4, di solito Picche.
  • Gigantic Spider: quattro mazzi
  • Spiderette: solo un mazzo, un layout Klondike con 7 pile che vanno da 1 a 7 carte ciascuna
  • Spiderwort: tre mazzi
  • Will o ‘the Wisp inventato da Geoffrey Mott-Smith e si gioca allo stesso modo di Spiderette. L’eccezione è che all’inizio, ventuno carte vengono distribuite in sette colonne di tre con solo la prima carta di ogni colonna a faccia in su.

Le versioni software comuni di Spider sono incluse con le versioni di Microsoft Windows 7, Vista, ME e XP come Spider Solitaire. Spider Solitaire è stato introdotto con Microsoft Plus 98 pacchetto aggiuntivo per Windows 98. Il gioco è disponibile in tre versioni: Facile o Principiante, Media o Intermedia e Difficile o Avanzata. La versione del 98 e considerata la migliore esistente sul mercato.

La primissima build pe PC fu sviluppata nel lontano 1991 da John A. Junod, lo sviluppatore originale di WS_FTP. La versione finale si è concretizzata in Windows Spider Solitaire 92.01.04. Ha anche scritto una versione DOS chiamata EGA-Spider.

Sui sistemi operativi Unix, una prima versione è stata sviluppata intorno al 1989 da Sun Microsystems. Sono disponibili anche versioni per Macintosh e la maggior parte degli altri sistemi operativi.

Punteggio

Le tante varianti di spider offrono regole di punteggio alternative. La versione di Sun Microsystems del 1989 definisce le seguenti regole nel manuale: 10 punti per ogni carta inizialmente coperta che viene girata; 15 punti aggiuntivi per ogni colonna in cui sono state girate tutte le carte a faccia in giù (anche se non si riesce a ottenere uno spazio); 2 punti per ogni carta che si trova sopra la successiva carta più alta dello stesso seme; 50 punti per ogni seme completato rimosso dal tabellone (nel qual caso non si ottengono punti anche per le 12 carte che si trovano in cima alle successive carte superiori).

Questo permette di raggiungere un punteggio massimo di 990. Se si vince la partita con 4 o più semi completati ancora nel tabellone, sarà possibile aggiungere ulteriori 2 punti per ogni seme dopo i primi tre. Quindi vincere con tutti gli otto semi ancora nel tabellone permette di concludere la partita con un punteggio di 1000.

Nelle versioni Windows di Spider Solitaire, il punteggio viene calcolato con un punteggio iniziale di 500. Viene sottratto un punto per ogni mossa (incluso l’utilizzo di un annullamento mossa); Vengono aggiunti 100 punti per ogni seme completato. Ciò consente un punteggio massimo teorico di 1288.

È stato condotto uno studio dettagliato sulla risolvibilità dei giochi di solitario Spider utilizzando il software. Le possibilità di vittoria in una partita normale sono considerate circa 1 partita su 3.

Curiosità: agli inizi quando il gioco è stato introdotto, i giocatori dovevano creare almeno 8 pile di 13 carte e si è rivelata essere un’impresa ardua. Le varianti furono introdotte per migliorarne la giocabilità e semplificare l’esperienza complessiva.  

Riccardo Amalfitano
Riccardo Amalfitano
Videogiocatore sin dalla "tenera" età, amante anche di manga, cinema e serie TV. Ho dimenticato qualcosa? Sicuramente!

Rispondi

Ultimi Articoli