Indiana Jones: scopriamo tutti i giochi dedicati all’esploratore

Pochi giorni fa, Bethesda e MachineGames, autori di Wolfenstein, hanno annunciato lo sviluppo di un nuovo titolo su Indiana Jones. Il titolo sarà scollegato dalla trama dei film e non ha ancora una data di uscita certa. Le uniche informazioni che abbiamo al momento arrivano dal breve trailer con cui gli sviluppatori hanno mostrato il gioco. Il video, tuttavia, non mostra molto del gameplay se non l’iconica frusta e cappello dell’archeologo.

Per prepararci al meglio, abbiamo deciso di fare una panoramica su tutti i titoli che vedono protagonista l’esploratore.

Raiders of the Lost Ark

La prima trasposizione videoludica di Indiana Jones si trova in Raiders of the Lost Ark, del 1982. Il titolo, programmato da Howard Scott Warshaw, arriva su Atari 2600 un anno dopo l’uscita nelle sale de I predatori dell’arca perduta.

L’importanza di questo titolo risiede nell’essere il primo gioco nella storia a trasporre ufficialmente un film. L’adattamento della pellicola con protagonista Harrison Ford è soltanto parziale, tuttavia, gli eventi riprendono la ricerca dell’Arca dell’Alleanza da parte di Indiana Jones.

Una curiosità interessante su Raiders of the Lost Ark è che il titolo è da giocare utilizzando due controller. Il primo da utilizzare per controllare il giocatore e il secondo per selezionare gli oggetti nell’inventario.

Indiana Jones in the Lost Kingdom

Nel 1984, l’archeologo fa la sua prima apparizione anche su Commodore 64 grazie a Indiana Jones in the Lost Kingdom. Si tratta di un puzzle game dalle tinte platform sviluppato da Mind Scape.

In questo caso il nostro eroe deve affrontare sei livelli per portare a termine il gioco. La peculiarità del titolo è che nessun indizio viene fornito al giocatore né, tantomeno, al protagonista. Dovremo portare a termine l’avventura contando esclusivamente sulle nostre capacità deduttive.

Indiana Jones and the Temple of Doom

Con l’uscita nei cinema di Indiana Jones e il Tempio Maledetto, nel 1985 arriva anche l’adattamento videoludico della seconda pellicola. Indiana Jones and the Temple of Doom è il primo e unico gioco della serie destinato alle sale giochi.

Sviluppato da Atari, il titolo vede l’esploratore alle prese con tre differenti scenari popolati da insidie e nemici differenti. Inoltre, The Temple of Doom vede anche la presenza di frasi digitalizzate appartenenti ad Harrison Ford e al suo nemico Amrish Puri.

Il titolo di Atari, inoltre, è stato poi adattato su svariate altre console tra il 1987 e l’89. Tra queste, troviamo l’immancabile Commodore 64, Atari ST, Amiga e NES, anche se con alcune modifiche.

Indiana Jones in Revenge of the Ancients

Mindscape torna a lavorare su un gioco dedicato all’archeologo più famoso del cinema in questo titolo del 1987. Revenge of the Ancients sfoggia una trama originale che vede la presenza di nazisti e piramidi in Messico, un connubio imperdibile.

Il titolo, sviluppato per PC e Apple II è un’avventura testuale nella quale il giocatore deve digitare i comandi che il personaggio andrà ad eseguire. Solo scrivendo le azioni da compiere, infatti, l’avventura andrà avanti.

Indiana Jones and the Last Crusade: The Action Game e The Graphic Adventure

Gli anni Ottanta si chiudono con due titoli ispirati a Indiana Jones e l’ultima crociata. Parliamo di Indiana Jones and the Last Crusade: The Action Game e Indiana Jones and the Last Crusade: The Graphic Adventure, entrambi pubblicati nel 1989.

The Action Game è un platform che esce su gran parte delle console del tempo, tra le quali Amiga, Commodore 64 e Mega Drive. The Graphic Adventure, invece, è una riuscitissima avventura grafica sviluppata da LucasFilm Games. Il titolo, uscito su PC, Amiga e Atari ST, esce in contemporanea con il film di cui espande la trama.

Indiana Jones and the Last Crusade

Arriviamo finalmente agli anni Novanta e le trasposizioni videoludiche di L’ultima crociata continuano ad uscire. Siamo nel 1991, quando sul mercato arriva Indiana Jones and the Last Crusade, sviluppato da Software Creations e uscito su NES.

Il titolo è un action che riprende gli eventi del film. I livelli, infatti, sono presi proprio dalla pellicola cinematografica del 1989. La trama, tuttavia, per esigenze legate al mezzo del videogioco è stata sensibilmente semplificata.

Indiana Jones and the Fate of Atlantis e The Action Game

Come avvenuto tre anni prima per L’ultima crociata, anche Indiana Jones and the Fate of Atlantis ha ricevuto due versioni, entrambe risalenti al 1992. La prima, è un’avventura grafica che, appunto, funge da seguito per L’ultima Crociata. Così come accaduto per il titolo precedente, anche The Fate of Atlantis è sviluppato da LucasArts. Tuttavia, invece di riprendere ed espandere le vicende del nuovo capitolo della serie, questo titolo sfrutta una storia originale che ottiene subito grande successo.

Per quanto riguarda, invece, Indiana Jones and the Fate of Atlantis: The Action Game, si tratta di un gioco action che riprende le vicende dell’avventura grafica ma sfrutta un differente approccio nel gameplay. Il titolo è sviluppato da Attention to Detail ed è uscito su Amiga, Commodore 64 e PC.

The Young Indiana Jones Chronicles

Il ’92 è decisamente l’anno d’oro per l’esploratore interpretato da Harrison Ford che, con The Young Indiana Jones Chronicles, ottiene il terzo titolo pubblicato in un anno. Il titolo, sviluppato da Jaleco, è un platform a scorrimento orizzontale nel quale il giocatore partirà armato di sola frusta per poi ottenere nuove armi proseguendo nei livelli.

Indiana Jones Greatest Adventures

Si tratta di un platform pubblicato dai giapponesi JVC ma sviluppato dalla tedesca Factor 5 e lanciato nel 1994. Il titolo, pubblicato su SNES è l’ennesimo adattamento de I predatori dell’arca perduta ma include anche episodi provenienti da L’ultima Crociata e Il tempio maledetto.

Il titolo è diviso in livelli di tipo action, in cui il giocatore si troverà a sfruttare la frusta dell’archeologo per sconfiggere i nemici. Esistono altri metodi per uscire vincitori dagli scontri, compresa una pistola che, tuttavia, non è sempre disponibile.

Indiana Jones and His Desktop Adventures

Gli anni duemila si avvicinano e, nel 1996, esce Indiana Jones and His Desktop Adventures. A dirigere il titolo è lo stesso sviluppatore di Fate of Atlantis, Hal Barwood. Il titolo del gioco deriva dall’invenzione di far girare questo capitolo in finestra su Windows, risparmiando così l’utilizzo di memoria e permettendo al giocatore di svolgere altre attività sul proprio PC.

Indiana Jones e la macchina infernale

L’ultimo titolo degli anni Novanta che vede protagonista l’archeologo più amato nella storia del cinema è Indiana Jones e la macchina infernale, del 1999. Il titolo presenta una svolta epocale in quanto primo in questo elenco a sfruttare una grafica in 3D. Si tratta di un action adventure uscito per PC e sbarcato, in seguito, anche su Nintendo 64.

Il titolo vede il ritorno di Hal Barwood alla regia e, per molti aspetti, ricorda i primi Tomb Rider. Il motore grafico utilizzato è il Sith Engine che deve il suo nome al titolo per il quale è celebre: Star Wars Jedi Knight: Dark Forces II.

Indiana Jones e la tomba dell’imperatore

Siamo giunti al primo titolo sviluppato negli anni duemila. La tomba dell’imperatore esce infatti nel 2003 su PS2, Xbox, PC e Mac. La sua trama è ambientata nel 1935 e si colloca prima degli eventi che hanno luogo ne Il tempio maledetto.

Nonostante una buona trama, il gioco non ha mai avuto particolare successo a causa di gravi problemi grafici.

LEGO Indiana Jones: Le avventure originali

Ci avviciniamo alla fine di questa carrellata sul personaggio reso celebre da Harrison Ford con il primo titolo sviluppato in salsa LEGO. Le avventure originali esce per PC, PS2, PS3, PSP, Mac, Nintendo DS, Xbox 360 e Wii nel 2008.

Il titolo riprende la trilogia originale e ha un seguito che riprende poi il quarto capitolo della serie cinematografica: Il regno del teschio di cristallo.

Indiana Jones e il bastone dei re

Ed eccoci giunti alla fine di questa rassegna sui titoli che vedono protagonista l’archeologo. Siamo nel 2009 e il gioco in questione è Indiana Jones e il bastone dei re, PlayStation 2, Wii, Nintendo DS e PSP.

Anche in questo caso, non si parla certamente di un capolavoro indimenticabile. Il suo sviluppo è stato problematico e ha preso il via anni prima, nel 2006. In seguito all’abbandono da parte dello sviluppatore principale, il gioco passa da diverse mani fino alla sua uscita nel 2009 che non entusiasma particolarmente i fan.

Un successo che travalica il medium

Sino ad ora abbiamo cercato di offrirvi una lista quanto più completa possibile di tutti i giochi direttamente dedicati all’archeologo più famoso di tutti i tempi. Tuttavia la lista degli emuli dell’archeologo-esploratore non si contano neppure: basti pensare a Lara Croft, che per stessa ammissione dei suoi creatori in qualche modo ha tratto ispirazione dal personaggio interpretato da Harrison Ford, o ad Uncharted e al suo protagonista Nathan Drake, considerato l’Indiana Jones dei tempi moderni. E volendo estendere la ricerca ad altri supporti, si potrebbero contare decine e decine di titoli che in qualche modo hanno tratto ispirazione da Indiana Jones di George Lucas, persino nei giochi slot vlt gratis, con il famoso Book of Ra, abbbiamo avuto una reinterpretazione del professore Jones, con tanto di cappello e immancabile frustra.

Insomma il fenomeno Indiana Jones è probabilmente destinato a non morire mai, e siamo sicuri che l’arrivo del nuovo capitolo di Bethesda Softworks, realizzato in collaborazione con LucasFilm Games e con una storia del tutto originale, non farà altro che aumentare ancor di più la passione per questo immortale personaggio.

Antonio Rodofile
Antonio Rodofile
Già da prima di imparare a scrivere, i miei genitori mi hanno messo un pad tra le mani. Quel pad, nel corso degli anni, ha cambiato forma, dimensioni, peso ma la passione è rimasta invariata. Dopo tanti anni di studi tra media, cinema e videogiochi, sono sbarcato un po' per caso e un po' per destino nella critica videoludica che concilia le mie due più grandi passioni: scrivere e giocare.

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