Dopo il ribasso di 200$ annunciato da Steve Jobs all’ultimo keynote, una cittadina americana ha fatto causa ad Apple per aver subito un danno dal rapido ribasso di prezzo dell’iphone
iPhone: grane legali in arrivo
Dopo l’ultimo keynote che ha annunciato il ribasso di prezzo di iPhone di ben 200$ e l’uscita di scena della versione da 4gb, erano stati in molti a dirsi scandalizzati dalla politica di Apple che in questo modo non aveva fatto altro che danneggiare coloro i quali pazientemente avevano atteso anche giorni fuori dagli store Apple e AT&T per aggiudicarsi in anteprima il primo cellulare della mela. Nei giorni seguenti al ribasso era intervenuto lo stesso Jobs a placare le acque con una lettera agli utilizzatori di iPhone, pubblicata sul sito della compagnia di Cupertino, in cui prometteva un buono di 100$ da spendere in qualsiasi Apple store a tutti gli “early adopters” di iPhone.
Nonostante questo pero’ molti sono rimasti delusi dal comportamento di Apple e tra questi Li Dong Mei, cittadina newyorkese che nei giorni scorsi ha fatto causa ad Apple per vendita sottocosto e discriminazione sul prezzo e negli sconti praticati.
La signora Mei afferma infatti di essersi sentita discriminata dalla possibilità data da Apple di rinunciare al telefono e comprarlo al nuovo prezzo, usufruendo quindi di uno sconto di 200$, solo a coloro che avevano acquistato il cellulare entro 14 giorni dal ribasso, mentre per tutti gli altri rimaneva il buono da 100$. La politica di ribasso del prezzo inoltre afferma la signora Mei non ha alcun fondamento e di avere importanti prove in merito.
Ora gli atti, già depositati, verranno vagliati in merito all’ammissibilità dalla corte newyorkese ma prima sarà necessario un periodo di attesa per permettere l’ingresso eventuale di nuovi attori scontenti anch’essi del comportamento di Cupertino