LG rischia di dire addio alla sua divisione smartphone. L’azienda sud coreana non se la sta passando per niente bene.
A gennaio il CEO di LG, Kwon Bong-seok, aveva annunciato la scelta di trovare degli acquirenti per la loro divisione smartphone, che a causa dell’eccessiva competizione globale che sta ammassandosi in questo settore, non riescono più ad avere un fatturato positivo da mesi.
LG e la scelta di chiudere la divisione smartphone
Il marketing è tutto in questo settore e se non sai cavalcare l’onda, vieni travolto dalle onde alzate dai concorrenti, in particolar modo dalle tante nuove aziende che hanno saputo puntare sulle cose giuste: Oppo, Huawei e Xiaomi per citarne alcune.
Sembra però che nessuno sia interessato all’acquisizione della divisione smartphone di LG e di tirarla fuori dalle cattive acque in cui naviga dal 2015, (si parla di 23 quadrimestri di perdite ininterrotti) con 4,43 miliardi di dollari persi nel solo 2020. Le ultime due aziende con cui hanno cercato di fissare un accordo sono state: Wolkswagen e Vingroup JSC, ma senza successo.
Se si pensa appunto, che fino a qualche anno fa, (prima che Steve Jobs presentasse al mondo il suo prodotto più innovativo della storia contemporanea), LG era appunto tra le tre più grandi aziende nelle vendite di cellulari, assieme a Samsung e Nokia.
I prodotti LG sono sempre stati molto più che buoni, sia nell’hardware che nel software, (specialmente nell’audio con un DAC interno sempre di qualità), ma non hanno saputo puntare sulle specifiche che la gente chiedeva a gran voce; il comparto fotografico è una delle caratteristiche su cui puntano di più i brand mondiali rispetto a cinque anni fa. Oltretutto LG non ha mai dato molta importanza all’autonomia delle batterie e alla qualità del display. Due cose a cui la gente guarda con attenzione.
Tutto dal G3 al G5
LG si è concentrata nella costruzione di buoni prodotti sotto tutti gli aspetti, ma senza killer-feature che ne evidenziassero capacità uniche rispetto alle concorrenti. Il modello LG G3 (il miglior prodotto dell’azienda), era un ottimo device: bello, grande schermo, con un ottimo sistema. Tentarono di bissare il successo con il G4, cambiando solo un po’ il design ma senza novità significative.
Il 2016 ha segnato l’arrivo del G5, (ricordate lo smartphone modulare con ricarica rapida?), era lo smartphone più innovativo dell’anno e aveva anche venduto discretamente bene. Purtroppo era pieno zeppo di problemi: bootloop continui, display con macchie, ricarica rapida non funzionante, scarsa durata della batteria. Un fallimento incredibile per il device top di gamma del produttore coreano.
Ovviamente, LG G6, nonostante la buona qualità non ha avuto la fiducia da parte degli acquirenti, per di più sembrava ormai un prodotto vecchio, perchè erano tornati all’ideologia del G3. LG, con questo smartphone non aveva cercato più strade innovative ma aveva optato per quello che “era sicura di saper fare bene”, ma questa scelta è stata forse la peggiore che potesse fare.
L’anno scorso ha immesso sul mercato l’LG Wing, un innovativo device con doppio display regolabile in orizzontale, mentre al CES di Las Vegas, pochi mesi fa, aveva presentato uno smartphone con schermo arrotolabile, (secondo noi la migliore innovazione tra i tanti pieghevoli in circolazione), ma è troppo tardi. Le vendite del Wing sono al ribasso e LG non vede una via di uscita, tanto da costringerla all’estrema decisione di vendere, o nel peggiore dei casi chiudere. Al momento il lancio dei nuovi prodotti è stato addirittura bloccato.
Tutto questo è un vero peccato per un’azienda che è stata leader nel momento del rinnovamento tecnologico iniziato a partire dall’anno 2008. Speriamo che in qualche modo possa farsi avanti un compratore in grado di riportare la divisione smartphone in alto come lo era un tempo!