Mondiali e videogiochi, un matrimonio celebrato nell’ombra

Mica tanto…

Si è conclusa nella giornata di ieri la più grande manifestazione dedicata al gioco del calcio, che ha visto vincere l’ambita coppa ai cugini d’oltralpe. Ma lasciamo da parte il discorso sportivo, oggi vogliamo parlare di calcio e videogiochi.

Non solo videogiochi di calcio.

In questo articolo non tratteremo nessuno dei titoli calcistici del momento, ma dei titoli con cui i giocatori si dilettano.

Partiamo però dalla scusa più patetica della storia del calcio, alcune persone vicine alla nazionale tedesca hanno cercato di spiegare la disfatta teutonica in terra di Russia additando le notti passate dai giocatori col joypad in mano.

Infatti, l’agenzia Bild ha sostenuto che Ozil e compagni erano troppo impegnati a giocare a FifaCall of Duty. Certo si tratta di una caduta di stile, la colpa infatti non è di quello che definisco un passatempo, ma della scarsa responsabilità di atleti e staff.

Come mai è più evidente oggi?

Molti si chiedono come mai questo connubio venga fuori solo oggi, beh è presto detto, infatti molti degli atleti che si sono affacciati al Mondiale sono particolarmente giovani, quindi tutti hanno una console in casa e videogiocano, come tutti gli altri loro coetanei.

Il gaming non è certamente una passione recente per i giocatori, come in qualche modo ci accenna il “Caso Nesta” (risalente al 2005 e mai confermato), infatti il problema al tendine della mano del grande difensore della Nazionale dipenderebbe da un uso eccessivo della PlayStation.

Esultanze.

Da molti anni non si vedono più nei campi di calcio le esultanze storiche, come: il trenino, i leggendari salti mortali di Obafemi Martins, la mitraglia di Gabriel Omar Batistuta, il selfie di Totti e tante altre…

Oggi, le esultanze sono sempre più particolari e sono delle vere espressioni di giubilo, spesso tratte da altri lidi, durante questo Mondiale infatti abbiamo visto alcuni giocatori replicare le esultanze tratte dai videogiochi.

Antoine Griezmann (aka le petit diable) ha infatti sfoggiato l’esultanza “Take the L dance” tratta da Fortnite, gioco che ha ispirato anche il giovane centrocampista inglese Jesse Lingard, Dele Alli e molti altri giocatori.

Molti di loro hanno infatti confessato che sono accaniti giocatori del celebre free-to-play di Epic Games.

Chissà cosa ci riserveranno nei prossimi anni…

Andrea Bevilacqua
Andrea Bevilacqua
Nato nei magnifici anni '90 ed entrato in tenera età nel magico mondo dei videogiochi grazie ad un baffuto idraulico italiano ed un prode spadaccino in calzamaglia verde. Oggi, passata la soglia degli "enta", cerco nei moderni capolavori videoludici il titolo in grado di emozionarmi e di regalarmi un gameplay stimolante. Le mie altre passioni sono: musica (ex-chitarrista), calcio (irriducibile cuore rossonero) e cinema.

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