Nella giornata di ieri, Nvidia ha confermato i rumors circolati nei giorni scorsi secondo cui sarebbe stata vittima di un imponente attacco informatico.
L’attacco, si legge nella nota dell’azienda, sarebbe stato portato a termine il giorno 23 febbraio 2022 dal gruppo di hacker Lapsus$, ma la compagnia al momento “non prevede alcuna interruzione del business o la nostra capacità di servire i nostri clienti come risultato dell’incidente”.
Il gruppo di hacker Lapsus$ che ha rivendicato la responsabilità dell’attacco ha già iniziato la divulgazione di dati di altissimo livello, ed in particolare il codice sorgente della tecnologia DLSS (Deep Learning Super Sampling) una delle feature più importanti della compagnia e quella che, a nostro parere, determina il più importante vantaggio competitivo nei confronti della concorrente AMD.
Una minaccia credibile
I dati rivelati, di cui abbiamo potuto vedere solo una foto inviata a TechPowerUP e che vi riportiamo qui sotto, mostrerebbero file e risorse C++, insieme a una “Guida alla programmazione DSLL”, apparentemente fatta per aiutare gli sviluppatori a implementare il DLSS correttamente nei giochi.
Il gruppo Lapsus$ sostiene di avere ancora circa un terabyte di dati Nvidia, addirittura 250GB riguardano solo informazioni sull’attuale e sul prossimo hardware NVIDIA, tra cui informazioni sulla misteriosa RTX 3090 Ti.
Le richieste del gruppo riguardano principalmente il rilascio di una versione open source dei driver della compagnia per le sue GPU e soprattutto l’eliminazione delle limitazioni al crypto mining introdotte da NVIDIA a livello hardware nelle versioni LHR (light hash rate) delle sue GPU che dimezzano le capacità di mining delle RTX 3000 su ethhash (l’algoritmo di Ethereum).
L’ultimatum degli hacker scade domani, ma dubitiamo che la compagnia sia pronta a scendere a compromessi. Staremo a vedere in futuro quali saranno le conseguenze per l’azienda e soprattutto per i consumatori.