Nonostante le scorte di PS5 stiano aumentando solo recentemente, sembra proprio che alcuni dettagli in merito a PlayStation 6 inizino già a trapelare.
L’annosa questione relativa al tentativo di acquisizione da parte di Microsoft di Activision-Blizzard, ha infatti obbligato le due rivali a presentare determinati documenti che, seppur censurati, svelano qualche informazione in merito alle strategie future delle aziende.
Nelle recenti ore una piccola (ma potente) notizia vede come protagonista PlayStation 6 (ammesso che questo sia il nome, ovviamente). Tra le carte in possesso della commissione antitrust inglese, ne emerge una particolarmente rilevante, nella quale la casa giapponese pone ulteriormente l’attenzione sul brand di Call of Duty.
Ecco un estratto:
Nel momento in cui SIE lancerà la prossima generazione della sua console PlayStation (che verosimilmente accadrà intorno a ///), potrebbe aver perso l’accesso a Call of Duty e ad altri giochi Activision, rendendo la console estremamente vulnerabile a un cambio di preferenza da parte dei consumatori e alla conseguente degradazione della sua capacità di competere.
Naturalmente il periodo è stato volontariamente nascosto nel comunicato, ma se si considera il fatto che una precedente proposta di Microsoft dichiarava di voler mantenere l’accesso ai titoli Activision fino ad almeno il 2027, le deduzioni sono parecchio elementari.
Sembrerebbe quindi che il 2027 potrebbe essere l’anno papabile per PlayStation 6, che tutto sommato coinciderebbe con il ciclo vitale di 7 anni della precedente generazione.
A questa informazione si deve poi aggiungere una precedente indiscrezione, che vede Sony abbastanza disinteressata ad una “PlayStation 5 Pro”.
Non ci resta quindi altro da fare che attendere ulteriori sviluppi in merito.