Tante varianti per un solo gioco
Nato con ogni probabilità negli Stati Uniti, anche se per amor di precisione va detto che le sue origini sono incerte, si è imposto velocemente come uno dei giochi di abilità più diffusi in tutto il mondo: alzi la mano chi non ha mai sentito parlare di poker, bluff e assi nella manica.
Le specialità del poker, vista la sua popolarità e la diffusione, sono praticamente illimitate, anche se possiamo ricondurle tutte a tre specifiche categorie: il Draw poker, lo Stud poker e il Community card poker, che si basano sulle diverse regole di distribuzione di carte e puntate.
A quest’ultima categoria appartiene anche il celebre Texas Hold’em, nato all’inizio del secolo scorso in Texas, come il nome suggerisce e attualmente la versione più praticata attorno al globo. Il motivo? Le regole più semplici, che rendono il gioco più dinamico: si gioca, infatti, con due carte in mano, da combinare con le cinque del banco, le carte comunitarie appunto, per arrivare al punteggio più forte.
In Europa e in Italia, tuttavia, la maggior parte dei giocatori approccia il gioco con il Poker all’italiana, in cui ad ogni partecipante vengono assegnate cinque carte private, che dopo l’apertura possono essere cambiate con altrettante del mazzo (ove la versione lo permette).
Le differenze
Entrambi i giochi, estremamente coinvolgenti e che richiedono grande capacità di lettura della situazione e dell’avversario, si differenziano principalmente per il calcolo dei punteggi, oltre che per le modalità di gioco e ingaggio, in cui troviamo differenze minime.
Partiamo dall’inizio, il numero di carte in campo: nel poker all’italiana la carta di valore più basso a rimanere nel mazzo viene calcolata sottraendo al numero 11 la conta dei giocatori presenti al numero 11. Nel Texas Hold’em invece questa regola non esiste, ci si limita soltanto ad eliminare i jolly.
Per quanto riguarda le dinamiche di gioco, si tratta invece di due strategie completamente diverse. La presenza, infatti, delle carte comunitarie sul tavolo, scoperte a mano a mano dal mazziere, rende per molti versi più leggibile la versione Texas, in cui è effettivamente più immediato calcolare e prevedere i punti degli avversari.
Non si tratta per questo ovviamente di una specialità più facile o priva delle dinamiche di bluff e simulazione, ma certamente nel Poker all’italiana le informazioni a disposizione dei giocatori sono molte meno, con il risultato di un gioco più rischioso.
La caratteristica per cui i due giochi si differenziano è il punteggio: vediamo come calcolare i punteggi del poker nella versione italiana e americana. Proprio alla composizione del mazzo iniziale è, infatti, dovuta la principale divergenza in quanto, con un numero di carte maggiore la possibilità di realizzare un colore invece che un full è più alta. Se, quindi, nella versione nazionale il colore batte il full, nella versione texana è esattamente il contrario!
Per quanto riguarda il calcolo dei restanti punteggi le regole sono sostanzialmente le stesse.