Ci siamo immersi per voi nelle acque infestate da squali e pirati nel divertente early-access di Jardar Solli, Seablip. Eccoci di ritorno con la storia delle nostre gesta, in questo figlio illegittimo di Stardew Valley e Sea of Thieves (o dello sventurato Skull and Bones?)
Versione testata: PC (Steam)
Il coraggio di un capitano, solo contro il mondo
Seablip, sviluppato dall’indipendente Jardar Solli, unico programmatore del gioco (più indipendente di così!) e distribuito da Vibedy, è un sandbox/adventure/RPG di chiara ispirazione “Stardew Valleyiana“, ma abbandona l’ambientazione agreste in favore del mondo piratesco, mantenendo, comunque, molte delle meccaniche di raccolta e crafting (compresa l’agricoltura) dal suo “progenitore“.
Come Jardar Solli, il nostro protagonista parte da solo all’avventura dall’isolotto semi-deserto su cui è cresciuto, per assistere il Nonno William e gli abitanti della cittadina portuale di Seablip, costantemente sotto lo scacco del cartello pirata locale.
La gran parte del tutorial avverrà nelle prime fasi di gioco attraverso i vari step della missione principale e dalle piccole missioni secondarie che otterremo dai cittadini di Seablip e dalle bacheche locali. Questa introduzione tuttavia ci è sembrata, forse, un po’ carente, lasciando alcune delle meccaniche di gioco più importanti (come la gestione della nave e dei suoi potenziamenti e la lettura delle informazioni della nave stessa o la gestione dell’approfondita parte RPG) troppo all’esperienza diretta del giocatore tramite trial-and-error (o, come la gran parte dei survival, alla community e alle guide online). Tenendo conto del fatto che il solo modo di effettuare un salvataggio sarà quello di far passare la nottata riposandoci al porto, sarà inoltre difficile o, almeno, rischioso sperimentare troppo a inizio gioco, sia perchè alcuni eventi della trama verranno influenzati dal “trascorrere” del tempo dato dalle soste in porto, sia perchè, in caso di errore o di nostra dipartita tra le onde, il nostro salvataggio più vicino sarà necessariamente quello a “inizio giornata“.
Il Mare è un severo maestro
Se già non risultassero abbastanza punitivi il sistema di salvataggio e il timer ad esso legato, dovremo anche tener conto della permadeath dei nostri membri dell’equipaggio: partiremo da soli a inizio avventura, ma soltanto una scialuppa può avere una ciurma di un sol uomo, per sopravvivere ci troveremo a reclutare marinai e solamente il primo si unirà a noi gratuitamente, gli altri andranno (giustamente) pagati, intaccando fortemente le nostre riserve di denaro a ogni morte e a ogni conseguente nuovo reclutamento. Sarà facile perdere membri dell’equipaggio in combattimento, i colpi di cannone, prima ancora di danneggiare la nostra nave, feriranno e, potenzialmente, uccideranno i nostri compagni, ma, mentre la nave potrà essere riparata senza troppe preoccupazioni a fine battaglia, saccheggiando i resti nemici o rientrando in porto, lo stesso non si può dire della ciurma, che andrà rinfoltita a colpi di denaro sonante.
Nonostante la difficoltà iniziale, comunque l’avventura risulta ben bilanciata a livello di scontri, gestibili anche con il sistema di pausa tattica, per meglio direzionare i nostri cannoni e gestire la ciurma, e le ricompense di missione e la relativa facilità di ricominciare quasi “da zero” se dovessimo fare una brutta fine in mare, allentano abbastanza la tensione del giocatore, per quanto innalzata dai sopracitati sistemi di salvataggio e di permadeath e dalla difficoltà di discernere prima del combattimento il livello di pericolosità della nave avversaria. Forse avrebbe giovato una difficoltà selezionabile a inizio partita, se non altro per i “marinai di acqua dolce” meno cauti o meno… navigati.
Tecnicismi
La grafica di Seablip è semplicemente deliziosa: la pixel art che ci accompagna nella nostra avventura è curatissima, variegata e dettagliata, pur nel suo essere low-res. Anche dal punto di vista sonoro il titolo risulta piacevole, sia per la scelta dell’accompagnamento musicale, arrangiato interamente da Christian Balvig (amico di Jardar Solli), sia per la buona varietà di elementi e fonti sonore in gioco, che riescono a dare vita e naturalezza a un ambiente, per sua stessa natura visiva, altrimenti poco realistico.
Inutile dire che Seablip gira tranquillamente anche su “potato-PC“, ma, in ogni caso, noi lo abbiamo testato con I7 di 11esima generazione, RTX 3070 e 32GB di RAM: potreste avere problemi soltanto tentando di lanciare il gioco con versioni di Windows precedenti al 10 (requisito minimo dichiarato), quindi esclusivamente per problemi di compatibilità software, non certo di hardware.
Commento finale
Nonostante ci troviamo a pochi giorni dal lancio ufficiale dell’early-access, Seablip offre già una notevole quantità di contenuti e viene costantemente seguito, anche sui forum di Steam e sul Discord ufficiale, da Jardar Solli, cui va anche solamente un plauso per aver sviluppato in solitaria un gioco così rifinito e per l’attenzione rivolta alla community. La profonda componente RPG lascia moltissimo spazio alle scelte dei giocatori sia nella build del nostro protagonista, sia nella costruzione e personalizzazione della nostra imbarcazione, dando al giocatore un grande senso di libertà (a volte quasi di spaesamento) fin dalle prime fasi di gioco. Alla modica cifra di 14,79 su Steam, il titolo vale sicuramente l’acquisto o, almeno, la Lista Desideri, ma solo se siete amanti della pixel art e dei giochi dalla forte componente ruolistica e survival e, soprattutto, se non sarete spaventati dalla punitività di alcune meccaniche. Sconsigliato se soffrite il mal di mare o se siete marinai d’acqua dolce.