Recensione Alan Wake

Sugli scaffali di una libreria

Alan Wake è un titolo action adventure su sfondo horror, un thriller psicologico almeno nei primi atti e la sceneggiatura si ‘ispira’ chiaramente ai più blasonati Alone in the Dark su console, Lost e Twin Peaks su piccolo schermo, ricalcandone in più parti gli elementi portanti. In realtà quello che balza immediatamente all’attenzione anche dei più distratti fruitori è l’utilizzo della “luce”, nella fattispecie una torcia a pile che, pur avendo funzione diversa rispetto al quarto episodio di Alone in the Dark, porta l’immaginario del giocatore immediatamente a quest’ultima esperienza.

IMG_1277

Le dinamiche di gioco, rimandano direttamente alle esperienze che il team Remedy ha sviluppato con Max Payne finendo con il ridurre tutta la storia ad “un punta e spara” nel mentre si raggiunge una determinata meta ben definita (senza possibilità alcuna di girovagare in modalità free). Piacevole è sicuramente la trovata del fascio di luce che permette ai nemici di uscire dalla modalità “incorporea” e divenire finalmente solidi, ma dopo l’interesse iniziale anche questa trovata non sembra catturare il giocatore più di tanto. Le armi, pur diverse, hanno tutte la medesima funzione con l’unica variante della portata di fuoco differente.

IMG_1297

Giudizio diametralmente opposto invece merita la sceneggiatura e la fisica del gioco. Alan Wake è essenzialmente un libro che prende vita man mano, la ricerca delle pagine del manoscritto del protagonista, che dovrete portare avanti durante tutto il gioco, vi lascerà in più punti interdetti a causa del fatto di essere stati informati di quello che accadrà di lì a poco e non potere fare nulla per evitarlo.

IMG_1316

In ogni momento il buio riempie le vostre emozioni e i vostri riflessi, tutto vi opprime e quelle pagine del manoscritto, quasi un diario di profezie, rappresenta per voi una seconda chiave di lettura delle vicende che visualizzate a schermo. Senza alcun dubbio, raccolte le pagine del manoscritto, Alan Wake rappresenta un’opera più intrigante nelle vesti di libro che in quelle di videogioco puro e semplice.

{hwdvideoshare}id=721|width=660|height=371{/hwdvideoshare}

Carmine Iovino
Carmine Iovino
In rete: TUTTOLOGO // Appassionato di Videogames e NERD tourettico // Nella vita: Avvocato Penalista

Rispondi

Ultimi Articoli